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Sindaci foggiani chiudono le scuole. Lopalco: "Incubatore di infezione". Più di 1000 casi e oltre 7mila provvedimenti

I sindaci della provincia di Foggia si sono subito adeguati alle disposizioni dei governi nazionale e regionale, con - in alcuni casi - ulteriori inasprimenti. In diversi comuni chiuse anche le scuole del primo ciclo e gli asili

Il 7 gennaio ricomincerà la didattica in presenza anche nelle scuole superiori. È uno dei punti principali emersi dal nuovo Dpcm presentato e firmato ieri dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Già prima della conferenza stampa del Premier, il Governatore della Regione Puglia Michele Emiliano aveva annunciato l'emanazione di una nuova ordinanza che replicava le disposizioni contenute in quella precedente. E quindi, l'applicazione di quanto previsto dal nuovo Dpcm e in aggiunta l'obbligo per le istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione, di garantire un collegamento online in modalità sincrona "per tutti gli alunni le cui famiglie richiedano espressamente per i propri figli di adottare la didattica digitale integrata, anche in forma mista, e anche per periodi di tempo limitati coincidenti con eventuali quarantene o isolamenti fiduciari, in luogo delle attività in presenza". 

"L’ambiente scolastico, di per sé, rappresenta un importantissimo aggregatore sociale. Nella Regione Puglia, su una popolazione di circa 4 milioni di abitanti, sono circa 500mila gli studenti di tutti i gradi della scuola. Se a questi aggiungiamo i dipendenti della scuola (circa 58.000 docenti e 15.000 personale ATA), si può facilmente immaginare come quasi ogni nucleo familiare abbia una connessione diretta o indiretta con la comunità scolastica. Le azioni messe in atto negli edifici scolastici (uso delle mascherine, gel disinfettante, distanziamento dei banchi) sono tese a diminuire il rischio di trasmissione nella comunità scolastica, ma non possono essere in grado di azzerarlo in condizioni di elevata circolazione virale. Inoltre, l’attività didattica in presenza offre situazioni di socializzazione al di fuori degli edifici scolastici e durante il percorso che sono di difficile controllo…In Puglia, la ripresa dell’attività di circolazione del virus ha ripreso forza a partire dall’inizio di ottobre, ad una settimana circa dall’inizio dell’anno scolastico. [...] Il periodo successivo all'apertura delle scuole ha fatto registrare nella regione un netto incremento del numero assoluto dei contagi evidenziando che ​l’aumento dei casi osservati dopo l’apertura delle scuole abbia maggiormente interessato i gruppi di età fra 6 e 18 anni. La proporzione di casi in questo gruppo di età, rispetto al totale dei casi nello stesso periodo, è quasi raddoppiata passando dal 5,5% al 10,7%", si legge nella nota del Dipartimento Promozione della Salute a firma anche dell'assessore Pier Luigi Lopalco. 

Nella relazione si evidenzia che ben 1.055 casi di positività tra alunni e personale scolastico, sono stati riportati durante il periodo successivo all'apertura delle scuole (16.155 i casi totali). "Questi casi di positività - spiega Lopalco - hanno generato ben 7.180 provvedimenti di isolamento domiciliare fiduciario. Va sottolineato che il dato è da considerare comune sottostimato, essendo frutto di una attività di sorveglianza passiva". 

Inoltre, l'intensa circolazione virale è inevitabilmente interessata da un elevato numero di contagi "che comporta da un lato un sovraccarico delle attività di contact-tracing da parte delle strutture territoriali, dall’altro rappresenta un elemento moltiplicatore di diffusione intrafamiliare con conseguente sovraccarico delle strutture ospedaliere". 

"È di particolare rilievo l’evidenza che la maggior parte dei contagi nella prima fase della ripresa epidemica abbia interessato principalmente gli studenti mentre successivamente sia stato interessato anche il personale scolastico", sottolinea Lopalco. Infine, viene evidenziato lo sproporzionato incremento di casi nelle fasce di età scolare rispetto alle altre fasce di età, registrato in Puglia a seguito dell'apertura delle scuole. Una crescita che si è sensibilmente attenuata con l'introduzione delle ordinanze n. 407 e 413 che ha fortemente diminuito la didattica in presenza. "Dall'analisi dei casi legati a focolai scolastici nell'area metropolitana di Bari, si evince come la scuola sia stato effettivamente un incubatore di infezione", conclude la relazione. 

I sindaci dei comuni della provincia di Foggia si sono subito adeguati alle disposizioni dei governi nazionale e regionale, con - in alcuni casi - ulteriori inasprimenti dei provvedimenti sia per quel che concerne le scuole, che per altre attività, come i mercati settimanali. In altri casi ancora cambia la durata dei provvedimenti. In quasi tutti i centri della provincia, la didattica in presenza è stata estesa anche al primo ciclo. 

