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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Tifosi sul piede di guerra: striscioni contro Nember, Sannella e il capitano "traditore" Agnelli

Tre striscioni sono comparsi a Palazzo di Città, allo Zaccheria e nei pressi dell'ex fabbrica del grano di via Manfredonia. Gli ultras non risparmiano nessuno: dalla "società senza dignità" ai "Sannella come Casillo", passando per "Agnelli traditore della patria"

Tre striscioni, in tre punti diversi della città. Luoghi scelti non a caso: Palazzo di Città - lì dove si decideranno le sorti del calcio foggiano, allorquando il sindaco Franco Landella pubblicherà la manifestazione di interesse -, l'ex fabbrica del grano di Casillo, e infine lo Zaccheria. 

Non viene risparmiato nessuno, dai Sannella al diesse Nember, passando per il capitano Cristian Agnelli. 

"I playoff a febbraio, il centenario in serie A... Solo parole, zero serietà... Ds e società senza dignità... Falliti", il lungo messaggio che campeggia dinanzi all'ingresso di Palazzo di Città. Lì dove poco meno di due settimane fa si consumò l'ultimo illusorio episodio: l'incontro tra sindaco, Fares e il gruppo di imprenditori che avrebbero dovuto offrire il proprio contributo per aiutare la società rossonera a iscriversi al campionato di serie C. Il presidente e Luca Nember sono i primi destinatari dello striscione dei tifosi che non dimenticano le promesse fatte nei mesi scorsi, dal progetto della Serie A entro due anni all'obiettivo playoff da perseguire malgrado la penalizzazione. 

"Sannella peggio di Casillo" campeggia, invece, sullo striscione posto su un lato del cavalcavia di via Manfredonia. 'Location' non presa a caso, visto che lì sorge l'ex fabbrica di Casillo, sotto la cui gestione il Foggia mancò l'iscrizione al campionato di Serie C e fu costretto a ripartire dai dilettanti, proprio come adesso. Era il 2012.

Più duro è sicuramente lo striscione apparso allo Zaccheria. Il destinatario è il capitano Agnelli, foggiano doc, da sempre legato visceralmente ai colori rossoneri. Un amore che non lo dispensa dalle contestazioni: "Agnelli traditore della patria", la frase senza appello scritta dagli ultras che vedono nel capitano il simbolo di una squadra che non è stata capace di salvarsi, malgrado i proclami, le promesse e le richieste (mai disattese) al pubblico di stare vicino alla squadra fino alla fine

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