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U.s. Foggia, Curva Nord: “Non andiamo in ferie, Foggia siamo noi”

Il tifo rossonero ricorda con amarezza l'entusiasmo di dodici mesi. "L´iscrizione alla Lega Pro, il mantenimento della categoria, non sono una gentile concessione del signor Casillo. Sono il minimo dovuto"

Comunicato stampa dei tifosi rossoneri della Curva Nord

"I sogni diventano realtà. Dodici mesi fa era lo slogan della campagna abbonamenti dell´US Foggia. Si celebrava il ritorno di Zeman. All´Ariston migliaia di persone intonavano cori per lui e per Casillo. “Ci ha salvato dal fallimento”, sentivamo dire. Dodici mesi dopo l´aria è tornata ad essere pesante. Foggia ammesso al campionato “con riserva. Irregolarità nella fideiussione di 600.000 euro. In sostanza: a rischio di non iscrizione, di penalizzazione. Con la minaccia del fallimento che torna ad aleggiare. Siamo alle solite. Peggio delle solite. La Lega calcio presenta il conto e a noi non resta che incassare l´ennesima estate fatta di papponi e tarantelle, di carte bollate e revisioni dei conti, di avvocati e sciacalli. Mentre la città, rintronata di promesse, abbuffata di chiacchiere dai venditori di fumo, chiude per ferie o assiste desolata al nuovo scempio compiuto sulla gloriosa maglia rossonera.

Noi in ferie non andiamo. Vigiliamo. Teniamo gli occhi aperti. Ai tifosi chiediamo di rivalutare con attenzione quanto appena successo. Alla luce di quanto sta per succedere e di quanto successe ormai quindici anni fa. Perché la pazienza ha un limite. E la nostra si è esaurita da un pezzo. Siamo stufi di speculatori che usano il calcio e la passione della gente come mezzo per tornare a fabbricare banconote su terreni e palazzi. Stanchi di sceneggiate napoletane, di monologhi improponibili e ridicoli, se non fossero tragici, che ruotano attorno a cause, debiti, sentenze, avvertimenti in stile malavitoso. Stanchi di imprenditori improvvisati e senza liquidità, che non spendono una parola su obiettivi e progetti, che chiamano AZIENDA quel che per noi è una PASSIONE irrinunciabile, che instancabili bussano a denari, cercano concessioni, minacciano querele e rivalse. E riversano su una città – che per amore ha dovuto sborsare cifre impressionanti nel sogno di una promozione che non è stata neppure sfiorata – frasi di disprezzo, irrispettose e irriguardose. Fino allo sfregio finale dello sconto-comitiva ai nocerini nella gara più importante della stagione. È tutto impresso nella memoria. Noi non dimentichiamo.

I nodi vengono al pettine. Noi siamo tra quelli a cui basta (e basterà) vedere le maglie rossonere in campo per ricominciare a cantare, ad incitare. Ma non abbiamo l´anello al naso, e a Casillo e alla sua corte celeste di servi e servetti, diciamo chiaro e tondo che non permetteremo più che si giochi con la credulità della gente. Che non resteremo a guardare. Non siamo MAI stati zitti, neppure quando la piazza osannava il napoletano e ci accusava, e non resteremo in silenzio adesso. Non abbiamo celebrato il ritorno del napoletano, non ci siamo strappati i capelli all´addio di Zeman. E oggi annunciamo che siamo pronti a ribadire coi fatti che il FOGGIA SIAMO NOI.

iscrizione alla Lega Pro, il mantenimento della categoria, non sono una gentile concessione del signor Casillo. Sono il minimo dovuto. Uomo avvisato, mezzo salvato".
 

Foto Alex Bevilacqua - Foggiacalciomania

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