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Giovedì, 25 Aprile 2024

Sei gigantografie sulla via per il Castello: 'Passaggio in ombra' rivive per le strade di Rocchetta

Il tributo dell'artista garganico Alessandro Tricarico alla scrittrice Mariateresa Di Lascia: "Di Lascia ci ha insegnato che anche nell’imbarazzo di alcuni episodi si può trovare una bellezza senza tempo”

Sei gigantografie, grandi ‘ritratti familiari’ di carta e colla collocati intorno al castello di Rocchetta Sant’Antonio. Una ‘scenografia’ d’eccezione, voluta per il recente incontro con Mario Desiati, vincitore del ‘Premio Strega’ con il suo Spatriati, e come tributo all’opera Passaggio in ombra della scrittrice e attivista Mariateresa Di Lascia, originaria proprio del paesino sui Monti Dauni.

La maxi-installazione artistica - nel complesso copre una superficie di circa 180 metri quadri - porta la firma dell’artista garganico Alessandro Tricarico che, per l’occasione, si è confrontato con l’opera della Di Lascia, di cui proprio oggi, 10 settembre, ricorre il 28esimo anniversario dalla morte (l’anno successivo, nel 1995, il suo romanzo guadagnò la fascetta gialla dell’ambito ‘Strega’).

“Leggendo e rileggendo il suo ‘Passaggio in ombra’ ho trovato rimandi e somiglianze nelle trame dei vecchi racconti di famiglia, quelli che ancora oggi custodiscono gli anziani, come mia nonna, che ha 102 anni e spesso si rifugia nei ricordi”, racconta Tricarico a FoggiaToday. Da qui l’ispirazione per il tributo, sollecitato da Antonella Soldo, la ‘custode’ della memoria di Mariateresa e attenta supervisore; il progetto è stato poi condiviso e sostenuto da vari partner e sponsor (Comune di Rocchetta Sant'Antonio, Sigma Holding, Paolo e Flaviana Piccolo e l'Associazione Libri e Dialoghi).

“Scavando nelle foto storiche della mia famiglia, ho ritrovato scenari e situazioni ‘familiari’, nella texture e nel sapore, con quelli narrati nel libro di Mariateresa”, spiega Tricarico. Attraverso le sue foto di famiglia, quindi, ha cercato di dare una suggestiva concretezza - seppure temporanea (le sue opere di carta si disfano col passare del tempo) - a quei racconti, piccoli e grandi drammi familiari, figli di una intera generazione, e che sono per metà reali e per metà finzione.

“Nelle foto della mia famiglia, ho visto volti e situazioni che avevo immaginato durante la seconda lettura del romanzo, quando avevo già stretto una certa confidenza con i vari personaggi e le vicende narrate. A quel punto, ho individuato sei foto che hanno fatto coppia con le parole della Di Lascia. Una immagine di mia nonna, ad esempio, è risultata perfetta per rappresentare Anita, la mammana del paese nel racconto della Di Lascia”, esemplifica Tricarico. Slegato dagli eventi, il progetto ha poi continuato il suo percorso attraverso un video-tributo, che è stato particolarmente apprezzato da Francesco Di Lascia, fratello d Mariateresa: “Questo video è un documento che rende onore all’opera di mia sorella e anche al nostro paesello che è il vero scrigno dei nostri ricordi”, ha commentato.

L’opera della scrittrice di Rocchetta, scomparsa a soli 40 anni, è stata ricordata dal pugliese Mario Desiati che le ha voluto dedicare la vittoria dello ‘Strega’. Con sensibilità e coraggio, Di Lascia mise a nudo il microcosmo di vite e vicende che si muovevano in un piccolo paese di provincia. “Una scelta vincente, per un romanzo vero ed eccezionale”, commenta Tricarico. “Con il suo Passaggio in ombra, Di Lascia ci ha insegnato che anche nell’imbarazzo di alcuni episodi - di quelli che capitano in tutte le famiglie, da sempre - si può trovare una bellezza senza tempo”.  L’installazione ispirata a ‘Passaggio in ombra’ è ancora visibile nella zona del Castello di Rocchetta.

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