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Foggia dà il benvenuto ai nuovi. Ranieri, Gori, Carraro e Bizzarri: "Questa è la piazza giusta"

Presentati i primi quattro acquisti, che potrebbero essere impiegati già nella gara di Tim Cup di domenica contro il Catania. Bizzarri: "Questo è un gruppo forte, faremo una grande stagione"

Quattro acquisti, i primi quattro di un mercato finito un po’ in standby per una serie di ragioni, ma quattro ragazzi fortemente voluti dalla società: Ranieri, Gori, Carraro e Bizzarri. I primi tre nati alla fine degli anni ’90: “Abbiamo puntato sui giovani, per abbassare l’età media e usufruire dei proventi che la Lega concede sulla mutualità per l’impiego degli under 23”, precisa il commissario Giannetti. Ma si tratta di elementi che serviranno soprattutto per aiutare la squadra: “Sono giovani con esperienza, funzionali al cambio generazionale di cui c’è bisogno. Giocando con noi i calciatori potranno aumentare il proprio valore, ma anche potenziare le proprie qualità. Domenica c’è la coppa, li vedremo in campo, e la diretta televisiva rappresenterà per loro una vetrina importante. Credo che Foggia possa essere la giusta piazza di lancio per il futuro e i successi che conseguiranno in carriera”. E poi l’annuncio che sa di promessa: “Con questi quattro ragazzi è iniziata la campagna acquisti, ma ritengo che ci saranno altre presentazioni”.

Non brillano in loquacità, presi come sono più a far bene e ambientarsi, i neoacquisti. Ecco perché tende a spiccare la personalità del 41enne Albano Bizzarri, già calatosi in un ruolo di leader carismatico che inciderà, e tanto, nello spogliatoio rossonero: “Sono entusiasta e voglioso di fare. L’età non conta. Sono in una grande piazza con l’obiettivo di fare una grande stagione”. Bizzarri, come Carraro, trova il calcio propositivo di Grassadonia, dopo l’esperienza con Zeman: “Hanno dei punti in comune nei concetti di gioco, ma anche delle diversità nelle metodologie di lavoro”, spiegano entrambi.

E poi ancora il portiere: “Il dover giocare in una squadra offensiva e l’essere esposto maggiormente, non mi spaventa. Il bravo calciatore è quello che si mette a disposizione dell’allenatore e della squadra. Col tempo sono riuscito ad adattarmi a tutti gli allenatori. E poi il calcio in Italia sta cambiando, c’è sempre meno catenaccio e sempre più voglia a fare un calcio propositivo”. A Foggia l’impatto è stato buono: “Ho trovato ragazzi umili e disposti a lavorare. Sta nascendo un grande gruppo che dovrà essere in grado di reggere soprattutto nei momenti di difficoltà. Il mercato? Il diesse farà il suo lavoro per costruire una squadra competitiva, ma oggi siamo questi e siamo contenti”. La ‘prima’ ufficiale di Bizzarri sarà contro una sua ex squadra: “Ho un grande ricordo di Catania, dopo una prima stagione difficile, nella seconda abbiamo ottenuto la salvezza con largo anticipo. Fu una delle mie stagioni migliori. Ora hanno un’ottima squadra, con elementi che hanno giocato con me in serie A. Anche se per ora sono in C non vanno sottovalutati”.

Foggia piazza invitante. Lo è per Bizzarri, ma anche per gli altri tre: “Ci sentiamo come a casa. Questa piazza è tra le più calde della B, e ci sono i presupposti per dare il massimo. Partire dall’inizio con il ritiro ci ha aiutato nell’ambientamento”, le parole di Gori (come Ranieri, proveniente dalla Fiorentina), che di nome fa Gabriele come Batistuta ma che si ispira a Torres. E che domenica potrebbe sostituire Mazzeo: “Con lui mi sono trovato subito bene. Speriamo di affinare l’intesa”. A Marco Carraro, invece, il compito (per ora) di guidare il centrocampo: “Siamo stati accolti bene. Per me Foggia è la piazza giusta per confermarmi dopo Pescara, dove ho vissuto un’esperienza importante. Spero di dare una mano. Il Mister ci ha insegnato tante cose, ci è voluto un po’ per assimilarle, ma domenica già potremo vedere qualcosa”.  

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