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Poluzzi sbaglia, il Foggia sciupa: pari e patta ad Andria

Finisce 1-1 al ‘Degli Ulivi’. Rossoneri avanti al 36’ del primo tempo con Agnelli, lesto ad approfittare di una clamorosa topica del portiere andriese. Nella ripresa i ‘satanelli’, in dieci per il rosso a Empereur, capitolano al 37’ grazie a Tartaglia

Babbo Natale porta in dono al Foggia solo un punto, peraltro carico di rimpianti. Perché vincere ad Andria, oltre a rinforzare l’autostima, avrebbe consentito ai rossoneri di raggiungere il Lecce, fermato in casa dal Monopoli. C’erano tutti i presupposti poi per protare a casa la vittoria, in mano ai ragazzi di Stroppa fino a otto minuti dalla fine, grazie al presente gentilmente offerto dal portiere Poluzzi. Meno clamoroso, ma determinante l’omaggio della difesa rossonera a Tartaglia, che con la sua inzuccata ha regalato agli andriesi un punto comunque meritato.

PRIMO TEMPO – Lo score da grande centravanti di Sicurella non ‘commuove’ Stroppa che conferma in blocco l’undici vittorioso sabato scorso con il Cosenza. In compenso la panchina torna a riempirsi con i recuperati Padovan e Mazzeo. Anche il collega Favarin cambia poco, riproponendo il collaudato 3-5-2 con gli ex Curcio e Tito sul settore mancino, e la coppia Volpicelli-Cruz in avanti.
Sin dalle prime battute la gara si presenta poco spettacolare e agonisticamente piuttosto accesa. Tre ammoniti, il primo dei quali (Cruz) dopo soli quattro minuti ne sono una plastica dimostrazione. La Fidelis prova a giocarsela sul piano della corsa e dell’aggressività, andando spesso a pressare alta sui portatori di palla rossoneri. Il gioco è piuttosto frammentato, Giua è costretto spesso a usare il fischietto, anche perché la Fidelis ricorre quasi sempre al fallo sistematico per interrompere la manovra rossonera. Ecco perché per almeno un quarto d’ora sono proprio i padroni di casa a farsi preferire. Al 17’ il palo grazia Guarna negando il gol ad Aya, sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra. Il Foggia prova a fare la partita partendo dal basso, ma quando la circolazione della palla si fa lenta, nascono i pericoli maggiori. Vacca tarda ad accendersi, e in un’occasione rischia grosso perdendo palla sulla propria trequarti. In avanti Sainz Maza e Sarno vengono agevolmente disinnescati: solo sulla destra Chiricò riesce a trovare gli spazi giusti per far male, agevolato anche dalla presenza di Curcio, adattato come centrale sinistro nella linea a tre proposta da Favarin. I principali pericoli nascono quasi esclusivamente da quel versante. Ma a rompere gli equilibri ci pensa Poluzzi, che liscia clamorosamente un pallone scaricato indietro da Curcio e agevola l’intervento di Agnelli, bravo a crederci e lesto a recupare il pallone e appoggiarlo in porta. Primo gol per il capitano rossonero, fino a quel momento protagonista di una gara infarcita di errori.

SECONDO TEMPO Riparte forte la Fidelis, che nei primi cinque minuti mette a referto due grandi occasioni con Piccinni (destro dal limite alto di poco) e Cruz (fermato a tu per tu con Guarna da Empereur). L’errore del Foggia è proprio quello di assecondare l’arrembaggio della Fidelis, con un atteggiamento piuttosto passivo. Non è quindi l’espulsione di Empereur al 21’ (doppio giallo, ndr) ad agevolare il forcing andriese, perché già prima il Foggia aveva rinunciato a giocare. Nessuna conclusione in porta, nemmeno l’abbozzo di un’azione degna di nota. D’altronde è difficile se Chiricò si lascia andare ai suoi soliti istinti da giocoliere, Sarno si nasconde e Maza è fuori partita. Favarin si gioca presto la batteria pesante, lanciando prima Cianci, poi Valotti, e optando per il più spregiudicato 3-4-3. Stroppa è costretto a spendere un cambio dopo il rosso di Empereur sistemando Martinelli accanto a Coletti e rinunciando a Sarno. C’è poi spazio per Sicurella per Riverola e per Padovan per Chiricò. Le rotazioni però non portano i frutti sperati: la Fidelis continua a spingere pur senza impensierire molto Guarna. Il gol comunque arriva, grazie a una combo di responsabilità: da Rubin, che lascia lo spazio a Cruz per effettuare il cross, passando per Martinelli che si fa anticipare da Tartaglia, fino ad arrivare a Guarna che esce dalla porta ma si ferma a metà strada. Favarin annusa il colpaccio, per questo getta nella mischia anche Fall. Il tempo a disposizione però non è sufficiente. Finisce 1-1, e visto il pari nell’altro derby al Via del Mare tra Lecce e Monopoli, il Foggia ha ancora una volta di che rammaricarsi.

FIDELIS ANDRIA Poluzzi; Aya, Rada, Curcio; Tartaglia, Piccinni, Onescu, Minicucci (22’st Valotti), Tito; Volpicelli (16’st Cianci) Cruz (39’st Fall). A disposizione: Pop, Fall, Masiero, Starita, Berardino, Imbriola, Klaric. All. Favarin

FOGGIA (4-3-3) Guarna; Loiacono, Coletti, Empereur, Rubin; Agnelli, Vacca, Riverola (27’st Sicurella); Chiricò (29’st Padovan), Sarno (22’st Martinelli), Sainz Maza. A disposizione: Tucci, Quinto, Agazzi, Dinielli, Mazzeo, Sanchez, Sansone. All. Stroppa

Arbitro: Giua di Olbia

Marcatori: 36’pt Agnelli (F), 37’st Tartaglia (A)

Ammoniti: Cruz (A), Curcio (A), Empereur (F), Sainz Maza (F)

Espulsi: 21’st Empereur (F)

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