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Il ritorno del ‘figliol prodigo’ Pompilio: “Ho fatto tanti errori, questa è la mia vera occasione”

Presentato l’ultimo acquisto in casa rossonera: “Tornare qui un’emozione unica, ce la metterò tutta per ripagare la fiducia che qui mi hanno dato”

È il quinto acquisto invernale del Foggia, il meno decantato, forse per il minor appeal, forse perché in realtà è stato acquistato la scorsa estate e poi girato in prestito al Melfi, o forse perché a Foggia già c’è stato e non fu un’esperienza straordinaria.

Cinque anni dopo quei sei mesi in rossonero (9 presenze e 2 gol nel 2012, ndr), Luca Pompilio torna nella sua Foggia, con qualche ruga in più, e un bagaglio di errori ed esperienze dimenticabili dentro e fuori dal campo, che forse potranno servirgli per sfruttare meglio questa nuova chance: “Quasi allo scadere della chiusura del calciomercato, ho ricevuto la chiamata del Direttore Di Bari, del Presidente e di Colucci, è stata un'emozione unica, sapevo di entrare a far parte di un gruppo fantastico, capeggiato da una società seria, da un bravissimo mister, ce la metterò tutta per ripagare la fiducia che qui mi hanno dato".

Da astro nascente a talento inespresso da rilanciare, il passo è stato breve. Un cammino comune a tanti colleghi. Il riscatto di Pompilio passa dalla sua città, dopo l’esperienza di Melfi, terminata per problemi con la società, e il rifiuto di Messina (“Per scelta mia non sono voluto andare”) dove Lucarelli era pronto ad accoglierlo. “Alla mia città dico che nel mio passato non mi sono mai comportato bene, ma mi è stata data una seconda possibilità, e farò vedere a tutti di comportarmi bene, e di farmi trovare pronto quando il mister mi chiamerà”.

Col mister c’è già un certo feeling: “È contento di come sto lavorando, lui mi vede sia come punta centrale che come esterno, e mi sento pronto per giocare in entrambi i ruoli”. E anche col gruppo le cose vanno già alla grande: Mai visto un gruppo così, mi hanno accolto e si sono messi a disposizione, sono tutti meravigliosi”.

In sala stampa c’era anche il diesse Beppe Di Bari ad accogliere il figliol prodigo: “Le aspettative per lui erano notevoli, ma nella vita bisogna sempre dare una seconda chance. Si sta allenando bene, ha doti tecniche innate e ci darà una mano per le 14 gare che ci porteranno alla fine del campionato”. Poi il retroscena: “Quando gli ho comunicato che sarebbe rimasto in rosa, devo ammettere che qualche lacrima gli è partita”.

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