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A Orsara scattano i tirocini formativi per i migranti, tre operaie dietro le macchine confezionatrici

Le prime tre beneficiare, per tre mesi, svolgeranno l’attività di operaie addette alle macchine confezionatrici di prodotti industriali presso l’azienda agricola Farris in località Giardinetto

Prenderanno il via in questi giorni i primi tirocini formativi che coinvolgono i migranti accolti a Orsara di Puglia e attivati nell’ambito del progetto SPRAR, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati promosso dall’Amministrazione Comunale e finanziato dal Ministero dell’Interno attraverso il “Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo”.

Le prime tre beneficiare, per tre mesi, svolgeranno l’attività di operaie addette alle macchine confezionatrici di prodotti industriali presso l’azienda agricola Farris in località Giardinetto. I tirocini formativi rientrano tra le azioni previste dal progetto finalizzato a costruire percorsi individuali di inserimento socio-economico attraverso attività di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento.

Le migranti coinvolte nel tirocinio formativo sono seguite dagli operatori dell’ente gestore – l’Associazione Temporanea d’Impresa formata dalle cooperative sociali IRIS di Manfredonia e Medtraining di Foggia – e fanno parte del gruppo di 15 rifugiati inseriti nello SPRAR di Orsara di Puglia riservato alle persone aventi lo status giuridico di rifugiato, richiedente asilo, o in possesso di un permesso di soggiorno per motivi umanitari, protezione sussidiaria o protezione temporanea.

Nello specifico, lo SPRAR del Comune di Orsara di Puglia rientra nella tipologia dei progetti di “Accoglienza Ordinaria”. Un’accoglienza che mira a garantire una piena inclusione sociale dei richiedenti asilo e dei rifugiati favorendo la (ri)conquista della propria autonomia e la possibilità di poter immaginare un futuro migliore.

Grazie al lavoro dell’equipe formata da operatori professionali (mediatore interculturale, psicologo, assistente sociale, educatore, legale) ai beneficiari di protezione internazionale sono garantiti una serie di servizi di accoglienza e accompagnamento, come quelle dei tirocini formativi che possono favorire l’acquisizione di nuove competenze professionali e una migliore integrazione sociale ed economica.

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