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"Serve mutamento culturale". Il Parco del Gargano pensa anche a delle 'torrette intelligenti' contro gli incendi: "Si può fare molto di più"

Il presidente Pasquale Pazienza ha approvato il Piano Aib 2020-2025 a settembre e lo ha trasmesso al ministero: "È un processo ancora in itinere". L'ente lavora alla creazione di torrette di avvistamento intelligenti

"Si può fare molto di più" in materia di prevenzione ma nel devastante incendio del 13 luglio che ha mandato in fumo 500 ettari di bosco il presidente Pasquale Pazienza sente di poter affermare che "non ci sono responsabilità dirette" del Parco Nazionale del Gargano.

I parlamentari M5S della provincia di Foggia lo avevano chiamato in causa chiedendo conto delle misure di prevenzione adottate e hanno annunciato una interrogazione.

"Mi trovo, ancora una volta, di fronte alle strumentalizzazioni che qualcuno vuole operare per cercare di perseguire altri obiettivi. A chi attribuisce responsabilità al Parco - continua il numero uno dell'ente - sfugge che l'incendio di Vico interessa rilevantemente un'area che è fuori Parco, in primo luogo. Ma da cittadino, ancor prima che presidente, per me non fa differenza il fatto che un bosco sia nel Parco o fuori: è comunque un danno ambientale. Questo tema apre alla necessità di una riflessione per organizzare meglio, intanto, i servizi di lotta attiva, che comunque si sono espressi in maniera sicuramente egregia, anche se si poteva fare qualcosa in più. Sul lato della prevenzione certamente si può fare molto di più, e questo molto di più va sicuramente ritrovato anche nelle ottimizzazioni di tutti i piani che ogni soggetto redige".

I volontari ci sono, e ne hanno dato prova contribuendo alle operazione di spegnimento: "Il territorio ringrazia - e non soltanto il Parco, ma anche i Comuni, la comunità locale - tutte quelle forze, e fra queste anche quelle volontarie, che hanno operato sotto il coordinamento della Protezione Civile".

Il Piano Aib per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2020-2025 del Parco Nazionale del Gargano è stato approvato con deliberazione presidenziale n. 20 del 14 settembre 2020. "Lo abbiamo trasmesso al ministero, che a sua volta lo ha trasmesso ai vari soggetti competenti, ovvero gli stakeholders tematici, ed è un processo ancora in itinere ma, fondamentalmente, un piano esiste".

Il Piano, che ricalca per grandi linee quello precedente, prevede una serie di attività, da quelle di comunicazioni all'individuazione delle aree di aggregazione delle squadre. Lo scorso anno l'Ente ha tentato anche la carta di un progetto proprio in materia di incendi boschivi che però il ministero non ha finanziato. "Ci è stato detto che il Parco non è titolato, e in effetti non lo è, alle attività di cosiddetta lotta attiva contro gli incendi".

Stava già lavorando, però, alla creazione di torrette intelligenti, "fondamentalmente delle torrette di avvistamento dotate di una tecnologia moderna per poter operare su questo fronte".

Serve un "mutamento culturale". Il tema della lotta agli incendi boschivi, per lui, non può essere licenziato "in poche parole, in maniera troppo banale e frettolosa. La verità è che il tema degli incendi è così importante che andrebbe affrontato certamente su scala locale ma anche su scale nazionale, per esempio con una riflessione per comprendere come organizzare una legge che possa consentire interventi migliori, più immediati, una ottimizzazione del sistema. Sarebbe opportuno, magari, un intervento orientato su questo - conclude il presidente Pazienza - piuttosto che sulle polemiche".

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