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Le sfide della bioinformatica: il foggiano Antonio Colaprico alla Conferenza dei ricercatori italiani nel mondo

Ingegnere specializzato in bioinformatica e ricerca in oncologia, Colaprico è da tempo Ph.D presso l’Università di Miami, dove ha firmato importati studi e articoli scientifici, e sviluppato innovativi software per la ricerca in oncologia

C’era anche il foggiano Antonio Colaprico alla XVI Conferenza dei ricercatori italiani nel mondo, tenutasi lo scorso 9 aprile, presso l’Istituto italiano di cultura, a Città del Messico. Ingegnere delle telecomunicazioni, specializzato in bioinformatica e ricerca in oncologia, Colaprico è Ph.D presso l’Università di Miami, dove ha firmato importati studi e articoli scientifici, oltre a sviluppare innovativi software per la ricerca in oncologia.

Il suo intervento (‘Strumenti di bioinformatica per integrare e comprendere i cambiamenti molecolari associati alla risposta immunitaria, alla staminalità e ai processi oncogeni: uno studio sul PanCancer’) ha aperto la sezione dedicata al rapporto tra ‘Medicina e Tecnologia’, moderata da Giovanna Rossi dell’Arim, l’associazione dei ricercatori italiani in Messico. Non è la prima volta che il ricercatore foggiano partecipa all’importante convention (ha preso parte anche alla XIV Conferenza, tenuta nel dicembre 2019, a Miami, relazionando sul tema ‘Strumenti bioinformatici per integrare e comprendere genomica ed epigenomica dei cambiamenti associati al cancro’).

La manifestazione è stata organizzata dall’Associazione dei ricercatori italiani in Messico, in cooperazione con la Texas Scientific Italian Community e con il patrocinio delle Camere dei deputati italiana e messicana, l’Istituto superiore di sanità, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), l’Alleanza globale per lo sviluppo Stanford-Usaid México Energía Limpia 2050, l’Accademia IWR e il Consiglio Nazionale della Scienza e Tecnologia del Messico (Conacyt).

Si tratta di un appuntamento annuale di grande valenza: la Conferenza, infatti, mira a promuovere la connessione tra le componenti dell'innovazione italiana in diversi campi come l'istruzione, la ricerca e l'industria, con l'obiettivo di promuovere i punti di forza e il know-how dell'Italia nella ricerca e nell'innovazione di qualità, anche attraverso la cooperazione con Stati, aziende e ricercatori all'estero. Circa 30 i ricercatori coinvolti, provenienti da 10 Paesi di tre diversi continenti, tra cui rappresentanti della Miami Scientific Italian Community (Msic), la Texas Scientific Italian Community (Tsic) e Arim.

All’evento, come rimarcato nella nota degli organizzatori, “partecipano da sempre le Associazioni dei Ricercatori Italiani all'estero che promuovono l'internazionalizzazione della ricerca italiana e la diplomazia scientifica come strumenti essenziali per sviluppare la cooperazione tra l'Italia e il resto del mondo”. Affrontati i temi cruciali e di avanguardia nelle scienze naturali,  medicina, tecnologia, diritti umani, ambienti urbani, arti e scienze sociali, musica e filosofia.

Colaprico, classe 1982, è autore di più di 40 articoli scientifici; oltre 7500, invece, le citazioni dei suoi lavori.  E’ attivamente impegnato nello sviluppo di una serie di strumenti software con i suoi collaboratori come TCGAbiolinks, TCGAbiolinksGUI, SpidermiR, CancerSubtypes e MoonlightR. Le sue attività di ricerca si concentrano sullo sviluppo di metodi e applicazioni di bioinformatica integrata innovativi con l'obiettivo di modellare sistemi complessi in biologia e migliorare la diagnosi molecolare. È primo e coautore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste ad alto fattore di impatto, tra cui Nucleic Acid Research, Cancer Discovery, Cancer Research, Gastroenterology, Nature communications, Cell and Immunity.

Recentemente, l'iniziativa Pan-Cancer Atlas ha presentato una raccolta di 27 studi che coprono 11.000 pazienti e 33 tipi di cancro. In particolare, le analisi computazionali hanno portato all'identificazione di 299 geni cancerogeni e oltre 3.400 mutazioni ma resta fondamentale chiarire le conseguenze di ciascuna alterazione e gli effetti biologici sottostanti. Per affrontare le sfide del recupero e dell'integrazione dei dati, risulta fondamentale l’uso di software, come il TCGAbiolinks. Gli eventi cancerogeni specifici del tumore e l'impatto a valle possono essere chiariti, invece, con il programma MoonlightR integrando i set di dati. Entrambe le soluzioni sono state utilizzate in molteplici studi per l'identificazione di processi oncogeni, caratterizzazione del paesaggio immunitario o per individuare le differenze della cellula di origine in base al punteggio di staminalità e differenziazione oncogenica.

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