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Il primo sigillo stagionale di Agnelli. Guarna e Martinelli, errori decisivi: le pagelle dei rossoneri

Fortunato il capitano sul gol, ma bravo a crederci. Male il portiere e il difensore coprotagonisti in occasione del gol. Giornata no anche per Riverola e Sarno

Poteva essere la gara della svolta, l’opportunità per accorciare la classifica. Invece il Foggia torna da Andria con un punto teoricamente buono, in pratica foriero di mille rimpianti. Perché piuttosto che accorciare raggiungere il Lecce, bloccato sul pari nell’altro derby di giornata contro il Monopoli, i rossoneri hanno perso due punti dalle altre due contendenti, Juve Stabia (travolgente in casa col Catania battuto 4-0) e Matera (vittorioso sul Taranto per 2-0). Nulla è perduto, sia chiaro. E già giovedì prossimo con il Siracusa i rossoneri avranno la chance di rosicchiare qualche punto alle avversarie, impegnate in tre trasferte piuttosto complicate (il Matera a Pagani, il Lecce ad Agrigento e la Juve Stabia a Melfi). Qualche dubbio resta sulla gestione del vantaggio da parte della formazione di Stroppa, che è sembrata più preoccupata a difendere l’1-0 che a consolidarlo. La casella dei tiri in porta nella ripresa recita un inconsueto zero. Fortuna che l’infermeria si sia leggermente svuotata con i recuperi di Mazzeo e Padovan, a questo punto elementi preziosi per far tirare il fiato a Sarno, Maza e Chiricò. Alla gara col Siracusa seguirà una lunga sosta: l’opportunità per recuperare qualche altro infortunato e soprattutto per intervenire sulla rosa, che attualmente pare squilibrata e con delle carenze evidenti in alcuni reparti.

Le pagelle dei rossoneri

Guarna 5; Loiacono 6 Coletti 6 Empereur 5 Rubin 5,5; Agnelli 6,5 Vacca 5,5 Riverola 5 (27’st Sicurella 6); Chiricò 5,5 (29’st Padovan 5,5) Sarno 5 (22’st Martinelli 5) Sainz Maza 5,5. All. Stroppa 6

Guarna 5 – “Esco o non esco?”, intanto che decide, Tartaglia lo infila.

Loiacono 6 – Tiene la posizione, e nel ruolo di marcatore si trova senz’altro più a suo agio. Poco supporto alla fase offensiva, ma quello di fluidificante non è il suo mestiere.

Coletti 6 – Non commette disastri, anche se in una circostanza a inizio ripresa si fa infilare con irrisoria facilità costringendo Empereur al recupero disperato.

Empereur 5 – Ok, forse uno dei due gialli è esagerato, ma il senso di fare un fallo, da ammonito, in una zona di campo relativamente innocua, è incomprensibile.

Rubin 5,5 – Spinge a singhiozzo, conseguenza dell’atteggiamento sparagnino della squadra. Imperdonabile l’enorme spazio concesso a Cruz in occasione del gol del pari.

Agnelli 6,5 – Il gol – il primo stagionale – edulcora un prova infarcita di errori, alcuni anche banali. Nella ripresa sbaglia di meno ma scalcia di più.

Vacca 5,5 – Lento nell’impostazione, verticalizza poco e indugia troppo. E la percentuale di palle perse cresce in maniera preoccupante.

Riverola 5 – Costante nella sua incostanza. Manda in campo la sua controfigura. E a tratti il Foggia sembra giochi in dieci (27’st Sicurella 6 – Non gli si possono sempre chiedere i miracoli. Entra nel momento di maggiore sofferenza, si sbatte e cerca di tamponare sulla destra).

Chiricò 5,5 – Nel primo tempo è tra i più positivi e propositivi. Poi lentamente sparisce perdendosi nelle sue solite finte fini a se stesse (29’st Padovan 5,5 – Non incide più di tanto, ma oggettivamente era difficile chiedergli di più con una squadra in dieci e per nulla propositiva).

Sarno 5 – Fatica a entrare in partita. Soffre la pesantezza del campo e i tacchetti degli avversari, cambio logico (22’st Martinelli 5 – Impiega un quarto d’ora per mettere ancora una volta la firma – in negativo – sul match. Imperdonabile per come perde Tartaglia in marcatura. Periodaccio).

Sainz Maza 5,5 – Spende tante energie, forse per questo è poco lucido e concreto. Con il Foggia in dieci bada più a contenere che a offendere.

Stroppa 6 – Bicchiere mezzo pieno: il pari al ‘Degli Ulivi’ resta un buon risultato considerando il valore degli avversari. Bicchiere mezzo vuoto: i soliti errori difensivi e l’atteggiamento completamente rinunciatario mostrato nella ripresa.

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