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Il bel gioco per battere il Foggia e vincere il campionato. Grieco e l'Audace puntano su Potenza: "Il migliore"

Il presidente dell'Audace non nasconde l'amarezza per la decisione dell'Osservatorio. E loda il suo tecnico: "Voglio divertirmi e lui fa giocare benissimo la squadra"

In poco più di cinque anni ha portato l'Audace Cerignola a un passo dalla serie C. Categoria conquistata sul campo grazie alla vittoria dei playoff e che avrebbe meritato di giocare senza certi atteggiamenti quanto meno discutibili dei vertici federali. I ricorsi al Coni accolti non sono bastati agli ofantini per ritornare tra i professionisti. Tuttavia, la società gialloblu ha dimostrato una estrema dignità ed eleganza nell'accettare quella che agli occhi dei più è apparsa come una profonda ingiustizia, convertendola in uno stimolo per riprovarci, stavolta vincendo il campionato di serie D. Impresa difficile per la folta concorrenza, nella quale rientra il Foggia. E domenica ci sarà il derby. Una gara non come le altre, sicuramente, ma che la squadra di Grieco interpreterà come se lo fosse. 

Emozionato per la sfida di domenica?

"In tutta onestà, la viviamo con tranquillità. Siamo reduci da una grande partita giocata ad Andria, conosciamo la nostra forza, affronteremo il Foggia come abbiamo affrontato le altre squadre". 

Un derby che si sarebbe potuto giocare in serie C... 

"Sì, anche se noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo, vincendo i playoff sul campo prima, i ricorsi al Coni poi. Però il Tar ci ha riportato in D. Il Foggia ha avuto altri tipi di problemi sui quali non mi soffermo, però senza dubbio mi sarebbe piaciuto giocare questa partita in un'altra categoria. Sarà una bella giornata e un bel derby, ma non è una partita decisiva, siamo ancora alla quinta giornata". 

Due giorni fa nella conferenza stampa congiunta ha parlato di squadra incompleta. Che cosa manca ancora all'Audace? 

"Sicuramente dobbiamo intervenire in avanti. Ci mancano due punte centrali e poi un difensore. Stiamo chiudendo per un attaccante che però non potrà giocare prima del 20 ottobre e per un centrocampista (l'argentino Caballero, ndr) che sarà a disposizione già a partire da domenica". 

In panchina si è passati dall'esperto e pragmatico Bitetto al calcio propositivo del giovane Potenza. Com'è nata questa scelta?

"Per me è stata una scelta elementare. Quando vado allo stadio mi diverto se guardo una squadra che gioca a calcio. Potenza è l'allenatore più forte che abbia mai avuto, non ho mai visto giocare la mia squadra così bene, e lo dico malgrado arriviamo da una sconfitta e un pareggio. Sono il presidente, ci metto i soldi e voglio divertirmi, ecco perché abbiamo scelto Potenza".

Del Foggia che idea si è fatta?

"Non lo conosco bene, non viviamo di solo calcio, quindi non ho tempo per analizzare le altre squadre. So che sta facendo bene, ha i nostri stessi punti. Sicuramente è una squadra con dei valori". 

Al 'Monterisi' il Foggia non avrà i suoi tifosi

"È una vergogna. Sarebbe stato uno spettacolo vedere lo stadio pieno. Negare la partita ai tifosi è mortificante. Abbiamo provato con la conferenza stampa congiunta a lanciare un segnale, ma non è servito a nulla. In Serie D le società fanno affidamento anche su abbonamenti e incassi, se ci negano anche quelli, significa che vogliono farla finita con queste categorie. Sono turbato, anche per i tifosi del Foggia, e per il blasone della squadra per cui nutriamo profondo rispetto". 

Felleca ha pronosticato una vittoria del Foggia, lei come replica?

"Preferisco non pronunciarmi. L'importante è che sia una festa di sport. L'occasione per creare sinergie, fare gruppo, realizzare progetti. Il calcio è soprattutto questo. Non so chi vincerà, di certo avrebbe vinto lo sport se ci fossero stati anche i tifosi rossoneri". 

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