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Covid, stato d'emergenza prorogato al 30 aprile. Nuovo dpcm e restrizioni. Speranza: "Fase espansiva del virus"

La comunicazione alla Camera sulle ulteriori misure per fronteggiare l'emergenza da Covid-19 che il Governo si appresta a varare del ministro della Salute Roberto Speranza

Stato d'emergenza verso la proroga al 30 aprile 2021. Lo ha annunciato questa mattina il ministro della Salute Roberto Speranza nella comunicazione alla Camera sulle ulteriori misure per fronteggiare l'emergenza da Covid-19 che il Governo si appresta a varare. 

Speranza ha esordito richiamando l'importanza dell'unità nel contrasto alla Pandemia, ricordando anche il discorso alla nazione di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "C'è un drammatico mutamento dell'indice di rischio attribuito alle singole regioni: dodici regioni e province autonome sono ad alto rischio, otto sono a rischio moderato, di cui due in progressione a rischio alto nelle prossime settimane, e una sola regione è in questo momento a rischio basso. Quando tutti i parametri peggiorano contemporaneamente, abbiamo l'obbligo di prendere nuove misure, proporzionali al rischio di una diffusione incontrollata dell'epidemia" ha precisato.

Sui dati dell'ultimo monitoraggio della Cabina di regia il ministro ha sottolineato "l'evidente peggioramento della situazione", l'aumento dell'Rt, dell'incidenza, idel tasso di occupazione delle terapie intensive e dei focolai di origine sconosciuta. "Siamo ad un nuovo cambio di fase, l'epidemia è in una nuova fase espansiva".

Verranno confermate le misure già vigenti e del modello per fasce differenziate, il divieto di spostamento tra regioni anche in zona gialla e la riduzione degli assembramenti negli spazi antistanti i locali pubblici a rischio di aggregazione attraverso la limitazione dell'asporto per i bar a partire dalle 18. Si potranno ricevere in casa massimo due persone non conviventi come già avvenuto durante le vacanze di Natale. Tutte le regioni a rischio alto secondo i 21 parametri entreranno in zona arancione.

Speranza ha parlato anche della possibilità di stabilire una quarta area oltre quelle rossa, arancione e gialle, quella bianca, che scatterebbe  solo con livelli epidemiologici molto bassi, incidenza sotto i 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti, Rt sotto 1 e indice di rischio baso. 

"Finalmente vediamo la luce e possiamo affrontare con più fiducia i prossimi mesi, ma non abbiamo ancora vinto. Facciamo molta attenzione e non sbagliamo la lettura di questa fase decisiva. La nottata non è ancora passata, l'ultimo miglio è ancora lungo e irto di ostacoli da superare. Dobbiamo affrontarlo con rinnovata fiducia, ma senza abbassare la guardia e tenendo saldamente i piedi per terra". ha accomandato il ministro della Salute.

Con l'avvio della campagna di vaccinazione, ha aggiunto Speranza, "finalmente si intravede la luce in fondo al tunnel. Adesso sappiamo con ragionevole fiducia che il Covid ha i mesi contati e che, grazie ad uno sforzo senza precedenti della comunità scientifica, con i nuovi vaccini sconfiggeremo anche questo virus che ha colpito così duramente il nostro pianeta".

Una lunga maratona in cui, ha puntualizzato Speranza, "dovremo continuare a convivere con una forte circolazione del virus sino a quando le vaccinazioni non avranno un positivo effetto epidemiologico".

Per il ministro le prossime settimane saranno durissime, poichè "il virus potrà tornare a colpirci duramente e dovremo anche fronteggiare un'epocale campagna di vaccinazione". In conclusione, 'appello a "tenere fuori la salute degli italiani da vere o presunte tensioni elettorali".

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