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Grassadonia: "Il pari ci ha condizionato mentalmente. Io a rischio? Un allenatore lo è sempre"

Le parole del tecnico rossonero a margine del match pareggiato con il Venezia: "Il gol del pari ha cambiato l'inerzia del match. Il pareggio è giusto. La contestazione? Il pubblico è la nostra forza, voleva la vittoria come la volevamo noi"

Per la prima volta è stato beccato dal pubblico, tra un coro della ‘Sud’ e uno striscione in gradinata. Grassadonia la prende con filosofia, affidandosi, come sempre, al lavoro: “Dobbiamo continuare a lavorare. Abbiamo giocato un buon primo tempo, meritando il vantaggio. Abbiamo prodotto una grande mole di gioco, poi abbiamo preso gol a pochi secondi dalla fine del primo tempo e quell’episodio ha cambiato l’inerzia della partita”.

La squadra non ha saputo riprendere in mano il match dopo il gol subito, per il tecnico è quella la principale spiegazione per il brutto secondo tempo della squadra: “Il pareggio a livello mentale ci ha condizionati. Poi è subentrata la stanchezza e ci siamo allungati. Ho dovuto togliere Deli a inizio ripresa per un risentimento, poi ho preferito inserire Busellato per Galano per trovare maggiore equilibrio. Abbiamo sofferto contro una buona squadra, il pari è giusto perché nel primo tempo siamo stati più propositivi, mentre nella ripresa sono stati più pericolosi loro”.

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La stanchezza della squadra per il mister è causata anche dalle limitazioni degli infortuni: “La formazione iniziale era obbligata, avevo tanti giocatori fuori per infortunio. Ma chi è sceso in campo ha cercato di dare il massimo. In questo momento paghiamo la mancanza di giocatori importanti, ma la squadra ha cercato di fare il massimo, volevamo questa vittoria”.

Sul cambio di Busellato per Galano spiega: “Avevo bisogno di uno che accorciasse su Bentivoglio e Cristian faceva fatica ad arrivarci, era stanco”. L’impegno c’è stato, e questa sembra la risposta alle contestazioni, che comunque il tecnico accetta: “I tifosi sono la forza del Foggia, se hanno contestato è perché si aspettavano di più, volevano la vittoria come noi. Ma dal punto di vista dell’impegno la squadra ha dato tutto”.

Chiosa sulla sua posizione in apparenza non più stabile come un tempo: “Noi allenatori siamo sempre a rischio, guai a essere troppo sereni. Ma non dobbiamo vivere ogni partita come se fosse l’ultima spiaggia. Cerchiamo di remare tutti dalla stessa parte, c’è bisogno del supporto del pubblico per uscire dall’attuale situazione di classifica”.

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