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Foggia-Fidelis Andria 1-0, le pagelle: Viola e Maza, ingressi decisivi

I due attaccanti entrano dalla panchina e costruiscono con uno splendido scambio il gol di Iemmello. Ottima prova di Loiacono e Gigliotti. Male Sarno e Floriano

Un colpo di petto, lì dove batte il cuore, quello gettato in campo dal Foggia di De Zerbi, per vincere una partita complicatissima. Il cuore che genera “l’urlo alla Tardelli” del tecnico rossonero, come lui stesso ha ammesso nel post partita. Perché vittorie di questo tipo aumentano l’autostima, e le convinzioni. Perché si vince anche soffrendo, non soltanto quando si dà spettacolo. E alla fine di tutto, saranno serate come quella di ieri a infiammare i cuori, a far venire la pelle d’oca, a far sì che ogni tifoso si senta ancor di più legato ai colori rossoneri.

Le pagelle

FOGGIA (4-3-3) Narciso 6,5; Angelo 6 Loiacono 6,5 (39’st Viola 7) Gigliotti 7 Di Chiara 6; Agnelli 5,5 Coletti 6 Gerbo 5,5 (13’st Riverola 5,5); Sarno 5,5 Iemmello 7,5 Floriano 5 (22’st Sainz Maza 7). A disposizione: Micale, Bencivenga, De Giosa, D’Allocco, Lodesani, Bollino, Agostinone, Tarolli, Sicurella. All. De Zerbi 7,5

Narciso 6,5 – Una gran parata su Cortellini che salva il risultato. Ma quanti affanni sui rilanci di piede.

Angelo 6 – Mormorano in molti quando spesso ripiega su Narciso, ma è una scelta obbligata visto che la Fidelis si chiude bene e i suoi non si muovono. Bloccato nel primo tempo, assiste perplesso ai soliloqui di Sarno. Ha più spazio nella ripresa, e ispira l’occasione più ghiotta del secondo tempo, gol a parte.

Loiacono 6,5 – Attento e preciso come sempre, anche su certi disimpegni che surriscaldano la palla. Esce non per demeriti, ma perché a De Zerbi serviva imbottire la squadra di attaccanti (39’st Viola 7 – E pensare che l’azione del gol nasce da un suo passaggio sbagliato. Fortuna che il pallone gli torna tra i piedi. Poi è spettacolo puro. Scambio volante con Maza, e assist sublime per Iemmello).

Gigliotti 7 – Anima della squadra, uno dei pochi a rimanere lucido anche quando il resto della squadra sembra non esserci con la testa. Esaltanti alcune chiusure difensive.

Di Chiara 6 –Accompagna l’azione di Floriano a singhiozzo. D’altronde non è facile giocare con un compagno in evidente giornata no. Qualche sbandamento nelle ripartenze della Fidelis.

Agnelli 6 – Presente in due delle azioni più pericolose del Foggia. Nel primo tempo schiaccia la palla offertagli da Floriano. Nella ripresa la gira alta di testa. Corre tantissimo, e forse questo provoca quei peccati di lucidità che lo portano a sbagliare tanto in fase di costruzione.

Coletti 6 – Una palla persa velenosissima perché attiva una ripartenza della Fidelis. A volte sembra a disagio in fase di costruzione. Più sereno quando può misurarsi con il suo marchio di fabbrica, il lancio lungo. Chiude da difensore centrale.

Gerbo 5,5 – Primo tempo discreto, anche se non ai livelli delle ultime settimane. Non corre, ma rincorre fino ad arrancare. E infatti De Zerbi lo toglie dopo neanche un’ora (13’st Riverola 5,5 – Schierato per cercare forse una maggiore pulizia nel fraseggio. Finisce anche lui per essere fagocitato dalla lentezza dei suoi. Perde anche due brutte palle, e in generale non prende mai l’iniziativa, eppure le qualità lo consentirebbero. Timido).

Sarno 5,5 – Se non altro, nella ripresa asseconda le discese di Angelo, ma la sua è una di quelle gare da dimenticare presto. Litiga con il pallone, forzando i dribbling in spazi angusti tra due, a volte tre avversari.

Iemmello 7,5 – E’ l’unico dei tre davanti che sembra in partita fino alla fine. L’unico in grado di risolverla in qualsiasi momento. Importante è dargli la possibilità di farlo. Viola capisce come. Secondo gol di petto, ma questo vale i tre punti e un sabato sera da incorniciare).

Floriano 5 – Benino nel primo tempo, male nella ripresa, trascorsa a cercare la giocata che non arriva. E più la cerca e più sbaglia. Un po’ come lo scommettitore incallito, che più perde e più gioca (22’st Sainz Maza 7 – E’ in palla, e forse sarebbe potuto entrare prima. Ma a posteriori son tutti bravi. Lui lo è di più, quando scambia con Viola ideando uno splendido affresco che poi Iemmello perfeziona. C’è tutta l’arte ispanica su quel palleggio in area, con tanto di assist d’esterno).

De Zerbi 7,5 – Il voto premia le scelte a gara in corso. La panchina lunga gli consente di rimediare a una situazione ingarbugliata. La squadra la vince col cuore, perché i campionati non si vincono soltanto quando si gioca bene. Lo scorso anno certe partite la sua squadra non le avrebbe vinte. Forse qualcosa è cambiato davvero.

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