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Arretrati in busta paga, Ataf replica ai sindacati: "Da noi massima trasparenza. Impossibile prevedere l'emergenza Covid"

La replica dell'azienda, la quale precisa che, in base agli accordi presi a settembre 2019, gli emolumenti sarebbero stati spalmati in tre tranche. L'emergenza Covid, con le spese impreviste (sanificazione, gel e cassa integrazione) ha comportato un crollo dei ricavi

Fa un passo indietro nel tempo ATAF SpA per rispondere ai sindacati che lamentano un “magro Natale” per i dipendenti dell'azienda. “L'unica notizia è che a settembre 2019 è stata chiusa una vertenza arcinota alle sigle sindacali e all'opinione pubblica – spiega il CdA – che andava avanti dal 2015 e che riguardava retribuzioni arretrate, con uno storico accordo”. Gli emolumenti arretrati, infatti, sarebbero stati suddivisi in una prima tranche del 50% e in successive due tranche del 25% ciascuna, da versare entro dicembre 2020 e febbraio 2021.

“I problemi e le difficoltà sono noti a tutti, da parte di ATAF c'è sempre stata la massima trasparenza e correttezza nel comunicare che il saldo sarebbe arrivato entro febbraio 2021. Certamente a settembre 2019 non si poteva prevedere tutto ciò che sarebbe accaduto a causa del Covid da lì a pochi mesi”.

L'azienda fa presente che nel primo trimestre del 2020 ha versato ben il 60% della prima tranche dovuta, anziché il 50% concordato, e ha poi dovuto far fronte alle spese impreviste che i sindacati ben conoscono, da sanificazione, gel e mascherine a tutte le misure di sicurezza necessarie, fino all'anticipazione della cassa integrazione durante il lockdown, nonostante il crollo totale dei ricavi da traffico.

Sono stati acquistati 29 nuovi mezzi, sono stati pagati premio di risultato, stipendi e tredicesima, vengono fatti sforzi organizzativi notevoli per la ripresa del trasporto scolastico. “Miracoli ancora non siamo in grado di farne, - conclude l'azienda - il CdA e la tecnostruttura ringraziano per gli auguri di pronta guarigione ma invitano anche i sindacati ad un serio esame di coscienza, date le condizioni attuali, ben sapendo che ai tavoli ATAF ha sempre evidenziato con onestà la situazione non facile e comunicato con trasparenza le date dei pagamenti degli arretrati. Ora non si finga di non sapere per racimolare qualche iscritto in più come regalo di Natale”.

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