Amministratori di condominio a rischio multa: responsabilità sui rifiuti, è scontro con il Comune
Polemica a Cerignola dopo l'ordinanza sindacale attraverso la quale si dispone la sanzione nei confronti degli amministratori di condominio nel caso in cui non si accertasse la responsabilità del singolo utente trasgressore
“Una rimodulazione dei termini e delle modalità di gestione dei rifiuti, ma soprattutto un pesante e ingiustificato nuovo sistema sanzionatorio a carico dei trasgressori o presunti tali”. Così, in una nota, gli amministratori condominiali di Cerignola si esprimono sulla ordinanza sindacale, a firma del primo cittadino Francesco Bonito, avente a oggetto 'Disposizioni urgenti in materia di rifiuti al fine di migliorare la raccolta differenziata in tutto il territorio comunale e tutelare il decoro, l’igiene e la salute pubblica'.
L'osservazione degli amministratori si concentra soprattutto sul punto A relativo alle sanzioni previste per le inosservanze delle prescrizioni. Infatti, la sanzione viene elevata alla singola utenza qualora venga individuata, ma nel caso in cui non fosse possibile accertare la responsabilità del singolo utente, la sanzione verrebbe irrogata al responsabile del condominio, nella medesima misura indicata nel prospetto (fino a 500 euro per l'utilizzo di sacchi non trasparenti, fino a 800 euro per il deposito di rifiuti organici al suolo senza l'utilizzo dell'apposito mastello e/o carrellato e per il deposito di rifiuti all'interno o al lato dei contenitori destinati alla raccolta di indumenti e accessori, pile, oli vegetali e farmaci, e dai 25 ai 500 euro per le altre trasgressioni).
“In alcun modo, in assenza di specifiche autorizzazioni, sempre se normativamente prevedibili, potrebbe essere addebitata l’attività di controllo del “rifiuto condominiale” a carico degli amministratori, in quanto la medesima attività dovrebbe essere esercitata da soggetti deputati a farlo secondo legge, in primo luogo gli agenti di Polizia Municipale o, alternativamente e/o contestualmente, gli operatori ecologici. Anche da questo fondamentale aspetto – spiegano gli amministratori di condominio – ben si comprende come l’ordinanza sindacale in argomento sia chiaramente penalizzante nei nostri confronti, in quanto, per evitare la previsione sanzionatoria sancita dalla lett. sub A) del richiamato provvedimento, saremmo costretti ad esercitare un’attività di controllo e di verifica che non ci compete, oltre ad incorrere in violazioni della normativa sulla privacy, anche alla luce di quanto affermato sul punto dal Garante, il quale ha, addirittura, stabilito “che non è lecito imporre l’utilizzo di sacchetti trasparenti ai fini della raccolta differenziata porta a porta”. Non si comprende, quindi, la ragione che abbia portato il Primo Cittadino, unitamente all’Assessore competente, a partorire un provvedimento così ingiusto e vessatorio nei confronti della nostra categoria, ma anche e soprattutto di tutti quei cittadini cerignolani, sicuramente la maggioranza, che, sin dall’inizio, con aperto senso civico e con non poca fatica, si sono adeguati alla nuova forma di raccolta dei rifiuti ed hanno deciso di rispettarne le relative regole”.
Questo anche grazie a noi Amministratori di Condominio che, sin dagli albori dell’attuazione del progetto di raccolta differenziata, abbiamo costantemente funto da fondamentale ausilio all’attività amministrativa locale, al fine di favorire l’avvio e l’evoluzione positiva di un progetto epocale per la nostra Città, ma oltremodo difficile, quanto ambizioso, attraverso una estenuante attività di informazione e controllo rivolta ai singoli condomini, anche andando oltre i limiti di competenza previsti. Il tutto – puntualizzano – nonostante l’evidente malfunzionamento del relativo servizio di raccolta ed, in particolar modo, nonostante il lampante stato di inadempienza dell’attuale Società cui è contrattualmente affidata la gestione e l’esecuzione del servizio di raccolta rifiuti”.
I condomini lamentano anche la mancata fornitura dei bidoni carrellati da collocare in area condominiale: “Né tantomeno, in quelle ipotesi in cui l’installazione dei predetti carrellati condominiali non fosse stata possibile a causa di carenze di spazio, mai sono state fornite le cd. rastrelliere/portamastelli, limitando - con tale ingiustificata mancanza, seppur prevista contrattualmente - la gestione ed il controllo della raccolta differenziata da parte dei singoli amministratori, seppur non obbligati, ma unicamente nel rispetto di un sano e civico rapporto di collaborazione; così come mai è stata attuata la “Implementazione di un sistema digitalizzato sui controlli”, anch’essa contrattualmente prevista, attraverso il posizionamento, sul mastello, dell’etichetta Rfid dotata anche di codice a barre che avrebbe dovuto garantire un sicuro sistema di riconoscimento dell’utente all’operatore addetto al controllo ( e non all’amministratore di condominio) il quale, attraverso un tablet (anch’esso presumibilmente mai fornito), avrebbe potuto riscontrare l’eventuale errato conferimento del rifiuto ed associarlo al singolo utente, il tutto nel rispetto della normativa sulla privacy, come innanzi citata.
Gli amministratori proseguono: “Così come ripetutamente, proprio da noi è stato chiesto, per il tramite dell’Amministrazione Comunale, il rispetto dell’impegno contrattuale, assunto dalla Società erogante il servizio, di prevedere la creazione di apposite isole ecologiche per il conferimento dei rifiuti; richiesta rimasta, ad oggi, a pochi mesi dalla scadenza del precitato rapporto contrattuale, del tutto inevasa”.
Per tutti questi motivi gli Amministratori di condominio del comune ofantino hanno inviato all’attenzione del Sindaco, dell’Assessore all’Ambiente e del relativo ufficio locale competente, nonché, per opportuna conoscenza, al Prefetto di Foggia, una formale richiesta di annullamento/modifica dell’ordinanza sindacale n. 33 del 19/07/2022, “evidenziandone non solo i chiari vizi di forma e di sostanza, ma in particolar modo l’ingiustizia di questo provvedimento sia nei confronti di tutti gli Amministratori di Condominio, ma soprattutto di tutti quei cittadini cerignolani rispettosi delle regole i quali, unitamente ai sottoscritti, rischierebbero di essere ingiustamente sanzionati a causa della inciviltà di alcuni trasgressori non individuati”.
“Pertanto –, conclude la nota – auspichiamo che l’attuale Amministrazione Locale faccia un deciso passo indietro rispetto a questa decisione, forse presa troppo frettolosamente, ed allo stesso modo accetti la nostra rinnovata disponibilità a collaborare, come sempre fatto, per cercare una soluzione che possa effettivamente tutelare i cittadini rispettosi delle regole civili e, magari, migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti che, ad oggi, risulta caratterizzato da una palese inefficienza non certo addebitabile alla stragrande maggioranza dei cerignolani e tantomeno agli Amministratori di Condominio”.