A San Severo il sindaco Miglio ha firmato l'ordinanza che proroga la sospensione della didattica in presenza e delle attività educative in presenza presso tutte le strutture socio-educative fino al 22 dicembre. Il provvedimento è esteso anche agli studenti con bisogni educativi speciali (Bes), ovvero gli alunni diversamente abili e alunni con Dsa. La sospensione riguarderà anche il centro ludico prima infanzia, asilo nido e micro-nido, sezione Primavera, servizio per il tempo libero, ludoteca e centri socio-educativi per minori. Secondo l'ultimo bollettino aggiornato al 30 novembre, nel comune dell'Alto Tavoliere si registrano oltre 450 positivi, 127 persone in attesa di tampone. 

A Lucera, dove lo scorso 15 novembre il sindaco Pitta aveva ordinato la chiusure delle scuole di ogni grado e la sospensione del mercato settimanale del mercoledì, la nuova ordinanza ha confermato lo stop a ogni tipo di attività didattica in presenza nelle scuole pubbliche dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado "garantendo al contempo la didattica a distanza per tutti gli alunni e la didattica in presenza per gli alunni con bisogni educativi speciali che volessero avvalersene". Una decisione giunta sulla base di quanto riportato dall'ultimo Bollettino regionale, che conferma il comune federiciano nella fascia rossa, oltre all'aumento costante dei tamponi positivi che comporta una difficoltà nel "reperire i dati epidemiologici volti alla predisposizione della quarantena immediata di quanti abbiano avuto contatti con soggetti positivi". L'ordinanza terminerà il 22 dicembre. 

Stesso provvedimento adottato anche dal sindaco di Torremaggiore Emilio Di Pumpo, che ha disposto la sospensione in presenza dei servizi educativi per l'infanzia e le attività didattiche di tutte le scuole presenti sul territorio comunale, "tenuto conto della corrispondenza intercorsa con i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi statali 'Via Pietro Nenni' e 'Via Sacco e Vanzetti' sul numero e presenza di studenti e personale affetto da Covid-19, nonché con i responsabili delle scuole dell'infanzia paritarie presenti sul territorio comunale", si legge nell'ordinanza in vigore da oggi fino al prossimo 6 gennaio. Le disposizione vanno riferite anche ad altre strutture come il Centro ludico prima infanzia, l'asilo nido e micro-nido, la sezione Primavera, il servizio per il tempo libero, ludoteca e centri socio-educativi per minori. Le disposizioni non si applicano per gli alunni diversamenti abili e gli alunni con Dsa che abbiano fatto richiesta in passato di frequenza in presenza.

Anche a San Giovanni Rotondo il sindaco Crisetti ha prorogato l'ordinanza già in essere di chiusura delle scuole e di alcune zone sensibili della città, ma sino al 7 dicembre. 

Restando sul Gargano, a Monte Sant'Angelo, il primo cittadino d'Arienzo ha prorogato la chiusura di scuole e circoli privati, oltre alla sospensione del mercato settimanale fino al prossimo 6 gennaio. Il mercato giornaliero sarà regolamentato, mentre resta chiusa la biblioteca comunale 'Ciro Angelillis'. Sono 188 i casi attivi nel comune dei due siti Unesco, mentre 10 le persone decedute con tampone positivo. Dalla giornata di oggi, inoltre, la Asl inizierà a effettuare i primi tamponi molecolari nel drive through installato nei pressi del Presidio territoriale di Assistenza (Pta). 

A Orsara di Puglia, dove l'attività di screening di massa, ha rilevato la presenza di 14 presunti positivi (da confermare con tampone molecolare) su oltre 500 test effettuati, il sindaco Lecce ha firmato un'ordinanza che prolunga la sospensione delle attività didattiche fino al 7 dicembre. 

Per quanto riguarda gli altri comuni dei Monti Dauni - come ha dichiarato il dirigente scolastico dell'Istituto Omnicomprensivo dei Monti Dauni Bovino - a Bovino (dove si registrano 20 casi positivi e 9 persone in isolamento, ndri) restano sospese le attività in presenza nelle scuole secondarie (fatta eccezione per gli alunni Bes); per il primo ciclo è previsto il rientro in presenza, con turno antimeridiano anche per la primaria nei giorni di venerdì e sabato e infanzia con turno antimeridiano solo il venerdì. 

Nei comuni di Deliceto e Panni le attività in presenza sono sospese fino a sabato 5, fatta eccezione per Bes e strumento alle secondarie di I grado di Deliceto. Nel comune di Castelluccio dei Sauri prosegue l'attività in presenza, mentre ad Accadia sono sospese le attività didattiche per tutti gli studenti. 

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