Una vittoria sofferta ma determinante, frutto di una gara determinata. Che siano tre punti pesanti lo fa capire senza troppi giri di parole mister Stroppa: “Siamo stati bravi a portare a casa una gara complicata. Serviva pazienza, fare gioco e palleggiare. Forse all’inizio eravamo lenti in fase di impostazione con Loiacono ed Empereur”. Sei vittorie consecutive che mantengono i rossoneri da soli in testa alla classifica, ma i chilometri da percorrere sono ancora tanti: “Non penso alla classifica. Non abbiamo ancora fatto niente. Certo, le vittorie sono figlie delle ottime prestazioni, la squadra sta crescendo e ha un’ottima mentalità. Ma bisogna raddoppiare gli sforzi per affrontare le mille difficoltà”. Poi analizza il match: “Sapevamo che avremmo trovato delle difficoltà. Il Taranto si è difeso bene soprattutto centralmente; forse potevamo allargare il gioco, o magari verticalizzare di più, ma abbiamo mantenuto la pazienza con un palleggio efficace e mai banale. Viste le difficoltà è stata una prestazione eccellente”. Sulle difficoltà del primo tempo precisa: “Non è facile giocare con due pullman parcheggiati davanti alla porta. La squadra comunque non ha concesso nulla, mostrando molta maturità. Il Taranto ha giocato così anche con le altre avversarie, mettendole sempre in difficoltà”. Fra sette giorni il Matera, che i rossoneri affronteranno da capolista: “Ci penseremo da domani. Abbiamo una settimana di lavoro a disposizione. Di certo queste sei vittorie sono mattoncini che ci consentono di lavorare nel miglior modo possibile, ma allo stesso tempo dico che non abbiamo ancora fatto nulla”.

EMPEREUR – Testa bassa e pedalare. Un concetto sul quale concordano tutti i giocatori, a cominciare da Alan Empereur, ancora una volta tra i migliori in campo, pur con un partner di reparto diverso. Una partita esemplare: “L’abbiamo preparata bene prestando attenzione alle marcature preventive. Siamo stati bravi a far ripartire subito l’azione. Siamo contenti, ma il campionato è ancora lungo”. E a chi gli chiede se ci sono differenze rispetto alla precedente gestione dice: “Non è cambiato molto, cerchiamo sempre di giocare la palla”. Nessun salto di gioia nonostante il sesto successo: “Il campionato è difficile e ne siamo consapevoli. Per vincerlo servirà pensare partita dopo partita, con umiltà, senza preoccuparci degli altri”.

LETIZIA – Dopo il gol di Verona in Tim Cup, è arrivata anche la prima gioia in campionato per Antonio Letizia, subentrato a Sarno a dieci minuti dalla fine e decisivo nei minuti finali con il gol della sicurezza. Gol dedicato alla sua ragazza, seduta in tribuna. La migliore risposta a Stroppa, che in questo primo mese di campionato gli ha concesso poco spazio: “Il modo migliore per farmi notare dal mister è cercare di far bene quando entro in campo, anche se per pochi minuti”. Anche se stare in panchina pesa: “Mi girano un po’, ma la squadra sta vincendo e io posso solo dare il mio contributo quando entro in campo”. Una situazione preventivabile, che Letizia si aspettava anche quando ha deciso di giungere a Foggia: “Le prospettive erano queste. Sappiamo che abbiamo 25 giocatori e sono tutti forti. Quando giungi in una società così, sei consapevole che il posto non è assicurato. Poi ci sono le scelte del mister e quelle bisogna accettarle”. Pensiero finale al Matera, sua ex squadra: “Sarà dura, perché è una delle gare più attese, contro una delle favorite alla vittoria finale. Segreti da rivelare a Stroppa? Certo, se può servire ad aiutare il gruppo.