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Il software non arriva, medici e pediatri di libera scelta pugliesi bloccati nella lotta al Covid: "Non possiamo partire"

Le dichiarazioni a Radio Norba di Luigi Nigri, presidente dei pediatri in Puglia e vicepresidente della categoria in Italia, in merito all'accordo del 20 novembre scorso sottoscritto tra i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta con la Regione Puglia

Sono trascorsi 24 giorni dal protocollo d'intesa firmato con la Regione Puglia che consentirebbe ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta pugliesi di prendere in carico il paziente con sintomi covid, prenotare il tampone molecolare, eseguire tamponi rapidi per i contatti stretti asintomatici e disporre l’isolamento fiduciario ad esito positivo del tampone, stabilendo la data di inizio e fine della quarantena. 

Una modalità mai è entrata in vigore in quanto l'accordo sarebbe legato alla messa a punto di un super software da parte della Regione ma "che ancora non c'è". Lo ha riferito nel corso di una intervista rilasciata a Radio Norba, Luigi Nigri, presidente dei pediatri in Puglia e vicepresidente della categoria in Italia. 

Nigri ha spiegato che si tratta di un programma informativo "dove il medico si collega per richiedere il tampone, per vedere i risultati, per registrare le misure prescrittive"

Il pediatra ha poi aggiunto: "Se la Regione non ci consegna il software non possiamo partire". Nigri ha aggiunto: "Se continuiamo con il sistema della mail, letta o non letta, con il tampone dopo 10 giorni, noi siamo lenti e i risultati si vedono nei numeri dei contagiati, nei numerosi casi di disagio nel settore produttivo e negli ospedali"

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