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Imbarazzo Foggia, Diamanti e Bruno stendono i rossoneri: Grassadonia ai saluti?

Una delle peggiori prestazioni degli ultimi anni dei rossoneri che crollano in casa dell’ultima in classifica. Il fantasista toscano la sblocca al 4’ (papera di Bizzarri), al 32’ il pari di Loiacono. A inizio ripresa ancora Diamanti riporta avanti il Livorno, alla mezz’ora il tris di Bruno. Per il tecnico rossonero potrebbe essere stata l’ultima panchina in rossonero

Una delle peggiori prestazioni degli ultimi anni dei rossoneri che crollano in casa dell’ultima in classifica. Il fantasista toscano la sblocca al 4’ (papera di Bizzarri), al 32’ il pari di Loiacono. A inizio ripresa ancora Diamanti riporta avanti il Livorno, alla mezz’ora il tris di Bruno. Per il tecnico rossonero potrebbe essere stata l’ultima panchina in rossonero.

I nomi per il dopo Grassadonia

“Vergognatevi. Giocate senza la maglia”. Quando 800 e passa tifosi giunti da tutta Italia in quel di Livorno destinano ai giocatori un saluto del genere, al termine di una partita, ogni altro commento appare superfluo. Il Foggia di oggi ha verosimilmente raggiunto il punto più basso della propria stagione, e non solo per l’ultimo posto in classifica. Ma per un gioco che non c’è mai stato, al quale si è aggiunto un atteggiamento del collettivo difficile da giustificare. Il Livorno e Breda sorridono e ringraziano. Nonostante la squadra toscana, infarcita di ultratrentenni, sia apparsa tutt’altro che trascendentale, abbia spiegato in molti frangenti l’attuale posizione di classifica. Eppure gli amaranto sono apparsi dei giganti rispetto ai satanelli, diavoletti dal tridente arrugginito, spuntato, senza alcun mordente.

L’inizio di gara sembra l’incipit di un thriller di cui già si intuisce il finale. Palleggio del Livorno, palla a Diamanti che segna di destro. Come se Papa Francesco benedicesse durante l’Angelus con la mano destra e in Italiano. Più o meno. Bizzarri mette la ciliegina sulla torta con un intervento goffissimo. Al 4’ è già 1-0 per il Livorno. Il Foggia accusa il colpo, come già accaduto contro il Venezia. E a nulla valgono le scelte di Grassadonia che rinuncia a Mazzeo per allargare Galano a destra, con Cicerelli a sinistra, con Kragl in difesa. Il Foggia gioca male, o forse sarebbe il caso di dire che non gioca proprio. Idee zero, trame di gioco apprezzabili manco a parlarne. Buon per il Livorno, che fa la parte del gigante nonostante un gioco altrettanto mediocre e la folta presenza di ‘vecchietti’. Che però almeno la garra ce l’hanno. Oltre al talento, come quando Diamanti sfiora il golazo da centrocampo, costringendo Bizzarri alla deviazione sulla traversa. E per dar ragione alla legge di Murphy, il Foggia deve anche incassare l’infortunio (probabilmente grave) di Camporese che abbandona il campo al 25’ a vantaggio di Loiacono.
Il destino vuole che il subentrato trovi il gol, nell’unica giocata rilevante di Iemmello. Tutto nasce sugli sviluppi di un piazzato, tanto per cambiare. Fatto sta che il Foggia il tè caldo lo gusta sul punteggio di 1-1.

Ci sarebbero i presupposti per indirizzarla su binari favorevoli, se solo ci fossero idee, concentrazione e cattiveria agonistica. Invece Diamanti si diverte a uccellare ancora una volta un incerto Bizzarri, con una palombella velenosa ma non impossibile, vanificando il miracolo dell’argentino compiuto un minuto prima. Gol al 4’, come nel primo tempo. Sarà decisivo. Ranieri prova a risolverla da sé con una percussione esaltante, chiusa con un preciso sinistro deviato in angolo da Mazzoni. Dall’altra parte anche Raicevic giganteggia con una giocata da centravanti di livello, trovando la risposta di Bizzarri. Grassadonia si affida a Mazzeo, passando al 4-2-3-1 con il 19 trequartista centrale alle spalle di Mazzeo, Deli e Agnelli davanti alla difesa. Scelta che non paga, perché i rossoneri sono in campo per onor di firma. Breda, invece, infarcisce la squadra di centrocampisti, chiudendo con un 3-5-1-1 con Murilo, Porcino e soprattutto Alessandro Bruno, 35 anni, due gol in carriera l’ultimo dei quali nella stagione 2013/14, che trova il destro a giro perfetto per battere Bizzarri e chiudere il match. L’epitome di un momentaccio.

Livorno-Foggia 3-1

LIVORNO (3-4-1-2) Mazzoni; Di Gennaro, Dainelli, Bogdan; Valiani, Luci (37’st Porcino), Agazzi, Fazzi; Diamanti; Canessa (25’st Bruno), Raicevic (14’st Murilo). A disposizione: Zima, Romboli, Gasbarro, Maicon, Iapichino, Gonnelli, Gemmi, Maiorino. All. Breda

FOGGIA (4-3-3) Bizzarri; Martinelli, Camporese (25’st Loiacono), Ranieri, Kragl; Gerbo (16’st Mazzeo) Agnelli, Deli; Galano, Iemmello, Cicerelli. A disposizione: Boppert, Boldor, Tonucci, Rubin, Zambelli, Arena, Carraro, Gori. All. Grassadonia

Arbitro: Sacchi di Macerata

Marcatori: 4’pt Diamanti (L), 32’pt Loiacono (F), 4’st Diamanti (L), 30’st Bruno (L)

Ammoniti: Valiani (L), Canessa (L), Gerbo (F), Ranieri (F), Raicevic (L)

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