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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Foggia-Cittadella 1-3: le pagelle dei rossoneri

Capitan Agnelli migliore in campo, si salvano Tarolli, e Celli. Generosa la prestazione di Beretta. Giornata da dimenticare per Loiacono

“Se torniamo in C vi facciamo un c..o così”: un messaggio crudo, ma che fotografa lo stato d’animo dell’ambiente. Quello di una città che dopo 19 anni di oblio non ha la benché minima intenzione di ritornare ad assaporare i miasmi della mediocrità calcistica (con rispetto parlando per la Serie C). E soprattutto non ci tiene a osservare sistematicamente gli avversari uscire dallo Zaccheria con lo sguardo soddisfatto di chi ha appena mosso la classifica.

Gli highlights del match

Il Foggia versione casalinga preoccupa, più per le prestazioni e il carisma latitante, che per i risultati, che poi altro non sono che la logica conseguenza. “Servono le palle”, ha ammesso senza troppi giri di parole mister Stroppa, dopo il tonfo interno con il Cittadella, il terzo stagionale. Giusto, ma è ora che anche lui aumenti gli sforzi perché i suoi giocatori tirino fuori gli attributi. Anche se lo Zaccheria è uno stadio pesante. D’altronde, è lo scotto da pagare per chi vuol fare il calciatore di mestiere.

Il film fotografico di R. D'Agostino 

Le pagelle

FOGGIA (4-3-3) Tarolli 6; Gerbo 5,5 Loiacono 4 Martinelli 5 Celli 6; Agnelli 6,5 Vacca 5 Agazzi 5,5; Fedato 4,5 (17’st Chiricò 5) Beretta 6 Calderini 5 (17’st Floriano 6). A disposizione: Sarri, Sanchez, Lodesani, Chiricò, Rubin, Floriano, Fedele, Camporese. All. Stroppa 4,5

CITTADELLA (4-3-1-2) Alfonso 6; Salvi 6 Scaglia 6,5 Varnier 6,5 Benedetti 6,5 (20’st Pelagatti 6); Schenetti 6,5 Iori 6 Pasa 6,5 (35’st Bartolomei s.v.); Chiaretti 6 (27’st Settembrini 6); Kouamè 7 Litteri 7. A disposizione: Paleari, Lora, Caccin, Arrighini, Adorni, Fasolo. All. Venturato 7

Arbitro: Minelli di Varese 5,5

Tarolli 6 – Quando gli capita sfida palla al piede l’attaccante, sintomo che il coraggio non gli manca. Si esalta con una deviazione felina sul piattone di Chiaretti, un minuto prima di capitolare sulla spizzata di Litteri. Alla fine, può poco su tutte e tre le reti incassate.

Gerbo 5,5 – Spinge molto nel primo tempo, ma la qualità dei cross è inversamente proporzionale a quella dei chilometri percorsi. Si immalinconisce nella ripresa, fino ad arrancare nel finale.

Loiacono 4 – Le contingenze lo riproiettano al centro della difesa. E sono dolori. La deviazione che manda in gol Schenetti somiglia tanto a quella di De Rossi nello spareggio della Nazionale con la Svezia. Gli esiti sono simili. Sul secondo gol, lascia tra sé e Litteri lo spazio sufficiente per allestire un pic nic.

Martinelli 5 – Sull’1-3 a sorpresa ci si accorge che i due gol presi non lo vedono protagonista in negativo. ‘Rimedia’ a suo modo, a metà ripresa, con un disimpegno da oratorio, che per poco non cagiona l’1-4.

Celli 6 – Primo tempo a tratti sontuoso, tra eleganti fughe e lanci da centrocampista puro. Si eclissa alla lunga, anche perché non è mica un robot.

Agnelli 6,5 – Corre, sgomita, si incazza, si scazza, catechizza e rincuora i compagni. Calcia la punizione da cui si origina il rigore che lui stesso trasforma. Fa tutto, insomma. Sarebbe perfetto se solo il calcio non prevedesse la presenza di undici giocatori.

Vacca 5 – Prima palla, sbaglia lo stop e aziona una ripartenza del Cittadella. Situazione vista e rivista. Scena ormai standard di una prestazione mediocre, l’ennesima. Davvero merita l’interesse delle squadre di A?

Agazzi 5,5 – Ogni tanto si ricorda di avere qualità da incursore. E’ tra quelli che corre di più, ma serve anche dare costrutto ai chilometri mangiati. Il vagabondaggio calcistico serve a poco.

Fedato 4,5 – Avvio intraprendente, quanto illusorio. La discreta prova di Bari non trova la continuità richiesta. Lui se ne va presto in paranoia, tra un “vaffa” a Gerbo, e giocate fini a se stesse. Fino al cambio, logico (17’st Chiricò 5 – Stroppa lo ha definito “impresentabile”. E infatti il suo ingresso non porta molto, a parte qualche cross loffio, e una punizione leggibile anche per un portiere degli ‘Esordienti’).

Beretta 6 – La sufficienza la merita per l’impegno e l’utilità delle sue giocate. Gli manca il colpo da cecchino, è vero. Com’è vero che nel corso della gara si impegna nel fare il Mazzeo, la seconda punta e il Beretta. Se solo avesse compagni di reparto più presenti…

Calderini 5 – Nel post partita Stroppa ha dispensato su di lui parole al miele. Sarà. Protagonista in avvio di una buona azione, poi il nulla, fino allo tsunami di fischi che lo travolge al momento del cambio (17’st Floriano 6 – La sensazione è che, in condizioni buone, sarebbe il migliore esterno per qualità nel saltare l’uomo e senso del gol. Qualcosa la si intuisce anche nello scampolo di gara concessagli).

All. Stroppa 4,5 – Il suo difendere la squadra ci sta. Il suo giudizio sulla prestazione, un po’ meno. Il suo Foggia gioca una gara discreta nel primo tempo, ma si squaglia al primo colpo subito. E nella ripresa non reagisce, ma agisce di inerzia. Serve una sterzata, perché al di là delle assenze, comunque pesanti, la squadra presenta dei preoccupanti buchi in personalità.

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