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Parma-Foggia 3-1: le pagelle dei rossoneri

Giornataccia per Guarna, che con tre respinte difettose spiana la strada al successo del Parma. Male anche la difesa e Deli. Mazzeo fa tredici in stagione

Una sconfitta che mette fine o quasi ai sogni di gloria del Foggia. Meglio pensare a raggiungere quanto prima la quota salvezza, e poi semmai vedere qual è lo scenario che si profila. Il Foggia del ‘Tardini’, versione primo tempo, autorizzerebbe a coltivare i bei pensieri, oltre che inorgoglire circa 4mila tifosi che hanno ‘invaso’ lo stadio del Parma. Ci sono però le differenze, quelle che permettono a un Parma senza gioco, di avere la meglio nell’ultimo quarto d’ora su una squadra stanca e in dieci già da oltre un’ora, che il gioco ce l’ha, ed è anche bello. Le differenze che ti permettono di attingere alla panchina dove sedevano dei tipi come Calaiò e Baraye, che si sono aggiunti ai già presenti Siligardi, Ceravolo e Dezi. E mancavano Insigne, Ciciretti ecc. Insomma, le logiche dei singoli hanno prevalso sul collettivo e il cuore. Certo, il Foggia ci ha messo anche del suo, con certi errori difensivi da matita blu (in primis quello che ha condotto all’espulsione di Loiacono), e un Guarna improvvisamente divenuto promoter della ‘Sanguedolce’ (per chi non ha colto, si parla di ricotta). Poco male. Perché al di là di tutto, a Parma una sconfitta ci può stare, pur se dolorosa. I punti pesanti bisognerà raccoglierli allo Zaccheria, dove in serie arriveranno Pro Vercelli, Empoli (difficile, ma non impossibile) e Ascoli. Magari, nel mezzo, provando a sorprendere la Cremonese allo ‘Zini’. 

PARMA (4-3-3) Frattali 6; Gazzola 6,5 Di Cesare 6,5 Lucarelli 6 (34’st Anastasio s.v.) Gagliolo 6; Dezi 6 Vacca 5 (19’st Baraye 6,5) Scavone 6; Siligardi 6,5 Ceravolo 7 Di Gaudio 5 (1’st Calaiò 7). A disposizione: Nardi, Mazzocchi, Frediani, Barillà, Serralta, Dini. All. D’Aversa 6,5

FOGGIA (3-5-2) Guarna 4,5; Tonucci 5,5 Camporese 5,5 Loiacono 4,5; Gerbo 5 (43’st Floriano s.v.) Agnelli 6 Greco 6 Deli 5 (23’st Duhamel 5) Kragl 6; Nicastro 5,5 (9’st Martinelli 5,5) Mazzeo 6. A disposizione: Noppert, Figliomeni, Fedato, Beretta, Martinelli, Noppert, Rubin, Agazzi, Floriano, Ramè, Scaglia, Calabresi. All. Stroppa 5,5

Arbitro: Baroni di Firenze 5,5

Guarna 4,5 – Su tutte e tre le reti la qualità delle respinte non è elevata. Si aggiunga anche una uscita del tutto sconclusionata, che per poco non accelera la rimonta gialloblu. Giornataccia. 

Tonucci 5,5 – Quando viene preso in velocità da Ceravolo può solo ricorrere al fallo. Ed è costretto a farlo in maniera sistematica. Sbanda, come tutto il reparto nell’assalto gialloblu. 

Camporese 5,5 – Non è mai puntuale negli interventi, a parte quando di petto rimedia a una topica clamorosa di Guarna. Chiude in ritardo sul cross di Siligardi da cui nasce il gol di Calaiò. E arranca anche in occasione della terza marcatura gialloblu. 

Loiacono 4,5 – Ceravolo gli scappa, ma forse aveva il tempo e il modo (lecito) per provare a fermarlo. Invece va di gomito sulla schiena dell’attaccante, e per lui la doccia si aziona dopo meno di un quarto d’ora. 

Gerbo 5 – Non ne azzecca una, a parte una buona verticalizzazione che manda Mazzeo in porta, in avvio di gara. Poi quaglia poco, e sul gol dell’uno a zero tiene in gioco tutto il Parma salendo con terribile ritardo (43’st Floriano s.v.). 

Agnelli 6 – Come sempre, tra gli ultimi ad arrendersi. Ha pure grandi meriti sul gol di Mazzeo: suo il tiro che si stampa sul palo, prima della ‘correzione’ del compagno. 

Greco 6 – Per dirla alla Ligabue, finché ne ha, sta lì. Più sciabola che fioretto, specie dopo che la squadra rimane in dieci. Chiude e mette toppe qua e là, poi cala e lentamente sparisce. 

Deli 5 – Con Mazzeo unica punta servirebbe che almeno una delle due mezzali accompagnasse l’azione. E magari servirebbe che Deli alzasse il livello delle sue partite, evitando di sparire dal campo dopo un quarto d’ora (23’st Duhamel 5 – Entra per tenere più alta la squadra, per impegnare la difesa del Parma. Invece Di Cesare lo anticipa sistematicamente, e per il francese zero contrasti vinti). 

Kragl 6 – La traversa che sa di ‘sliding doors’, e un primo tempo di qualità. Poi si spegne anche lui, e il Parma dalle sue parti fa i danni maggiori. 

Nicastro 5,5 – Per la verità le colpe personali non sono poi molte. Lavora sporco, come sa fare, poi Stroppa lo sacrifica per contrastare la batteria offensiva di D’Aversa (9’st Martinelli 5,5 – Pasticcia un po’, anche se non è autore di disastri difensivi). 

Mazzeo 6 – Il gol, il tredicesimo del campionato, quindicesimo stagionale. Poi poco altro. Stroppa forse sbaglia a tenerlo in campo togliendo Nicastro, perché non ha la struttura fisica né le caratteristiche tecnico-tattiche per tenere su la squadra da solo. Tanto più se i centrocampisti non lo supportano. 
All. Stroppa 5,5 – Per un tempo fa capire al Parma e al collega D’Aversa come una squadra gioca a calcio, anche con un uomo in meno. Ma dovrà esaminare i movimenti della difesa, che ieri ha sbagliato tanto, troppo. E i cambi non hanno convinto. Giusto mettere un difensore in più, ma forse era il caso di togliere subito un centrocampista (visto che il Parma ha chiuso con soli due uomini in mediana, ndr) o al limite Mazzeo. 

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