rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Sport

Va sotto, rimonta, soffre e vince. Il Foggia mette la terza: Ascoli battuto 3-2

Festival delle emozioni allo ‘Zaccheria’. Foggia sotto in avvio per il gol di Brosco. Poi rimonta in tre minuti con Deli e Galano, ma alla mezz’ora arriva il pari di Ganz. Nella ripresa la zampata di Gerbo riporta avanti i satanelli prima di un finale in sofferenza. Ma sono tre punti preziosi

La vittoria più sofferta, ma forse anche la più bella. Perché il Foggia l’ha acciuffata con la forza e il carattere. Meritata perché l’ha voluta. Per correggere certe sviste ci sarà tempo, come ci sarà tempo per dare continuità alla prima mezz’ora del primo tempo in cui la squadra di Grassadonia è stata padrona del campo, dando a tratti spettacolo puro. Una vittoria pesante, che consente al Foggia di agganciare il Cosenza, suo prossimo avversario (in trasferta) al rientro dalla sosta.

PRIMO TEMPO – Il primo tempo potrebbe tranquillamente essere sezionato in almeno tre parti. Quella iniziale, che vede il Foggia capitolare nei primi minuti sul classico colpo di testa, marchio di fabbrica (negativo, si intende) dei rossoneri da un mese a questa parte. Ma la squadra di Grassadonia gioca bene, arriva velocemente in area grazie a un fraseggio veloce e pratico, oltre che incisivo. Questo malgrado quello a sinistra non sia Kragl, ma la sua controfigura. Il tedesco è oggettivamente non in condizione, e infatti si limita al compitino, senza affondare né tirare qualche fucilata. Ma questo non inficia sulla qualità del gioco rossonero, in barba a chi tacciava la squadra di essere Kragl dipendente. La catena di destra funziona alla grande, ma pure per vie centrali il pallone viaggia fluido, grazie anche a un Carraro sugli scudi. Morale: il Foggia ne fa due in tre minuti. Il pari lo firma Deli, con un colpo da biliardo al termine di un perfetto ‘dai e vai’ sullo stretto con Kragl. Il bis lo piazza Galano che ribadisce in rete dopo la difettosa respinta di Perucchini sulla conlcusione dal limite di Busellato. Ed è questa la seconda fase del primo tempo. Quella che vede il Foggia padrone del campo, e un Ascoli che davvero ci capisce poco. Perché la squadra di Grassadonia è compatta e stretta, la linea difensiva concede le briciole a Ganz e all’ex Beretta, e zero spazi a Ninkovic. Ma c’è quel difetto lì ancora da limare: le palle alte. Ed ecco che l’Ascoli rientra in partita sugli sviluppi di un corner. Il gol lo segna Ganz, con una zampata stile Maurizio (suo papà, ndr) a due passi da Bizzarri, che corregge un tiraccio di Cavion dal limite. E’ 2-2, alla mezz’ora, quando comincia il terzo segmento della prima frazione. Il Foggia sparisce, quasi sorpreso e intimidito da un gol preso nel suo miglior momento. A differenza dell’Ascoli che prende fiducia e festeggerebbe anche il terzo gol, fotocopia a quello di Ganz, se la bandierina del secondo assistente Scatraglia non segnalasse una (contestata) posizione di offside a Troiano. Il Foggia abbozza solo qualche ripartenza, ma di fatto palloni dalle parti di Perucchini non arrivano più.

Grassadonia: "La mia squadra sa soffrire"

Le pagelle dei rossoneri 

Il film fotografico di Roberto D'Agostino 

SECONDO TEMPO – Fino al gol di Gerbo la gara è una prosecuzione della sceneggiatura vista nella parte finale del primo tempo. Perché l’Ascoli fa girare palla bene, approfittando di un oggettivo appannamento dei padroni di casa. La condizione non ottimale accentua la stanchezza e ottenebra le idee. Ecco perché il brillante Carraro della prima parte, diventa invece un giocatore prevedibile e perennemente soggetto a perdere il pallone. La difesa va in affanno, e rifornimenti per Galano e Mazzeo tendono a rarefarsi. Ma le sorprese non finiscono mai. Specie quando Grassadonia inserisce Cicerelli; a cedergli il posto è Busellato e non Kragl, apparso del tutto fuori partita. E la scelta si rivela giusta, perché il tedesco decide di conservarsi le energie nel momento opportuno. Suo il cross perfetto che Mazzeo impatta alla grande, tanto quanto l’intervento di Perucchini. Gerbo, spostato di nuovo sul centrodestra, è bravo a seguire l’azione e lesto a scaricare in porta. A quel punto Vivarini, che aveva già inserito il più palleggiatore Frattesi in luogo di Addae, e Rosseti per Beretta (applaudito dal pubblico dello ‘Zac’), ricorre a Baldini per Ganz. Il quarto d’ora abbondante finale crea più di un sussulto tra i supporter rossoneri. Molte tachicardie si saranno generate su un paio di cross tagliati che attraversano l’area piccola senza trovare alcuna deviazione vincente. Buon per il Foggia, che dopo 4’ di recupero può sospirare e festeggiare. Senza la penalizzazione i rossoneri sarebbero a un passo dalla zona promozione. Dopo l’inizio balbettante, la reazione della squadra non è stata affatto negativa.

Foggia-Ascoli 3-2

FOGGIA (3-4-2-1) Bizzarri; Loiacono (1’st Tonucci), Camporese, Martinelli; Gerbo, Busellato (11’st Cicerelli), Carraro, Kragl; Galano, Deli (41’st Rizzo); Mazzeo. A disposizione: Sarri, Noppert, Ranieri, Agnelli, Zambelli, Chiaretti, Boldor, Ramè, Gori. All. Grassadonia

ASCOLI (4-3-1-2) Perucchini; Laverone, Brosco, Padella, Quaranta; Addae (17’st Frattesi), Troiano, Cavion; Ninkovic; Beretta (24’st Rosseti), Ganz (35’st Baldini). A disposizione: Lanni, Bacci, De Santis, Zebli, Casarini, Parlati, Kupisz, Coly, Valeau. All. Vivarini

Arbitro: Maggioni di Lecco

Marcatori: 5’pt Brosco (A), 11’pt Deli (F), 14’pt Galano (F), 29’pt Ganz (A), 27’st Gerbo (F)    

Ammoniti: Quaranta (A), Cicerelli (F), Laverone (A), Gerbo (F), Martinelli (F)    

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Va sotto, rimonta, soffre e vince. Il Foggia mette la terza: Ascoli battuto 3-2

FoggiaToday è in caricamento