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Case popolari nel comprensorio della ‘Moscati’, il progetto agita la comunità scolastica: “Si valutino soluzioni alternative”

I locali da trasformare in alloggi temporanei sono attigui all'istituto. Non sono bastate le rassicurazioni della commissione straordinaria in risposta alla richiesta di chiarimenti formulata dalla dirigente

Procede di gran lena l’iter per adibire due immobili comunali ad alloggi temporanei per l’emergenza abitativa, destinati prioritariamente alle 24 famiglie dell’ex distretto militare e della palazzina pericolante nella terza traversa di via San Severo.

Nell’ultimo atto datato 28 dicembre, una determina a firma del dirigente del Servizio Lavori Pubblici Francesco Paolo Affatato, il riferimento alla “ex Moscati” che aveva generato scompiglio nella comunità scolastica, è sostituito dalla dicitura “Padiglione B del complesso scuola ‘G. Moscati’ in via Ugo la Malfa”. Si tratta di locali attigui alla scuola secondaria di primo grado “perfettamente funzionante”, come aveva tenuto a precisare la dirigente scolastica Antonella lo Surdo, che l’istituto già dal 2019 aveva richiesto a più riprese “per esigenze didattiche e laboratoriali” , così da concretizzare una assegnazione risalente a più di 10 anni fa mai divenuta efficace. È l’ala dell’ex scuola comunale dell’infanzia ‘Chiara Lubich’ e dell’Ufficio Statistica, allo stesso civico di alcune associazioni.

Sulla scorta di quanto previsto dall’Accordo di Programma approvato dalla commissione straordinaria lo scorso 23 dicembre prima della sottoscrizione con la Regione Puglia e l’Arca Capitanata, spettano al Comune di Foggia i lavori di riqualificazione, ristrutturazione e adeguamento di quei locali, mentre sarà l’Agenzia regionale per la Casa e l’Abitare a ricavare le case popolari nell’ex scuola ‘Lepore’. Il Comune di Foggia ha già avviato le attività tecnico-amministrative relative al padiglione B del plesso Moscati e, nelle more del perfezionamento degli elaborati tecnici del redigendo progetto, l’ingegnere Affatato ha proceduto alla nomina del Rup, l’architetto Maria Tina Morra del Servizio Lavori Pubblici, e ha impegnato le somme stimate per gli interventi, vale a dire 867.798,28 euro.

Da un comunicato inviato da Giambattista Giannasso, presidente del Consiglio d'Istituto che parla in qualità di rappresentante di tutta la comunità scolastica (genitori, corpo docente, personale Ata e alunni) dell'Istituto Comprensivo Catalano-Moscati di Foggia, si apprende che la commissione straordinaria ha provveduto, con una nota del 30 dicembre, a fornire alcuni chiarimenti: “La commissione precisa, in sostanza, che le attività proprie dell'istituto scolastico non saranno compromesse in nessun modo dalla realizzazione dell’Accordo di programma e non ci sarà nessun ridimensionamento degli spazi interni fruiti dalla stessa scuola”.

Ma le rassicurazioni, pervenute dopo la richiesta di spiegazioni formulata dalla dirigente scolastica, non sono bastate. “Emergono forti perplessità – scrive il presidente del Consiglio d’Istituto - circa le inevitabili interferenze e limitazioni a seguito della diversa destinazione d'uso delle palazzine presenti nel comprensorio scolastico”. Lamenta il mancato coinvolgimento della scuola, estromessa, “suo malgrado”, dalle decisioni relative a progetti che interessano, in qualche modo, i suoi plessi e il comprensorio in cui si svolge l’attività scolastica (“nel merito, non sono stati coinvolti proprio coloro i quali sono direttamente interessati in tali scelte progettuali”).

Il presidente del Consiglio d’Istituto fa sapere che, per cercare di restituire serenità alla comunità scolastica, ha provveduto a chiedere alla commissione “l'apertura di un tavolo sereno e pacato per considerare soluzioni alternative a tutela delle esigenze della comunità scolastica e, contestualmente, anche a tutela dei diritti, pieni e indiscussi, delle famiglie coinvolte nell'emergenza abitativa”.

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