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Da un gommone a una macchina da cucire, la storia di Lau e delle sue borse: "Foggia non è razzista, sono tutti amici"

Con i soldi guadagnati vuole costruire una chiesa in Africa. I primi anni alla pista di Borgo Mezzanone, dove ha comprato la sua prima macchina da cucire di seconda mano

32 anni, da cinque in Italia, a Foggia, dopo aver attraversato il mare su di un gommone. La storia di Laurence parte dalla Nigeria, Paese natìo che ha lasciato per "questioni di sicurezza", per "continuare a vivere" ci dice quando lo incontriamo. Oggi è un piccolo stilista, produce borse soprattutto, "Le chicche di Lau" (c'è anche una pagina Facebook dedicata). E questo grazie all'opportunità che il corso di sartoria "I saperi per l'inclusione" promosso dal Rotary Club "Umberto Giordano" di Foggia gli ha dato. Ma non è andata sempre così.

Sbarcato in Italia, Lawrence ha vissuto alla pista di Borgo Mezzanone per alcuni anni. Con i primi soldi guadagnati, ha acquistato una macchina da cucire di seconda mano, al prezzo di 25 euro, ed ha iniziato a fare piccoli lavori per i suoi compagni di sventura: un pantalone strappato, un t shirt bucata, un lenzuolo malandato. E' un pastore, ed è nella chiesa di Borgo Mezzanone che è avvenuto l'incontro che gli ha cambiato la vita, portandolo a Foggia e consentendogli un'altra vita. "Mi piaceva la sartoria, cucire" ci dice nel suo italiano ancora stentato, "ma all'inizio per mantenermi lavoravo in un ristorante, 15 ore al giorno. Anche 16". Oggi sta realizzando il suo sogno: cucire. Grazie al buon cuore dei foggiano che lo hanno accolto nella propria dimora. Il suo più grande desiderio? Guadagnare abbastanza per costruire una chiesa in Africa. Di Foggia dice: "E' una città che amo, è tranquilla. Non è razzista". 

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