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Sport San Marco in Lamis

Finisce in parità il derby sammarchese, ma a vincere è lo spettacolo sugli spalti

Grande spettacolo sugli spalti. In campo finisce 1 a 1, grazie ai gol di Michele Coco e Angelo Bonfitto. Due reti annullate, una per parte. Capitan Gualano fallisce un calcio di rigore

La storia si ripete, ma il copione cambia. Come all’andata, ASD San Marco e Polisportiva Sammarco si dividono la posta in gioco. La stracittadina calcistica finisce 1 a 1 grazie alle reti di Michele Coco nel primo tempo e di Angelo Bonfitto nella ripresa.

Tra i due gol il calcio di rigore fallito nei minuti di recupero del primo tempo da capitan Gualano e due reti annullate nella ripresa, una per parte, entrambe sul risultato di parità, a Giulio Ianzano prima e all’autore del vantaggio dei celeste-granata dopo. 1200 o qualcosa in più i tifosi e i simpatizzanti accorsi al Tonino Parisi per seguire il quarto derby di questa stagione.

Che sarebbe stata una partita speciale lo si era capito dal colpo d’occhio offerto dalle due tifoserie, con lo spettacolo coreografico della Brigata Lamis nel segno dell’1, ad indicare la promozione diretta in Prima Categoria, e con gli ultras della Polisportiva che rispondevano ai cugini dell’ASD con il simbolo della società granata in formato gigante.  

Poi la gara, con il primo tempo di marca ASD e la reazione nella ripresa della Polisportiva, che dopo aver sfiorato di capitolare in più di un’occasione, ha ritrovato grinta e coraggio nei secondi 45 minuti, pervenendo al pareggio con un colpo di testa di Angelo Bonfitto, su azione, quasi fotocopia, del vantaggio momentaneo del capocannoniere della Seconda Categoria, Michele Coco (che chiude il campionato a quota 26 reti).

La partita nella partita si è giocata sulle gradinate, con le due tifoserie mai dome, sempre sul pezzo e in visibilio in occasione dei due gol. In campo, nonostante il vento, ASD e Polisportiva, rispettivamente prima e seconda della classe, hanno dimostrato di valere un’altra categoria, quella che i ragazzi di mister Iannacone, l’allenatore-giocatore dei record, e del presidente Tommaso Martino, ha già conquistato con due turni d’anticipo; e che la società del presidente Amedeo La Porta e del duo Cursio-Radatti, può ottenere attraverso la formula dei play off.

Al termine della gara grande festa sotto la Nord occupata dai supporter della Brigata Lamis, che al grido “Ce ne andiamo in prima…” hanno salutato e ringraziato i protagonisti di una stagione indimenticabile, di gol, successi e soprattutto tanto divertimento. Ora tocca a una tra Polisportiva Sammarco, Real Biccari, Margherita Terme e Castelluccio dei Sauri provare a salire in prima classe.

ASD San Marco vs Polisportiva Sammarco 1 a 1: le foto del derby

INTERVISTA A MISTER MARCELLO IANNACONE

Primo tempo di marca ASD, ma poi nella ripresa è uscita la Polisportiva. E’ un pareggio giusto oppure hai qualcosa da recriminare, visto il rigore del ko fallito da capitan Gualano?

E’ stato un pareggio sostanzialmente giusto. Il primo tempo abbiamo fatto qualcosa in più e il nostro rammarico è proprio quello di non averla chiusa. Nel secondo tempo c’è stato il ritorno della Polisportiva che ha trovato il gol e poi abbiamo provato nuovamente a riportarci in vantaggio, ma il gioco spezzettato non ha permesso alla nostra manovra di essere fluida come spesso ci capita.

Quanto ha pesato sull’economia della gara il rigore fallito e quanto al derby lo stato in cui arrivavano le due squadre: con l’ASD appagata, ma alla ricerca del record di undici vittorie casalinghe e con la Polisportiva che avrebbe potuto, sì evitare la semifinale play off, ma avrebbe dovuto vincere e sperare contemporaneamente in un passo falso del Sauri.

Eravamo probabilmente entrambe consapevoli che stavamo giocando un derby sui generis e che, nonostante l’importanza della stracittadina calcistica, in palio c’era davvero poco. Si sapeva che il Castelluccio non avrebbe fatto passi falsi e sapevamo che i nostri avversari si sarebbero gestiti abbastanza bene in campo. Per quanto ci riguarda non siamo scesi in campo per fare la partita della vita, anche perché se c’era qualcosa da dimostrare lo abbiamo fatto in questi diciotto mesi e non era di certo oggi, tra l’altro contro gli amici della Polisportiva, che dovevamo dimostrare il nostro valore

E l’ASD San Marco cosa ha dimostrato in questi 18 mesi.

I numeri. Io dico che nel calcio le chiacchiere stanno a zero, ma parlano i numeri. Ci sono quattro gironi pugliesi di Seconda Categoria e siamo primi in tutto. Nonostante lo spirito che ci contraddistingue e che è alla base del nostro progetto, e mi riferisco al comportamento e alle buone maniere, abbiamo ottenuto dei risultati brillanti per cui faccio i complimenti a tutti i componenti della grande famiglia dell’ASD.

Da domani si comincia a pensare alla Prima Categoria? Cosa bolle in pentola?

Intanto aspettiamo che la Federazione ci comunichi le date per fare le finali contro le prime degli altri gironi. Comunque faremo qualche allenamento e rimarremo insieme per consolidare il nostro rapporto, che va oltre il calcio, perché condividiamo tanti momenti extracalcistici. Poi, per quanto riguarda il progetto ASD, in questo periodo siamo concentrati sul settore giovanile-scolastico. C’è tanto da lavorare. Per il resto c’è tempo per parlarne.

Al termine di questa doppia stagione vuoi toglierti qualche sassolino dalla scarpa?

Assolutamente no. Voglio invece ringraziare tutte le persone che ci sono state vicine, gli sponsor che hanno creduto in noi e nel nostro modo di fare, perché ci sono stati vicini in tanti momenti di difficoltà. Con questo voglio continuare a spronarli a confermare la loro fiducia, perché crediamo di aver fatto le cose nel migliore dei modi e di averle fatte bene.

Spendiamo anche due parole per i tifosi della Brigata Lamis

Più volte abbiamo sottolineato come questi ragazzi e soprattutto ragazze, sottraggono del tempo alle loro famiglie per dedicarlo a noi, anche in settimana. Meritano la mia e la nostra stima, tant’è che abbiamo giocato sempre anche per loro.

All’ingresso in campo quando hai visto quel numero 1, a significare la promozione in Prima Categoria, e quella bandierine celesti-granata, cosa hai provato?

Sapevo che avrebbero organizzato qualcosa di bello, ma sono stati davvero straordinari. Si sono superati. Non mi aspettavo, in questa categoria, di incontrare ragazzi capaci di stupirmi in questa maniera. Davvero eccezionali.

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