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Attualità Camporeale / Via Giuseppe Saragat

Abbandonati e 'prosciugati', in via Saragat famiglie e bambini senz'acqua da quattro mesi: "Non possiamo lavarci nemmeno le mani"

Disperato grido d'aiuto: "Dateci almeno una cisterna, qui siamo completamente abbandonati". Nelle abitazioni che hanno subito il distacco della fornitura, in attesa di nuovo allaccio, ci sono diversi minori e un dializzato

I rubinetti sono completamente a secco in quattro case popolari di una palazzina del Rione Camporeale a Foggia, non esce una goccia d'acqua da quatto mesi. Al civico 6 di via Giuseppe Saragat l'accesso all'acqua non è un diritto inalienabile, neanche in piena emergenza Coronavirus. Lavarsi spesso le mani, sì ma come. Guendalina, con tre figli minorenni, fa la spola per riempire tanichette e bottiglie, come fosse l'Africa: "Andiamo dai miei genitori al Salice a prendere l'acqua per lavarci. Siamo arrivati al punto di litigare tra di noi perché siamo nervosi e stressati, per l'acqua non per il Coronavirus. È diventata una situazione invivibile". Gli abitanti dello stabile sono tutti assegnatari, da trent'anni chi più chi meno, e pagano l'affitto a canone concordato. I problemi non mancano nelle case popolari, e già precedentemente da quegli stessi appartamenti erano partite segnalazioni di invasioni di insetti.

Per un debito pregresso che si aggirerebbe intorno ai settantamila euro, il condominio è risultato moroso. "Nel 2019, a fine novembre, l'Acquedotto ha staccato il contatore. Un giorno abbiamo aperto il rubinetto e non usciva più l'acqua".

Presumibilmente, la comunicazione era arrivata al capo condomino, e non agli inquilini. Nel 2018, le altre famiglie dell'immobile hanno provveduto al distacco dal contatore generale e ad un nuovo allacciamento idrico, in quattro non potevano permetterselo, e quando si sono messe in regola i tempi dell'istruttoria sono arrivati a coincidere con l'emergenza Coronavirus e gli utenti temono che l'iter possa addirittura paralizzarsi.

"Abbiamo presentato domanda per il nuovo contatore, è stata accettata, e abbiamo pagato il primo bonifico. Devono solo installare la cassetta, il problema è che adesso è tutto bloccato. 

Abbiamo chiesto all'Acquedotto Pugliese almeno di allacciare momentaneamente il vecchio contatore per evitare di uscire e andare a prendere l'acqua dai nostri parenti, ma ci hanno risposto che quello è stato completamente annullato". 

Nelle quattro abitazioni ci sono diversi minori - in una se ne contano cinque - e un dializzato. Chiedono un'autobotte o un serbatoio per superare questi giorni. "Abbiamo chiesto aiuto e di portarci almeno una cisterna, ci hanno risposto che serve l'autorizzazione del sindaco. E qui siamo completamente abbandonati".

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