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Orsara rinuncia anche ai falò sul suolo pubblico: "Scelta dolorosa, ma obbligata"

L'annuncio del sindaco, dopo il tavolo tecnico con le forze dell'ordine: "Alla luce del nuovo DPCM, è nostro preciso dovere informare i cittadini orsaresi riguardo all’impossibilità, per chiunque, di allestire e accendere falò sul pubblico suolo per tutta la giornata di domenica 1 novembre"

Il primo novembre non potranno essere accesi falò sul suolo pubblico di Orsara di Puglia, senza alcuna eccezione. “Abbiamo tenuto un tavolo tecnico con le Forze dell'Ordine. Alla luce del nuovo Dpcm, è nostro preciso dovere informare i cittadini orsaresi riguardo all’impossibilità, per chiunque, di allestire e accendere falò sul pubblico suolo per tutta la giornata di domenica 1 novembre", ha spiegato il sindaco Tommaso Lecce. “Sul suolo pubblico, non potranno essere accesi falò il primo novembre per tutta la giornata in cui noi siamo abituati a celebrare la ricorrenza dei Fucacoste e cocce priatorje. Alla luce delle ultime disposizioni contenute nel nuovo Dpcm, comunicate ieri sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, l’1 novembre nessun falò potrà essere allestito e acceso sul suolo pubblico. Da parte nostra, abbiamo già comunicato nei giorni scorsi che il Comune di Orsara di Puglia non organizzerà alcun evento per la tradizionale celebrazione dei Fucacoste e cocce priatorije di domenica 1 novembre”, ha aggiunto il primo cittadino, “ma bisogna specificare che, sul suolo pubblico, a nessuno sarà permesso allestire i tradizionali falò attorno ai quali, come da tradizione, si riuniscono amici e parenti. E’ nostro dovere avvisare i cittadini, affinché non contravvengano alle nuove disposizioni in vigore, andando incontro anche a pesanti multe. Si potranno addobbare balconi, finestre, scalinate e usci delle abitazioni con le zucche. Anche in questo caso, però, non sarà possibile alcun tipo di allestimento sul suolo pubblico, ma soltanto nelle pertinenze private. Sono certo che i miei concittadini comprenderanno e sapranno rinunciare, anche se con dolore, a una tradizione che per noi tutti assume significati profondi, legati al ricordo e alla commemorazione dei nostri cari defunti e alle stesse radici della nostra identità culturale. Siamo tutti consapevoli del peso di questa rinuncia obbligata, ma allo stesso tempo abbiamo piena coscienza del fatto che la gravità della seconda ondata di contagi imponga certe misure”. 

Proprio qualche giorno fa, prima che fossero rese ufficiali le norme contenute nel Dpcm, il Comune di Orsara di Puglia aveva già annunciato che non organizzerà spettacoli, stand e iniziative pubbliche di alcun genere per la tradizionale ricorrenza della notte dell’1 novembre, quella dedicata a Fucacoste e cocce priatorje, i falò e le zucche. L’evento pubblico, quest’anno, non si svolgerà. “Sarà la prima volta, da molti decenni a questa parte, che non potremo accendere i tradizionali falò negli spazi pubblici di piazze, larghi e strade”, ha spiegato Tommaso Lecce. “Dovremo cogliere questa rinuncia come un’opportunità, quella di onorare i significati del primo novembre in modo più intimo e raccolto, all’interno del focolare domestico, conservando pienamente la tradizione delle zucche illuminate. E’ un anno particolare, diamo luce alla speranza di superare presto questa emergenza addobbando il paese con le zucche antropomorfe e illuminando gli usci delle abitazioni, i balconi e le scalinate delle case”. “Contiamo di rifarci il prossimo anno, quando l’1 novembre cadrà di lunedì e sarà preceduto da un lungo fine settimana. In tutta Italia, ma è una situazione che riguarda tutto il mondo, ci sono paesi e città che come noi si trovano nell’impossibilità di onorare appieno e nel modo consueto importanti tradizioni e ricorrenze. La speranza è che queste rinunce siano utili a evitare il rischio di contagi, almeno fino a quando l’emergenza pandemica continuerà a rappresentare un rischio pesante e gravissimo”, ha concluso il sindaco Tommaso Lecce.

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