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Un tandem speciale per Gianluca, per la prima volta in bici a 16 anni. La madre commossa: "E' stato bellissimo"

Il sogno del giovane foggiano, affetto da tetraparesi spastica e ipovisione grave, è stato realizzato grazie ad un gruppo di volontari di Cremona. La madre: "Sarebbe bello se, anche a Foggia, nascesse un gruppo di persone pronte a barattare il proprio tempo libero per un il sorriso di qualcuno”

Il vento in faccia, la sensazione di libertà e l’emozione della prima volta in bicicletta. Un’opportunità che per il foggiano Gianluca De Cata è arrivata a 16 anni suonati, e solo grazie all’impegno e alla perseveranza della madre, Filomena: “E’ un obiettivo che perseguivo da sempre, ricevendo però solo risposte negative e porte in faccia”, racconta.

Oggi, finalmente, il sogno del ragazzo affetto da tetraparesi spastica e ipovisione grave, è stato realizzato, ed è la madre a raccontare a FoggiaToday le emozioni di quel momento: “Pedalavo e vedevo mio figlio Gianluca dallo specchietto: era felice come non mai. Abbiamo cantato, incontrato amici, suonato il campanello gustando una parentesi di normalità tra le strade della nostra città. E’ stato bellissimo”.

A rendere ancora più bella questa esperienza è ciò che l’ha resa possibile. Ovvero la generosità dei volontari di una associazione di Cremona - ‘I donatori del tempo libero’ - che hanno realizzato una speciale bicicletta appositamente per Gianluca. Poco più di un mese fa, infatti, Filomena ha contattato, su input di una amica,  l’associazione lombarda che fornisce manodopera ed attrezzature sanitarie per sostenere chi ha problemi di deambulazione e le rispettive famiglie.

Il gruppo di volontari ha preso a cuore la richiesta giunta da Foggia, realizzando con estro, grande manualità e fantasia la bici modificata: “Si tratta di un mezzo a pedalata assistita realizzata a partire dalla scocca di una normale bicicletta”, spiega la donna. Una sorta di tandem, in pratica, il cui secondo elemento è una carrozzina, ma dotata di manubrio, proprio come una bicicletta.

E’ stato un lavoro artigianale, realizzato in un mese di tempo; un progetto 'cucito' letteralmente addosso a Gianluca per dimensioni e necessità specifiche da tenere in considerazione. “Nei primi 10 giorni c’è stato uno scambio continuo di informazioni tra me e l’associazione: mi hanno chiesto le misure di Gianluca (altezza e peso) ma anche quali fossero le problematiche e le necessità da tenere in considerazione”.

Così fino alla realizzazione del prototipo e quindi all’invio del mezzo tramite corriere. “Quando ho capito di aver raggiunto l’obiettivo ho quasi pianto per la gioia. Ho un figlio di 16 anni, che non cammina e vede pochissimo. Potete immaginare cosa significhi per una mamma far vivere al proprio figlio l’esperienza di un giro in bicicletta? Non credo. Per questo ringrazio queste persone che, pur non conoscendoci, si sono adoperate per realizzare un nostro sogno”.

Partendo da questa esperienza, la donna lancia la sfida alla città: “Sarebbe bello se anche nella nostra città  ci fossero persone - tra fabbri e artigiani, anche in pensione - che volessero mettere la propria inventiva e manualità al servizio di chi, come me, cerca soluzione alternative per vivere un assaggio di normalità. La disabilità non è uguale per tutti e ognuno ha richieste ed esigenze proprie. Sarebbe davvero bello se, anche a Foggia, nascesse un gruppo di persone pronte a barattare il proprio tempo libero per un il sorriso di qualcuno”.

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