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Che Angelo, che Gerbo, che difesa. Le pagelle di Foggia-Taranto

Il brasiliano di nuovo protagonista, con la chicca del gol che sblocca il match. Grande prestazione anche del centrocampista scuola Inter. Funziona alla grande il reparto arretrato

Nel gergo automobilistico, la sesta viene spesso chiamata “Marcia di riposo”, perché quando innestata il numero di giri del motore si abbassa sensibilmente. Non si è riposato invece il Foggia, che ha inserito la ‘sesta’ aggiudicandosi il terzo derby stagionale, e mantenendo immacolato il suo percorso. Sei vittorie su sei, e il successo sul Taranto giunto al termine di una gara complicata, specie nel primo tempo.

Il Foggia mette la sesta: battuto anche il Taranto

Non è mancata la qualità del fraseggio, non è mancata la pazienza, come ha affermato anche mister Stroppa, perché per fronteggiare una squadra così chiusa, con le linee abbassate, con “due pullman parcheggiati davanti alla porta”, serviva un preciso uso del raziocinio. Il Foggia lo ha fatto, riuscendo poi a sbloccare il risultato anche grazie a un pizzico di fortuna (il tiro di Angelo ha il sapore di un cross sbagliato), ma premia chi non ha mai rinunciato a fare la gara. Ora arriva il primo grande scontro diretto, a Matera, contro la formazione di Auteri. Lì si potrà capire ancora di più a che livello è giunta la squadra di Stroppa. Intanto, i tifosi possono godersi il primato in solitaria.

FOGGIA (4-3-3) Guarna 6,5; Angelo 8 Loiacono 6,5 Empereur 7 Rubin 6,5; Agnelli 6,5 Vacca 7 Gerbo 7,5 (28’st Riverola 6,5); Sarno 5,5 (38’st Letizia 6,5) Mazzeo 6 Chiricò 5,5 (20’st Padovan 6). A disposizione: Sanchez, Quinto, Sainz Maza, Martinelli, Sicurella, Dinielli, Coletti, Sansone, Tucci. All. Stroppa 7

Guarna 6,5 – Un solo brivido a metà ripresa, quando blocca a terra un pericoloso colpo di testa di Stendardo. Nelle prese alte c’è sempre. Sicurezza

Angelo 8 – Siamo sicuri che sia nato nel 1981? Corre come un ragazzino, anche quando qualcuno che ragazzino lo è davvero, comincia ad accusare i segni della stanchezza. C’è poi il gol, fortunoso o no, prezioso e pesante, che edulcora una prestazione che già nel primo tempo era stata scintillante.

Loiacono 6,5 – A sorpresa rilanciato dal primo minuto. Becca subito un giallo piuttosto stupido, poi prende le misure e porta a casa una bella prestazione, al netto dei problemi in fase di impostazione. Ma lì ha poche colpe.

Empereur 7 – Orfano del suo partner Coletti, si prende i galloni di leader, cercando anche di proporsi in fase di impostazione. Accusa qualche problema, rimarcato anche dal mister, ma dietro non sbaglia nulla.

Rubin 6,5 – Lascia che sia Angelo dall’altra parte a fare il bello e il cattivo tempo. Lui dà una mano ai due centrali, e si prende qualche licenza offensiva nell’ultimo segmento di gara.

Agnelli 6,5 – Siamo alle solite: i tanti chilometri percorsi a volte appannano le idee, ma nei momenti cruciali è sempre presente. Anche ieri, quando partecipa all'azione del gol.

Vacca 7 – Gigioneggia e spadroneggia. Tocchi di qualità, dribbling, e qualche recupero da mediano navigato. C’è un po’ di tutto nell’ennesima gara che conferma per l’ennesima volta che la Lega Pro è un palcoscenico troppo piccolo per lui.

Gerbo 7,5 – 73 minuti di puro spettacolo. Gli capita di fare un po’ di tutto, mediano, incursore, anche il regista, con un paio di aperture delicatissime, per dirla alla De Sica. Dà l’abbrivio anche all’azione del gol di Angelo, prima di ispirare un’altra azione che porta al salvataggio sulla linea. Soltanto la combo pallonata in faccia-crampi riesce a fermarlo (28’st Riverola 6,5 – Fa male dover vedere a turno uno tra lui e Gerbo sedere in panchina. Poco più di un quarto d’ora per consegnare a Letizia la palla del 2-0).

Sarno 5,5 – Giochicchia, cerca spazio per il sinistro che i raddoppi di marcatura tarantini non gli concedono. Alla fine può solo in qualche modo agevolare le corse di Angelo. Al solito spreca due palloni indugiando troppo nei dribbling, e non c’è gloria neppure dalla distanza (38’st Letizia 6,5 – Un gol semplice quanto prezioso. La chiude lui, con dedica alla ragazza, e un messaggio a Stroppa: Letizia c’è).

Mazzeo 6 – Per un tempo sembra di rivedere la gara con la Vibonese. Poco movimento, poca assistenza dei due compari di reparto. Meglio nella ripresa, anche quando slitta sulla corsia mancina dopo l’ingresso di Padovan. Suo l'assist ad Angelo. 

Chiricò 5,5 – Momento di appannamento. Giochicchia senza costrutto, esaspera il possesso palla senza inventare nulla di oggettivamente pericoloso. Logico il cambio (20’st Padovan 6 – Buoni movimenti, le solite sponde. Con tutti quei cross di Angelo, forse sarebbe stato meglio lanciarlo dall’inizio).

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