Foggia-Tritium 0-1 | Ginestra sbaglia, Sinato regala i tre punti agli ospiti
In una delle più brutte gare casalinghe che si ricordino, i rossoneri capitolano a 7 minuti dal termine con un beffardo pallonetto dell'attaccante, entrato in campo appena 30 secondi prima. Pesanti contestazioni dei tifosi e cori contro il patron Casillo.
Al peggio non c'è mai fine recita un famoso detto, e se esiste anche solo una persona che dubiti sulla veridicità di tale postulato, probabilmente cambierebbe drasticamente il punto di vista se avesse assistito all'odierno incontro disputato dal Foggia in casa con la Tritium. Non si può né si deve attribuire eccessiva valenza alle pesanti contestazioni dei tifosi per giustificare l'ennesimo KO interno, anche perché esse rappresentano ormai una triste costanza. Quella scesa in campo oggi non sembrava una squadra, ma piuttosto un collettivo di mummie.
LA PARTITA - Si gioca insolitamente di sabato, come il potere delle tv impone invece da alcuni anni alla serie B, quella categoria che il Foggia non assapora più da quasi 14 anni. In quel 1998, la Tritium galleggiava a metà classifica nel girone D del campionato di Promozione Lombarda. Dopo quasi tre lustri le due compagini si incontrano per la prima volta allo Zaccheria. Una partita che alimenta la tristezza dei sostenitori di una squadra che da anni incastrata nella terza serie, in contraltare all'euforia dei supporter della squadra ospite, protagonista di un'autentica favola.
Udite udite, Stringara stupisce tutti confermando l'undici ipotizzato da tutti alla vigilia, e quindi in campo il 3-4-3 con il Venitucci, Lanteri e Pompilio (fresco di convocazione nell'Under 20 di Di Biagio, ndr) in avanti. Negli ospiti, invece, Spampatti vince il ballottaggio con Sinato come centravanti.
L'inizio di gara è buon deterrente per gli affetti da insonnia nella sua forma più acuta. . L'intorpidimento dei rossoneri mal si sposa con il caldo primaverile giunto di schianto dopo settimane di freddo e nevicate; la squadra sembra voler ripetere il tema tattico rivelatosi vincente a Viareggio e Catanzaro, ovvero una squadra estremamente corta, con i quattro centrocampisti schiacciati all'indietro a protezione del terzetto difensivo, e le tre punte ad aspettare palloni giocabili in contropiede. Ma più che la tattica, emerge la totale incapacità di costruire una trama offensiva.
La Tritium fa la partita, pur senza produrre nulla di trascendentale a parte una conclusione di Malgrati al 10' spentasi sul fondo e ben controllata da Ginestra. Il Foggia si vede solo su calcio piazzato con una punizione di Gigliotti dai 25 metri, deviata in corner da Pansera. Poi il nulla, a parte una conclusione innocua di Possenti, respinta da Ginestra.
La scarsa vena propositiva dei padroni di casa sembra venir meno nella ripresa. Dopo una buona respinta di Ginestra al 3', al 5' i rossoneri costruiscono forse la palla gol più nitida: Lanteri lavora bene sulla fascia e poi scarica all'indietro su Venitucci che conclude col mancino dal limite, ma trova un ottimo Pansera. E' solo un fuoco di paglia, perché la manovra del Foggia non decolla, complice anche la pessima prova del metronomo Perpetuini, sostituito al 10' dal più guardabile Wagner. Stringara si affida poco dopo anche a Defrel per un evanescente Pompilio, nella speranza di dare maggior peso al troppo fumoso attacco rossonero. Il francese si batte, viene a prendersi palloni a centrocampo e si guadagna preziosi calci di punizione in fase di alleggerimento, ma non riceve la benché minima assistenza. Il suo connazionale Lanteri, ancora lontano parente di quello ammirato ad inizio stagione, ha sul piede una grande occasione, forse l'unica della sua grigia partita, al 27' ma gira malamente sul fondo un traversone di Cardin.
Anche mister Boldini provvede a dei cambi, inserendo Cremaschi, Di Ceglie e Sinato. E il numero 18, quello stampato sulla maglia indossata dalla punta, vale il "Bingo". Per la verità l'attaccante ha il merito di centrare la porta, ma la rete che decide l'incontro porta la firma di Gigliotti e soprattutto di Paolo Ginestra. Il francese prima, decide di calciare (malamente) al posto di Venitucci una preziosa punizione dal limite, impattando per la seconda volta contro la barriera; la respinta avvia il contropiede degli ospiti con la sfera che giunge a Sinato; il portierone rossonero troppo precipitosamente abbandona i pali per un'uscita disperata quanto evitabile, offrendo alla punta l'opportunità di beffarlo con un elegante pallonetto da oltre 30 metri.
E' il gol che scatena (in negativo) il pubblico, che già durante tutta la partita aveva preso di mira il patron Casillo, oggetto del 99% dei cori decantati dagli ultra. A questi si aggiungono anche gli applausi ironici del pubblico della tribuna. Il pomeriggio folle dell'estremo difensore prosegue nel recupero, quando lascia di nuovo sguarnita la propria porta per avventurarsi nell'area avversaria sugli sviluppi di una punizione. La ribattuta che ne segue lancia in contropiede Cremaschi, che viene travolto da Venitucci, giustamente espulso. Il peggior modo di concludere il peggior pomeriggio della stagione. Al peggio non c'è mai fine, recita il detto. Però sarebbe il caso di non prenderlo più alla lettera.
Tabellini
Foggia (3-4-3) Ginestra; D'Orsi, De Leidi, Gigliotti; Cortesi, Perpetuini (10'st Wagner), Velardi (31'st Frigerio), Cardin; Pompilio (13'st Defrel), Lanteri, Venitucci. A disposizione: Botticella, Toppan, Meduri, Ferreira. Allenatore Stringara
Tritium (4-4-2) Pansera; Fondrini, Teso, Dionisi, Possenti; Casiraghi (28'st Cremaschi), Malgrati, Daldosso (32'st Di Ceglie), Chimenti; Spampatti, Bortolotto (38'st Sinato). A disposizione: Nodari, Suagher, Corti, Magnaghi. Allenatore: Boldini
Arbitro: signor Verdenelli di Foligno
Marcatori: 39'st Sinato
Ammoniti: Perpetuini (F), Casiraghi (T), Chimenti (T), Malgrati (T)
Espulsi: 49'st Venitucci per fallo da dietro