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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Scontro Gatta-Nobiletti sulla tappa a Vieste del 'Giro d'Italia': tra chi "fa ammuina" e chi "la butta in caciara", il Gargano sta a guardare

Il Settore Viabilità provinciale ha stimato in €2.300.000 la spesa complessiva per la realizzazione di interventi urgenti ed indifferibili per ripristino del piano viabile delle suddette strade. Ci si appella, ora, alla Regione Puglia

Continua il 'botta e risposta' tra il presidente della Provincia di Foggia, Nicola Gatta, e il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti sul 'Caso Giro D'Italia'.

Il primo, Gatta, accusa Nobiletti di "fare ammuina anzichèdare una mano a reperire risorse". E cita tutta la sequela di iniziative e di comunicazioni inviate in merito allo stato 'pericoloso' di quelle strade che non posso accogliere il passaggio del 'Giro d'Italia'. "Il Settore Viabilità provinciale - precisa Gatta - ha stimato in €2.300.000,00, la spesa complessiva per la realizzazione di interventi urgenti ed indifferibili per ripristino del piano viabile delle suddette strade. Purtroppo, la sciagurata Legge Delrio di riforma delle Province, ha privato questo Ente di tutte quelle risorse necessarie per effettuare una adeguata manutenzione della rete viaria. Pertanto, ho richiesto alla Regione Puglia di voler valutare la possibilità di finanziare gli interventi urgenti ed indifferibili per ripristino del piano viabile delle strade provinciali interessate dal Giro d’Italia".

Il secondo, Nobiletti, attacca nuovamente: "Il Presidente Gatta cerca di buttarla in 'caciara' per svincolarsi dalle proprie responsabilità. Adesso viene fuori che la colpa del mancato nullaosta della Provincia al passaggio del Giro, è dei Comuni di Zapponeta, Manfredonia, Monte Sant'Angelo, Mattinata, Vieste e della Regione Puglia", scrive in una nota stampa. "Prima di comunicare il diniego ad Rcs, società organizzatrice del giro, mettendo a rischio la tappa, bisognava mandare alla Regione una richiesta di fondi e non il contrario.Prima di mettere a rischio il lavoro di anni fatto da altre amministrazioni, bisognava per lo meno relazionarsi con esse.
Prima di prendere posizioni ufficiali, caro Presidente, bisogna valutare bene quali possano essere le possibili conseguenze", invitando il presidente Gatta ad intervenire sulle strade del giro, "non solo perché passerà una delle manifestazioni più viste al mondo, ma soprattutto perché vengono percorse quotidianamente dai tuoi cittadini".

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Sulla vicenda interviene anche il leghista Vincenzo Riontino, vicesindaco di Zapponeta. "Purtroppo le dichiarazioni e le preoccupazioni del Presidente della Provincia rappresentano la realtà delle cose, non bisogna scandalizzarsi. Al Giro d’Italia non dobbiamo sicuramente rinunciare perché rappresenta una vetrina importante di valorizzazione del nostro territorio, così come è importante ed urgente che la Regione Puglia, seguendo l’esempio delle altre regioni d’Italia, si impegni a stanziare i fondi necessari per la sistemazione delle nostre strade, divenute sempre più pericolose per la vita delle persone. L’arteria stradale che collega Manfredonia a Zapponeta e Cerignola è di fatto una mulattiera, e non è accettabile che una strada così importante possa essere lasciata al caso, con un passaggio di quasi 10 mila veicoli al giorno e purtroppo ancora tanti morti", continua.

"Stessa situazione riguarda le altre strade che saranno coinvolte dal passaggio del Giro d’Italia, e
cioè le strade che da Mattinata, passando da Monte Sant’Angelo, arrivano a Vieste. Per non
parlare poi di tutto il sistema infrastrutturale della Provincia di Foggia che avrebbe bisogno di un
piano stradale straordinario e complessivo perché il rilancio della nostra terra passa anche e
soprattutto da una rete viaria rinnovata e sicura. Siamo stanchi di essere considerati cittadini di serie B. La Regione stanzi le risorse necessarie per la messa in sicurezza delle nostre strade. La Puglia non si ferma a Bari!".

“Spero che sia il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti - e con lui tutti gli esponenti regionali del Pd, in primis l’assessore Raffaele Piemontese con delega allo Spor t- sia il presidente della Provincia Nicola Gatta sappiano fare un passo di lato in ordine alla recente querelle sul Giro d’Italia. Un territorio come Vieste, città del turismo di Puglia, in perenne ricerca di occasioni di destagionalizzazione, non può perdere l’importantissima opportunità di ospitare una tappa del Giro per delle sterili polemiche su chi doveva coinvolgere chi o su quando e come si debbano stanziare dei fondi per il rifacimento del manto stradale”. Così, l’avvocato Joseph Splendido, dirigente regionale della Lega, responsabile del tesseramento provinciale e prossimo candidato al Consiglio regionale per la Lega, proprio da Vieste in visita alla locale sezione salviniana.

“La mancata tappa a Vieste comporterebbe un danno enorme per tutto il Gargano. E non solo per la mancata immagine televisiva di cui tutto il Paese, che segue il ciclismo, sarebbe deprivato, ma anche per il mancato giro di affari che ne deriverebbe. Il Gargano sta cercando inoltre di costruire anche una sua offerta legata allo slow tourism e al cicloturismo e la tappa rappresenterebbe un primo grande tassello per la realizzazione di un immaginario ciclistico garganico tra i tanti viaggiatori che fanno della bicicletta un loro stile di vita, in grado di orientarli nella scelta delle proprie destinazioni di viaggio”. 

Conclude Splendido: “Serve una risoluzione dei problemi, bisogna attivarsi affinché il Giro d’Italia possa passare anche per la città di Vieste, senza se e senza ma. Occorre essere attenti alle esigenze del territorio, agendo e non rimbalzandosi le responsabilità senza far nulla per i cittadini che abitano la nostra Capitanata e la nostra Puglia. Sposo la linea della segreteria della Lega di Vieste nella persona di Giovanni Medina, noi della Lega auspichiamo che vengano risolte le controversie tra il Comune di Vieste e la Provincia di Foggia. Il Giro d’Italia aiuterebbe Vieste ad avere una maggiore visibilità e ad allungare la stagione turistica, anticipando di molto il lavoro per albergatori e operatori del turismo”.

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