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Il Foggia pronto per il ritiro, Grassadonia: “Ho trovato entusiasmo e disponibilità”

Le prime impressioni del tecnico rossonero, alla vigilia della partenza del ritiro per Ronzone: “Per ora lavoriamo sulla difesa a tre. Il regista? Deve avere qualità e personalità”

Prime impressioni positive, così come le notizie giunte dal tribunale federale. La riammissione del Foggia tra le beneficiarie della mutualità contribuisce ad alzare il buon umore. E i primi tre giorni di lavoro con il pur incompleto gruppo soddisfano Gianluca Grassadonia: “Le notizie positive fanno sempre piacere, l’abbiamo ricevuta stamattina. Siamo già partiti con entusiasmo e voglia, ho trovato un gruppo disponibile e abituato a giocare in un certo modo. Ogni allenatore ha un suo modo di valutare, i ragazzi devono essere bravi a fare quello che gli chiedo, e a loro chiederò tanto. Mi dovranno quasi odiare, e bravi a calarsi nella mia mentalità. Ma per quanto fatto fin qui sono felice": 

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Chiuso il capitolo mutualità ora Nember potrà sicuramente muoversi con maggiore scioltezza, a Ronzone sono in arrivo diversi giocatori. Tuttavia, il mister si adegua ed è soddisfatto di quanto fatto fino a oggi con una rosa oggettivamente incompleta: "Siamo in una fase particolare, stamattina abbiamo giocato con 8 giocatori, ma ogni singolo momento è importante per mettere a punto certi aspetti. I ragazzi vengono da un periodo di inattività ed è giusto che ricaricassero le batterie. Sentiamo un grande entusiasmo, per noi non è una novità, conosco la piazza, dobbiamo essere bravi a far quadrato, a dirci le cose in faccia a essere schietti. Una volta messi i puntini sulle i, non resterà che lavorare, e costruire un gruppo con identità ben precisa sia tatticamente che sotto il profilo dei comportamenti". Insomma, cerca gente motivata, il mister, e un gruppo omogeneo, dove tutti lavorino al 100% a prescindere dal loro impiego effettivo in termini di presenze. 

E gioco forza si parla di mercato, di quel 70-80% di rosa al completo che il tecnico si attende di ritrovarsi in ritiro, e di ruoli, di tattica e di caratteristiche tecnico-tattiche dei calciatori: "Al direttore ho precisato le caratteristiche dei giocatori che mi servono, qualche nome di giocatori già avuti potrebbe agevolare il percorso, ma saranno al massimo due". Non fa distinzioni anagrafiche: "Io parto da un presupposto, i giocatori bravi devono giocare. Se arriveranno dei giovani, saranno sicuramente elementi di qualità ai quali bisognerà dare un indirizzo. Certo, servono anche gli elementi di esperienza. Per il resto, io alleno i giocatori che ho a disposizione, chi ha l’idea di non essere nei piani del Foggia deve fare il professionista e lavorare. Perché nel calcio tutto può accadere, le cose possono cambiare. Ma da questo punto di vista non ho nulla da eccepire sui calciatori che stanno lavorando con me": 

Tra gli elementi che il tecnico attende c'è sicuramente il regista, uno dei ruoli rimasti scoperti dopo le uscite di Greco (finito alla Cremonese) e di Agazzi (ufficializzato oggi dal Livorno): "Mi aspetto un giocatore di qualità e personalità, un elemento che deve prendere in mano la squadra. L'età non conta, i giovani bravi vanno aspettati, ma non ho preclusioni sull'età". E si sofferma su Gerbo: "Ha ricoperto tanti ruoli, e tutti bene. E' versatile, ha esperienza e personalità". Sul suo futuro, però, non si sbottona: "Bisogna vedere che mercato riuscirà a fare la società. Non mi sento ora di confermare nessun elemento, ma sicuramente lui ha dimostrato di essere un giocatore importante". Allenamento fuori dal campo: Essere bravi a essere concentrati sul nostro lavoro, ci sono delle priorità nella costruzione del gruppo e tutti devono adeguarsi alle mie regole. Su questo non transigo. Dobbiamo essere bravi a pensare che il Foggia sia la certezza. Per me tutti sono importanti a prescindere dal numero di gare da giocare. 

Gerbo, emblema della duttilità, caratteristica che a Grassadonia piacerebbe ritrovare in diversi calciatori. Per ora si partirà dal 3-5-2, ma non si escludono cambiamenti in corsa: "Stiamo lavorando sulla difesa a tre, per ora in mezzo siamo contati. In avanti invece lavoriamo sui due attaccanti in orizzontale. Per ora cambiare spesso struttura crea solo confusione. Stiamo lavorando su quello che è il recente passato, poi una volta acquisiti i concetti, potremo cambiare qualcosina anche in base a quello che sarà il mercato. Non mi piace lavorare su una rosa numerosa, mi piace avere due elementi per ruolo, e che ci sia estrema competitività negli allenamenti, per consentirmi di fare certe scelte in vista delle partite". Esclude partenze a razzo o a rilento, anche se la classifica dovesse prevedere un meno: "Voglio che la mia squadra abbia equilibrio, senza picchi positivi o negativi. Cerchiamo di fare una preparazione omogenea che ci consenta di far bene tutto l'anno"

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