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Emergenza abitativa, il sindacato degli inquilini di Foggia lancia l'allarme: "A luglio altri sfratti. Basta soluzioni tampone"

Il Sunia propone di costituire le Agenzie Comunali per la Casa, combattere con forza il fenomeno dell'abusivismo e stilare una programmazione seria. E avverte: la crisi economica generata dalla pandemia non farà altro che acuire il disagio abitativo e gli effetti si vedranno drammaticamente in estate

"Non si può continuare a fronteggiare il problema casa con provvedimenti straordinari senza una vera programmazione di fondo, operando continuamente con soluzioni tampone". Ad affermarlo è Michela De Palma, segretaria del Sunia di Foggia.

Il Sindacato unitario nazionale inquilini ed assegnatari, analizzando l'emergenza abitativa che attanaglia la città, lancia un ulteriore allarme sul fronte delle locazioni private: "Nel momento in cui scadrà il blocco degli sfratti, quindi dal prossimo luglio - avverte - saranno messi in campo migliaia di sfratti per morosità: tutto questo non farà altro che andare a peggiorare il disagio socio economico della Capitanata e non solo. I Comuni non riusciranno ad affrontare con adeguati servizi sociali questa 'nuova emergenza casa' aggravata a dismisura alla più generale emergenza sanitaria gettando il paese nel caos. È stato richiesto un tempestivo incontro con le istituzioni regionali, ad oggi latitanti su questo tema di centrale importanza, e l’immediata convocazione della cabina di regia sull’emergenza abitativa per evitare l’enorme ricaduta sulle condizioni di vita degli inquilini". La crisi economica da Covid, secondo il sindacato, è destinata ad acuire l'emergenza.

Il Sunia cerca di fare chiarezza anche sulle responsabilità e i compiti in tema di disagio abitativo. "La Legge Regionale n°22/2014 parla chiaro: il Comune ha la funzione di elaborare i Piani casa, di concorrere all’elaborazione dei programmi volti all’incremento, alla manutenzione e alla riqualificazione del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica, deve istituire le Agenzie Comunali per la Casa finalizzate a favorire l’incontro fra domanda e offerta, il rispetto delle norme contrattuali e il contenimento dei prezzi degli alloggi in locazione ed infine deve provvedere alla formazione e alla pubblicazione delle graduatorie di assegnazione alloggi di E.r.p.".

La segretaria De Palma riferisce anche quali siano gli ultimi ostacoli relativi alla graduatoria provvisoria per l'assegnazione di alloggi Erp pubblicata solo a fine 2020 (il bando era datato 2016). "723 sono le domande risultate accoglibili e ora, a seguito della pubblicazione della graduatoria provvisoria, la Commissione provinciale alloggi dovrà valutare, accertare e verificare le poco più di 200 domande di ricorso. Lavoro, quest’ultimo, reso ancor più complicato a causa delle restrizioni adottate per prevenire il contagio e la diffusione del Covid, considerata la difficoltà, nonché i dubbi, dell’operare in collegamento da remoto, visto che non è facile comprendere se tali strumenti consentano il rispetto delle garanzie minime di sicurezza, della riservatezza e della protezione dei dati personali: motivo per cui le organizzazioni sindacali hanno chiesto il rinvio di una prima convocazione in modalità da remoto chiedendone una in presenza".

Il Sunia si domanda che fine abbia fatto l'accordo tra il Comune di Foggia, la Regione Puglia e l’Arca Capitanata per la costruzione dei 150 nuovi alloggi di Erp in zona fiera su suolo di proprietà della Regione. "Ci risulta che il Comune di Foggia abbia chiesto alla Regione Puglia di localizzare in altra zona la costruzione dei nuovi alloggi". Se così fosse, l’Arca Capitanata rischierebbe di perdere il finanziamento di circa 9 milioni di euro. "Inoltre, ci sono decine di Accordi di Programma tra il Comune di Foggia e la Regione Puglia che prevedevano, in cambio di aree e di autorizzazioni, la costruzione di alloggi da destinare all’edilizia sociale - aggiunge De Palma - sono passati decenni da questi accordi e non vorremmo che in Regione o in Comune si stiano modificando a favore della proprietà e a discapito della realizzazione di alloggi pubblici".

Il sindacato guidato da Michela De Palma avanza dunque una serie di proposte, per rimettere al centro dell'agenda politica il problema casa: prima di tutto suggerisce al Comune di Foggia di dotarsi di un regolamento e di un serio strumento di analisi del disagio abitativo "utile non solo per orientare gli interventi futuri ma soprattutto per analizzare seriamente questo fenomeno dalla portata così ampia e dalle sfumature così complesse. È il caso di studiare ed attuare politiche abitative concrete, creare le Agenzie Comunali per la Casa e sottoscrivere specifici protocolli di intesa con le Organizzazioni Sindacali degli Inquilini. Occorre combattere fortemente il fenomeno dell’abusivismo non solo perché 'occupare' significa togliere il diritto a chi ce l’ha ma anche perché questo fenomeno contribuisce, spesso in maniera drammatica, ad alimentare il degrado nei quartieri e la sensazione di abbandono e di insicurezza delle famiglie che ci vivono".

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