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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus, si può fare il bagno in mare? Il Governo chiarisce: "Sì, solo se si abita nelle immediate vicinanze"

La risposta nelle'Faq' relativa al decreto #iorestoacasa. L'attività è consentita solo se si vive nei pressi della spiaggia (raggiungibile senza utilizzo di mezzi di locomozione) da soli e rispettando le misure di sicurezza

Se si abita vicino al mare (o ad un lago) fare il bagno è consentito, anche nella 'fase 1' del lockdown, a patto che però si rispettino determinate condizioni. Il chiarimento, relativo ai divieti imposti dal decreto #iorestoacasa, arriva dal sito del governo nella sezione dedicata Faq (Frequently Asked Questions, le domande più frequenti).

Un punto, quello chiarito dal governo, finora rimasto in secondo piano, e che potrebbe interessare i residenti dei comuni che affacciano sul mare. Attenzione, infatti, a quello che viene spiegato: il bagno al mare può essere fatto solo se non comporta spostamenti significativi dalla propria abitazione, quindi senza l'utilizzo di mezzi di locomozione, e comunque da soli e rispettando la distanza di sicurezza da eventuali altre persone.

"Abito in un luogo di montagna/collina oppure in un luogo di mare/lago/fiume, mi è consentito fare una passeggiata in montagna/collina o in riva al mare/lago/fiume?", recita la domanda. 

"Sì. È sempre possibile svolgere l’attività motoria in prossimità della propria abitazione principale, o comunque di quella in cui si dimora dal 22 marzo 2020, con la conseguenza che è ammesso, per coloro che abitano in luoghi montani, collinari, lacustri, fluviali o marini – e sempre che non si tratti di soggetto per il quale è fatto divieto assoluto di mobilità in quanto sottoposto alla misura della quarantena o risulti positivo al virus – effettuare tale attività in detti luoghi (ivi compreso fare il bagno al mare/fiume/lago) purché individualmente e comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona".

"Ciò - recita ancora la risposta - in quanto i predetti non sono luoghi chiusi al pubblico, come invece lo sono, attualmente, i parchi e le aree verdi urbane, e altresì gli stabilimenti balneari, in cui permane il divieto di ingresso e circolazione. Resta fermo che deve trattarsi esclusivamente di attività effettuate senza che occorra allontanarsi dalla propria abitazione e senza che si renda quindi necessario l’utilizzo di mezzi di locomozione pubblici o privati, né significativi spostamenti.
Sono fatti salvi, peraltro, diversi e più stringenti divieti imposti su base locale perché giustificati da specifiche situazioni territoriali.La sussistenza delle condizioni in questione (attività motoria svolta in prossimità alla propria abitazione) potrà essere giustificata con autocertificazione, se gli agenti che fanno i controlli la richiedono".

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