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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus: focolai anche rilevanti e media contagiati 29 anni, "tendenza ad un progressivo peggioramento"

Nel nuovo report settimanale riportato sul sito del ministero della Salute, l'aggiornamento della situazione in Italia

Sono stati pubblicati ieri i dati del contagio da Covid-19 Coronavirus relativi alla settimana che va dal 17 al 23 agosto 2020. Nel nuovo report settimanale riportato sul sito del ministero della Salute, un nuovo aggiornamento sulla situazione in Italia. "Per la quarta settimana consecutiva aumenta il numero dei casi anche se Rt, che viene calcolato sulle persone sintomatiche rimane al di sotto di 1. Sono molti i focolai identificati, la maggior parte di questi è causato da persone che rientrano da aree turistiche ad alta incidenze di circolazione virale" il commento di Gianni Rezza.

Nel report si sottolinea che verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella prima metà di agosto. Alcuni dei casi identificati tramite screening, tuttavia, potrebbero aver contratto l’infezione in periodi antecedenti. La maggior parte continua ad essere contratta sul territorio nazionale, mentre risultano importati dall'estero il 20,8% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio.

L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana è di 29 anni. La circolazione avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità.

Si riscontra un cambiamento nelle dinamiche di trasmissione ed una minore gravità clinica dei casi diagnosticati che, nella maggior parte dei casi, sono asintomatici.

In sedici regioni si registra un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente. Nella settimana di monitoraggio sono stati riportati complessivamente 1374 focolai attivi di cui 490 nuovi.

L’Italia si trova in una fase epidemiologica di transizione con tendenza ad un progressivo peggioramento. Ci sono focolai anche di dimensioni rilevanti e spesso associati ad attività ricreative che comportino assembramenti e violazioni delle regole di distanziamento fisico sia sul territorio nazionale che all’estero. Si assiste pertanto alla successiva importazione di casi e ad una ulteriore trasmissione locale (anche al rientro dopo periodi di vacanza).

Il numero di nuovi casi di infezione rimane nel complesso contenuto rispetto ad altri paesi europei, ma con una tendenza all’aumento da quattro settimane consecutive. 

La situazione descritta in questo report, relativa prevalentemente ad infezioni contratte nella prima metà di agosto 2020, conferma la presenza di importanti segnali di allerta legati ad un aumento della trasmissione locale.

Al momento i dati confermano l’opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regioni/PPAA e di mantenere alta l’attenzione alla preparazione di interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento.

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