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Cremonese-Foggia 0-4: le pagelle dei rossoneri

Kragl sempre più decisivo, le 14 perle di Mazzeo. Zambelli che gol, Calabresi ottimo esordio. Bene anche Nicastro

Tre punti vitali per accelerare la corsa alla quota salvezza. Allo ‘Zini’ non c’era l’obbligo di vincere, eppure il Foggia ha confermato il suo ottimo score lontano dallo ‘Zaccheria’ (terzo miglior rendimento della categoria dietro Cittadella ed Empoli, ndr), riscattando subito il tonfo interno contro l’Empoli. Certo, non è stata la Cremonese migliore della stagione, la squadra di Tesser è in grosse difficoltà (6 pareggi e 6 sconfitte nelle ultime 12 partite, non vince dallo scorso 20 gennaio, ndr), ma il rotondo 0-4 inflitto ai grigiorossi ha ridonato autostima e entusiasmo alla squadra di Stroppa. Il bello viene adesso: nelle prossime due sfide i satanelli si troveranno di fronte due formazioni in lotta per non retrocedere. Non sarà semplice, ma il Foggia ha l’obbligo di fare risultato, per chiudere definitivamente il discorso salvezza e capire quali ambizioni coltivare nell’ultimo segmento della stagione.  

CREMONESE (4-3-1-2) Ujkani 5; Cinaglia 5 Canini 5 Marconi 5,5 Renzetti 5,5; Arini 6 Pesce 5 Cavion 5,5; Perrulli 5 (1’st Piccolo 5,5); Gomez 5 (16’st Camara 5,5) Scappini 5 (28’st Scamacca 5,5). A disposizione: Ravaglia, D’Avino, Sbrissa, Croce, Macek, Cinelli, Garcia Tena. All. Tesser 5

FOGGIA (3-5-2) Guarna 5,5; Calabresi 7 Camporese 6 Loiacono 6; Zambelli 7 Agnelli 6 (35’st Beretta s.v.) Greco 6,5 (23’st Ramè 6), Agazzi 6 Kragl 7,5; Nicastro 7 (30’st Scaglia 6) Mazzeo 7. A disposizione: Noppert, Figliomeni, Fedato, Duhamel, Martinelli, Deli, Rubin, Gerbo, Floriano. All. Stroppa 7

Arbitro: Giua di Olbia 6

Guarna 5,5 – Sì, la squadra non becca gol, ma la sua proverbiale indecisione nelle uscite, e un pessimo disimpegno in chiusura di match, denunciano una condizione tecnica e mentale tutt’altro che esaltante. Errori che non decidono solo perché collocati in un contesto favorevole alla sua squadra. 

Calabresi 7 – Scappini opera dalle sue parti, e lui lo argina senza grossi problemi. Piace per sicurezza e personalità, anche in fase di avvio dell’azione. Salva anche un gol sostituendosi a Guarna, nel finale. Non male come esordio, anche se ‘intenerito’ dall’inconsistenza degli attaccanti avversari.

Camporese 6 – Le (comunque) scarse molestie perpetrate dagli attaccanti lombardi non lo coinvolgono. E per lui diventa un pomeriggio tranquillo.

Loiacono 6 – Ritorna titolare dopo il fallimentare esperimento ‘Martinelli’. Anche per lui è una Pasquetta posticipata.

Zambelli 7 – Parte in affanno, con l’incedere di chi gioca con i piedi cosparsi di cemento armato. Poi sale in cattedra, confezionando l’assist a Mazzeo, e realizzando un super gol. Appare ancora in ritardo di condizione, ma deve giocare per ritrovarla. Infortuni permettendo.

Agnelli 6 – Sempre pronto a inserirsi, caratteristica insita nel dna. Situazioni che legge bene, come in occasione del gol di Nicastro. Becca un’ammonizione che lo escluderà dalla gara con l’Ascoli (35’st Beretta s.v.).  

Greco 6,5 – Pulito, senza fronzoli. La presenza di Agazzi gli consente anche di muoversi più da mezzala come ai vecchi tempi (23’st Ramè 6 – Voto di augurio più che altro. Pochi palloni giocati, e nemmeno tanto bene. Ma finalmente riesce a trovare spazio, seppur a partita in archivio).

Agazzi 6 – Buone intuizioni alternate a qualche battuta d’arresto. Tutto sommato fa il suo senza grossi strafalcioni, né invenzioni geniali.  

Kragl 7,5 – Un paio di errori tecnici in avvio, prima di dare il via alle danze. Chirurgico il mancino con il quale sblocca il match. Poi ispira il secondo gol sventagliando per Zambelli. Sei gol in campionato, più gli assist, più una presenza costante nelle produzioni offensive rossonere.

Nicastro 7 – Un altro messaggio ai sostenitori di altri elementi. Un gol e un assist (quello per Zambelli) e il solito lavoro prezioso (e di qualità) lontano dall’area (30’st Scaglia 6 – Entra a giochi fatti, ma ha il tempo per sfiorare quello che sarebbe stato un gol straordinario. Ujkani gli dice no).  

Mazzeo 7 – A volte manca l’intesa con Nicastro, nel senso che entrambi abbandonano l’area di rigore generando un vuoto in area. Poi si fa trovare al posto giusto quando Zambelli gli appoggia la palla del due a zero. E ispira anche il terzo sigillo. E’ arrivato a 14 gol stagionali, senza contare gli assist.

All. Stroppa 7 – Se la squadra in casa non avesse avuto un rendimento da censura, a quest’ora starebbe battagliando per i primissimi posti. Ma tant’è. Intanto si avvia verso una salvezza anticipata con un mese d’anticipo. Non male per uno che a gennaio per molti era spacciato. Una sola obiezione: perché lasciare Mazzeo in campo fino al 90’ anche sullo 0-4?

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