A Castelluccio un convegno per riconoscere la violenza psicologica: "È la più subdola"
Incontro nell'ambito di un ciclo di eventi promosso da Azzurro Donna per sensibilizzare l'opinione pubblica
Far conoscere gli aspetti della violenza psicologica, affinché le donne che ne sono vittime possano diventare consapevoli di aver bisogno di aiuto e possano finalmente trovare il coraggio di parlarne: è stato l’obiettivo del convegno ‘I crimini di genere – Dalla prevenzione al supporto delle vittime’, ospitato qualche giorno fa nel locale ‘Al Vecchio Casale’ di Castelluccio dei Sauri.
L’evento è stato organizzato da Rina Capobianco, coordinatrice cittadina dell’associazione Azzurro Donna e responsabile provinciale del Dipartimento Pari Opportunità, Volontariato e Disabilità di Forza Italia.
“L’incontro fa parte di un ciclo di eventi volti a informare e sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema”, afferma la coordinatrice provinciale di Azzurro Donna, l’avvocato Federica Laguardia, che ha portato anche i saluti del gruppo provinciale e regionale.
“Resta davvero inspiegabile come qualcuno possa arrivare a fare del male alla persona che dice di amare, ma è altrettanto oscuro ciò che porta una vittima a restare con il proprio aguzzino”, ha osservato la professoressa Capobianco.
Per cercare di trovare delle risposte, affiancata da Giuseppe Padovano, referente dell’associazione Centro Forense di Lucera, e supportata da Antonio De Nittis, proprietario del ristorante che si è dimostrato sin da subito sensibile al tema e disponibile nel mettere a disposizione il suo locale, ha invitato la psicologa Daniela Poggiolini, referente dell’Ikos di Bari, il criminologo di fama nazionale Sergio Caruso e Antonio Pistillo, vicecomandante della stazione carabinieri di Lucera, esperto in temi di violenza di genere, bullismo, cyberbullismo, baby gang.
“La prevenzione - ha affermato Sergio Caruso - deve essere una solida certezza e non una teoria astratta, e incontri come questo organizzato da Azzurro Donna sono importantissimi”.
Rina Capobianco considera la violenza psicologica “quella più subdola, soprattutto perché molte donne non si rendono nemmeno conto di esserne vittime".
Fondamentale il contributo del dott. Antonio Pistillo che ha illustrato la rete che viene costruita attorno alla donna che decide di rivolgersi alle forze dell'ordine illustrando le modalità con le quali la vittima viene aiutata e accompagnata in questo percorso e, nel contempo, ha relazionato sulle pene previste dalla legislazione vigente.