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"Pensavamo che la felicità non esistesse più". La gioia di mamma Rosa: "Mio marito ha creduto in Luca più di tutti"

La madre del vincitore di Sanremo Giovani 2021 racconta le emozioni vissute nelle ultime ore. Il messaggio più forte che è arrivato alla famiglia riguarda papà Ciro, che più di tutti ha sempre creduto in Luca e nel suo talento: "Non ci ha lasciati"

"Sono quelle gioie che ti paralizzano". Mamma Rosa stamattina si è svegliata completamente afona. L'emozione non ha voce. Si è ripresa poco a poco, senza ridestarsi dal sogno. Il suo Luca è il vincitore della sezione Nuove Proposte della 71esima edizione di Sanremo.

A ottobre, Rosa Cicolella era passata per direttissima dalla campagna elettorale all'appello al voto per aiutarlo da casa a superare le selezioni di AmaSanremo. Questa volta era una questione di cuore, per quanto sia altrettanto animata dalla passione politica.

Foggia si è scatenata con il televoto per Gaudiano, infervorata dal desiderio di salire con lui sul palco dell'Ariston. In finale poi si è superata, in un moto di campanilismo sfegatato oltre che consapevole delle qualità di un suo concittadino che "meritava la vittoria", come oggi scrivono in tanti a ripetizione. 

E nell'apoteosi della vittoria, tra le lacrime, la sensazione prevalente per un cuore di mamma è stata una sorta di catarsi, "un momento di gioia liberatoria". E di condivisione. "È un mix di un dolore che si scioglie ma soprattutto di un messaggio forte che ci è arrivato: non ci ha lasciati, perché è quello che a noi è arrivato da tutto questo".

qqParla di suo marito, papà Ciro, costretta a ripercorrere una vicenda intima, personalissima, un dolore che Luca ha tradotto in musica. Oggi lei, piuttosto riservata sulla sua vita privata, si ritrova a parlarne pubblicamente, come in una elaborazione collettiva del lutto. E sì, come tutte le mamme si lascia scappare il tipico intercalare "non perché è mio figlio". È orgogliosa una città, figurarsi chi lo ha messo al mondo.

Nelle foto di rito con il leone stretto tra le mani è racchiusa tutta la straordinaria normalità di una famiglia affiatata, più che l'adrenalina. In uno scatto da gigante, tiene la mamma attaccata al cuore. "Mi abbracciava e continuava a ripetere: 'Sei felice mamma?'. Questo perché pensavamo che per noi la felicità non esistesse più".

Come avete vissuto queste ore di attesa?

Noi siamo a Sanremo ma non lo abbiamo mai visto da quando siamo arrivati perché sono blindati. C'è stata una grande ansia da parte nostra. Ho passeggiato per 24-48 ore avanti e indietro. Per me è sempre Luca, in quel momento non pensavo a Sanremo, pensavo a mio figlio, a come proteggerlo da tutto quello che potevano generare le forti emozioni che stava vivendo. Sei mamma sempre, in qualunque momento.

Lui come stava?

Lui era felice, felicissimo. Siamo andati in albergo subito dopo la proclamazione e quando è arrivato era il Luca di sempre. Luca è cristallino, trasparente, accogliente. Ha avuto parole bellissime per tutti, per tutto l'entourage. Ci ha raccontato di quanto siano stati veramente di un affetto non formale, subito dopo, tutti, Fiorelllo, Amadeus, c'era con noi anche il maestro Chiaravalle che ha diretto la sua esibizione e tutti ci hanno parlato del suo talento. Lui accoglieva e raccoglieva questo entusiasmo.

Ha mai pensato che sarebbe arrivato lì?

No, io credo molto nel talento di Luca. Luca ha un talento, lo dicono gli altri insomma, sono quei doni che ti dà la natura, per l'amor del cielo. E tra l'altro in lui ha creduto mio marito più di tutti. Era la cosa che mi diceva sempre negli ultimi tempi, quando ormai per i figli non puoi fare più niente. E Luca cominciava a venir fuori. Con lui siamo andati a Milano a vedere American Idiot, l'adattamento italiano del musical dei Green Day, una delle opere più importanti che ha fatto. Lui ripeteva sempre: 'ha bisogno del momento opportuno, se trovasse il momento opportuno', perché conosceva anche la timidezza di Luca. Ha sempre creduto tantissimo nel suo talento, tanto che gli ultimi tempi Luca li ha passati facendogli ascoltare dal telefonino tutto quello che lui cantava. Loro si capivano con gli occhi. Solo allora si rasserenava e piangeva, sentendo la musica di Luca. Luca è stato il suo sostegno, lo ha accompagnato fisicamente, non ha permesso che nessuno toccasse il padre. È diventato il papà di suo padre.

Probabilmente si sarebbe immaginata una carriera da avvocato per Luca...  

No, con lui abbiamo sempre tentato di non parlare ma di essere modello. I nostri figli ci hanno visto sempre studiare, lavorare: marito ingegnere, io nella scuola, pensavamo quantomeno ad una 'normalità'. Si è iscritto a Giurisprudenza però lui questo talento, questa vocazione, ce l'ha da sempre. Negli anni del liceo ricordo quando organizzò l'evento per Telethon, fino a quando poi questa cosa irrompe. E quando lui parlò al padre dell'opportunità di entrare nell'Accademia di Gino Landi, a numero chiuso, gli disse: 'vorrei provare, perché, papà, sto facendo una cosa che faccio ma non mi piace'. E il padre disse 'vai'. Entrò all'accademia e da lì è cominciato tutto.

La città si è emozionata, avete avvertito l'affetto di Foggia?

Noi siamo commossi per come ha risposto la città. Ieri Pio, che è stato mio alunno al 'Rosati', mi ha chiamata e mi ha detto che avrebbe fatto con Amedeo una story proprio al via del televoto, poi Emilio Solfrizzi, tutti spontaneamente, perché lo hanno sentito. Vedi di tutto a Foggia, però da questo punto di vista non lascia i propri figli soli. Noi lo abbiamo sentito addosso l'affetto e non solo di Foggia, di tutta la Puglia. Ho avuto messaggi da Antonio De Caro, oltre che dal sindaco di Foggia Franco Landella, da Anna Paola Giuliani che è stata carissima - c'è anche un'amicizia che trascende dai ruoli istituzionali - ma è stato tutto completamente privato. Io sono stata un passo indietro e voglio stare un passo indietro, perché sono la mamma di Luca e basta.

Ma se è quello che è lo deve anche alla sua famiglia, che ama profondamente. Può andare fiera di suo figlio.

Ieri, di tutto quello che è stato detto, la cosa che mi ha inorgoglita di più, e l'ho vissuta con mio marito anche se non c'era più, sono stati i complimenti che hanno fatto a Luca come persona. Fare il genitore è molto difficile. E puoi essere anche un talento, ma se sei una brutta persona quanto vale? E il fatto che loro si siano complimentati per la formazione, per l'educazione, per la bellezza d'animo, per la generosità, mi ha inorgoglita. Volevo che venisse fuori la bella persona che è, poi il resto lo costruirà lui. È la cosa che mi ha fatto stare meglio ieri sera e che mi ha resa davvero felice.

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