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Trionfo Rossonero | Foggia batte Ternana 3-1

Gli uomini di Stringara spezzano il tabù dello Zaccheria e sconfiggono nettamente gli umbri. In gol Molina e Cruz per due volte. Una grande vittoria macchiata però dalle pesanti contestazioni di una parte della Curva Sud.

Non sapremo mai se Babbo Natale tifi Foggia, ma il principio di aria natalizia basta e avanza a colorare di gioia lo Zaccheria, che finalmente accoglie una soddisfacente vittoria dei rossoneri. Un trionfo che giunge nella gara meno attesa, contro la corazzata Ternana, fino ad oggi dominatrice incontrastata del girone, e imbattuta dalla seconda giornata. I tutt'altro che incoraggianti risultati dei rossoneri dinanzi al proprio pubblico, e i diciannove punti di differenza, avevano fomentato i cattivi pensieri dei più pessimisti. Ma il calcio insegna che anche i pronostici più scontati sono fatti per essere smentiti.

LA PARTITA - Stringara conferma la ''conversione'' tattica, accantonando (per sempre?) il 3-4-3 e affidandosi ad un più equilibrato 4-4-2. In difesa c'è Cardin a sinistra, mentre Tiboni viene preferito in avanti all'acciaccato Defrel. Negli ospiti Carcuro e Ferraro recuperano ma vanno in panchina cedendo il posto a De Giosa e Miglietta.

 Il primo tempo si segnala in fase di apertura solo per situazioni che con il calcio hanno a che fare più o meno come del pecorino su una torta al cioccolato. Dal settore est della gradinata piovono nastri e carte che costringono gli inservienti ad una repentina opera di pulizia, con calcio di inizio di conseguenza prorogato di qualche minuto. Nella 'Sud', il gruppo più caldo, ma anche più carico di decerebrati, utilizza il pretesto della contestazione alla società per anticipare i botti di capodanno. Il frastuono e gli spaventi provocati dalle innumerevoli bombe carta esplose in curva saranno lo sgradito ritornello di un pomeriggio che sarebbe dovuto essere di festa.

La gara nel primo tempo stenta a decollare: il Foggia possiede le chiavi del gioco, ma accusa sempre le croniche mancanze lì davanti. Tiboni e Agodirin si muovono tanto ma male, trovandosi spesso a pestarsi i piedi nel medesimo spicchio di campo. Tra i due il bergamasco è quello che riesce a produrre qualche giocata significativa in più, alternata però anche a pacchiani errori in fase di appoggio. Il nigeriano invece non riesce mai a tradurre nei piedi quel che gli suggerisce la testa. L'impegno e il cuore ci sono, ma non basta. Gli umbri si limitano ad attendere, cercando di cogliere il momento opportuno per sorprendere la retroguardia rossonera, grazie agli inserimenti del funambolo Dianda. Ci riesce soltanto una volta a metà tempo ma trova il provvidenziale salvataggio in area di Gigliotti. Nel finale di tempo ci pensa il direttore di gara al pari del primo assistente a rendersi protagonista. Molte chiamate appaiono invertite, quasi sempre a favore degli ospiti; in più sorvola su una dubbia deviazione in area di mano di Pisacane su girata di Tiboni.

La ripresa sembra ripetere il canovaccio del primo tempo: Coletti in apertura imita il collega di reparto Gigliotti, scongiurando lo svantaggio con un provvidenziale intervento, mentre sul fronte opposto Agodirin gira male di testa un buon cross di Cardin. La Ternana sembra soffrire sulla destra, dove Fazio si trova di sovente in inferiorità numerica, ed è proprio da quella zona del campo che parte l'azione del vantaggio rossonero: al 10' Tomi penetra e calcia dal limite dell'area un pallone in apparenza innocuo, sul quale però Ambrosi si tuffa male, Agodirin viene murato sul tap-in successivo, ma c'è Molina a correggere in rete per l'1 a 0 e il suo primo timbro con la maglia del Foggia. Il gol scuote parzialmente gli ospiti, nei quali il solo Nolè reca qualche spavento a Ginestra. La seconda svolta giunge al 19' quando Stringara inserisce Cruz per Tiboni. Una scelta vincente, perché dopo quattro minuti il brasiliano raccoglie un lancio profondo di Perpetuini vince il corpo a corpo con Fazio e trafigge Ambrosi. Il gol accende l'entusiasmo dello stadio, mai così vivo come oggi, seppur con l'eccezione dei dissidenti della Sud, che all'esultanza preferiscono i cori contro Casillo (e le consuete bombe carta). La Ternana però ha un sussulto: Nolè sfiora il gol, e poi sugli sviluppi del successivo corner, sfugge a Tomi e serve a Pisacane il pallone del 2 a 1. Partita riaperta? Macché. Un minuto e Tomi (croce e delizia della giornata), ruba palla a centrocampo e offre la palla a Cruz che firma la doppietta e il gol del tre a uno che chiude l'incontro. Non bastano quindici minuti di forcing per gli umbri, che impattano contro il muro eretto dai rossoneri. Entra Lanzoni a dar manforte alla difesa per un inedito 5-4-1. Il fortino rossonero regge fino alla fine e consente di portare a casa tre punti inattesi quanto (stra)meritati.

LA SVOLTA - Stringara finalmente effettua dei cambi, che appaiono dettati da riflessioni logiche. Il 4-4-2 iniziale dà alla squadra ordine e copertura di tutte le zone del campo, e anche qualche occasione da gol in più, se solo le punte non si incartassero palla al piede. Azzeccati anche i cambi in corsa, in primis la scelta di affidarsi a Cruz preferito a Defrel. Mai sostituzione fu così saggia.

 

I tabellini di Foggia-Ternana

Foggia (4-4-2) Ginestra; Traorè, Coletti, Gigliotti, Cardin; Molina (36'st Cortesi), Perpetuini, Meduri, Tomi; Tiboni (19'st Cruz), Agodirin (29'st Lanzoni). A disposizione: Botticella, Wagner, Bianchi, Defrel. Allenatore Stringara

Ternana (3-4-3) Ambrosi; Fazio, Pisacane, De Giosa (26'st Ferraro); Dianda, Miglietta (26'st Carcuro), Cejas, Gotti; Nolè, Docente, Sinigaglia. A disposizione: Virgili, Stendardo, Fusciello, Saleppico, Della Penna. Allenatore Toscano

Arbitro: Coccia di San Benedetto del Tronto

Marcatori: 10'st Molina (F), 23'st Cruz (F), 28'st Pisacane (T), 29'st Cruz (F)

Ammoniti: Tiboni (F), Meduri (F), Cardin (F), Cejas (T), Fazio (T)

Espulsi: al 40'pt l'allenatore in seconda del Foggia Chiarella per proteste

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