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Vacca c'è, Agnelli no. Iemmello, un errore che costa caro. Le pagelle di Cosenza-Foggia

Il regista unico ad avere idee supportate da una certa lucidità. Il Capitano in affanno, e pure sciupone in zona gol. Giornata da dimenticare per il capocannoniere del campionato

Basta pensare al Benevento. E' quanto dice chiaramente la classifica, e forse era anche il momento che le illusioni venissero messe da parte. Le chance di puntare alla promozione diretta, il Foggia se l'è già giocate, e non ora. E poi c'era un secondo posto, ancora non stabile, da custodire, e un distacco sulle inseguitrici da irrobustire. Quelli erano gli obiettivi del Foggia, e in parte lo sono ancora oggi. Un Foggia che vincendo con il Martina sabato prossimo conquisterebbe l'accesso ai playoff, che avrebbe goduto del conforto della matematica anche con un pareggio a Cosenza. Un risultato che i rossoneri hanno soltanto accarezzato, con l'ennesimo rigore (il quinto in stagione) fallito. 
"Re" Pietro stavolta aveva le polveri bagnate, un po' come tutti i giocatori più determinanti del Foggia, apparsi scarichi. E ora? Ora serve resettare tutto, e pensare al secondo posto, raggiungibile vincendo le prossime due partite, specie se il Lecce non dovesse fare risultato pieno nello scontro diretto con il Benevento. 

Le pagelle

FOGGIA (3-4-3) Micale s.v.; Loiacono 6 Coletti 5 Gigliotti 6; Angelo 6 (33’st Chiricò 6) Agnelli 5 (23’st Gerbo 6) Vacca 6,5 Di Chiara 5,5; Sarno 5 Iemmello 4,5 Sainz Maza 5,5 (21’st Floriano 5,5). A disposizione: De Gennaro, Lauriola, Gerbo, Riverola, Quinto, Lodesani, Arcidiacono, Floriano, Chiricò, Lanzetta. All. De Zerbi 5,5

Micale s.v. – Non viene mai realmente sollecitato dagli avversari. Prende gol, ancora una volta, su rigore.

Loiacono 6 – Cavallaro scollina spesso dalla sua parte, ma è la sua brutta copia. Facile contenerlo.

Coletti 5 – Forse Arrighini lo strattona, ma lui è troppo goffo, e un po’ pollo, nel franargli addosso. E guasta una gara fino ad allora impeccabile.

Gigliotti 6 - Nessuno straordinario, visto che la gara la fa il Foggia.

Angelo 6 – A intermittenza, non appena c’è spazio riesce a sfondare sulla destra. Protagonista sul rigore pro Foggia, subendo il fallo e rimediando un infortunio, si spera non grave (33’st Chiricò 6 – Qualche buona idea, il tentativo di accendere la luce in una squadra rabbuiata dal rigore appena sbagliato)

Agnelli 5 – Appare in debito di ossigeno già da un po’. Il campionario di errori è ricco, e sulla valutazione non può non pesare il gol divorato in chiusura di primo tempo (23’st Gerbo 6 – Nulla contro il capitano, ma forse l’avvicendamento con la mezzala scuola Inter sarebbe stato più opportuno dall’inizio. Più dinamico e lucido, e sollecita anche Perina con una mina dalla distanza).

Vacca 6,5 – Il solito maestro nella gestione della sfera. Artefice principe della fluidità della manovra, fin quando le energie ci sono.

Di Chiara 5,5 – La percentuale di cross giusti sulle discese effettuate, resta sempre bassa. Una palla ghiotta per Iemmello, lunga e alta, con il “Re” che sacramenta di brutto. Tanta generosità, ma non può bastare.

Sarno 5 – Si muove molto tra le linee, cercando un pertugio da dove poter mettere in moto il mancino. Ci riesce a sprazzi, poi nella ripresa cade nel suo antico cruccio, la forzatura inopportuna della giocata.

Iemmello 4,5 – Due occasioni nel primo tempo, non bene nella prima, assolto nella seconda per la cattiva assistenza di Di Chiara. Serve ad Agnelli la palla del vantaggio che il capitano non sfrutta. Poi l’errore decisivo che spezza i sogni di gloria, e rimette in gioco le inseguitrici.

Sainz Maza 5,5 – Come Sarno, si muove molto alla ricerca di spazi giocabili. Li trova di rado, ma si fa preferire al collega di reparto. Sorprende che a uscire sia lui, nel momento in cui sembrava stesse entrando seriamente in partita (21’st Floriano 5,5 – Una conclusione dalla distanza, che solletica Perina).

De Zerbi 5,5 – Se Iemmello avesse segnato, non staremmo qui a festeggiare, ma almeno si celebrerebbe la certezza dei playoff. Invece il Benevento è irraggiungibile, il Lecce di nuovo avanti, e Casertana e Cosenza molto più vicine. Non convincono le scelte iniziali – specie la rinuncia a Riverola e Gerbo – né quelle in corsa. Dirà che la squadra ha accusato un po’ di stanchezza per il tour de force delle ultime settimane. Verosimilmente è vero, ora però è il caso che la squadra si riprenda presto, per inseguire il secondo posto.

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