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Puglia in zona arancione per i posti letto occupati in terapia intensiva: la percentuale si abbassa dopo il riconteggio

Non erano stati conteggiati i reparti mobili attivati nella Bat. Un dato che avrebbe inciso nella conferma della Puglia in zona arancione

La percentuale di posti letto di terapia Intensiva occupata dai pazienti positivi al Covid-19, in Italia è scesa al 24%, mentre quella in area non critica è del 31% (per area non critica si intendono i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia).

Ben al di sotto la soglia, rispettivamente del 30% e del 40%, individuata con decreto del ministro della Salute del 30 aprile 2020.

Al 7 febbraio, secondo i dati Agenas, l'occupazione dei posti letto delle rianimazioni covid in Puglia è del 28%, nove punti in meno in termini percentuali rispetto al 37% del 5 febbraio. È invece del 40% la precentuale in area non critica.

Un calo dovuto al ricalcolo dei posti letto attivi chiesto sabato scorso dall'assessore regionale alle Politiche della Salute, Pierluigi Lopalco, al ministero.

Non erano stati conteggiati i reparti mobili attivati nella Bat. Un errore, o un ritardo nelle comunicazioni, che avrebbe inciso nella conferma della Puglia in zona arancione, dove gli attualmente ospedalizzati sono 1596, il 3% del totale degli attualmente positivi. 1434 sono quelli con sintomi ricoverati in area non critica (3545 posti letto), mentre 162 si trovano in terapia intensiva (569 posti letto e 80 attivabili), in aumento del 3,2% rispetto al giorno precedente.

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