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Martedì, 23 Aprile 2024
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"Chirigol" e Floriano si confermano, male Martinelli: le pagelle di Brescia-Foggia

I due esterni decisivi come a Carpi, non il difensore, protagonista in negativo sul gol di Caracciolo e in altre situazioni potenzialmente letali per la sua squadra

Quattro punti su sei, in due trasferte. Niente male per una squadra che nelle precedenti due aveva beccato 10 schiaffi tra Pescara e Avellino. Il rientro a casa della squadra di Stroppa è senz’altro dolce: il pari di Brescia, tanto quanto la vittoria di Carpi, ha rivitalizzato un gruppo un po’ immalinconito dall’avvio negativo, e restituitogli nuove convinzioni. Quelle che ti consentiranno di far bene contro chiunque. Certo, ci sono ancora delle criticità da considerare: la fase difensiva, in primis, ma anche gli errori dei singoli (Guarna e Martinelli ieri, ndr), e la condizione di alcuni elementi determinanti, ancora da migliorare. Tempo al tempo. Intanto la squadra ha messo in moto e imbroccato la strada… quella giusta.

Le pagelle

BRESCIA (3-5-2) Minelli 6; Meccariello 6 Gastaldello 6 Somma 6,5; Cancellotti 6,5 Bisoli 7,5 Ndoj 5,5 (31’st A. Martinelli 6) Machin 6,5 (34’st RIvas s.v.) Furlan 6,5; Caracciolo 7 Rinaldi 5,5 (21’st Ferrante 5,5). A disposizione: Pelagotti, Dall’Oglio, Bagadur, Bandini. All. Boscaglia 6

FOGGIA (4-3-3) Guarna 5,5; Loiacono 6 Camporese 6 Martinelli 4,5 Rubin 5; Agnelli 5,5 (13’st Gerbo 6,5) Vacca 5 Agazzi 6; Nicastro 5 (1’st Chiricò 6,5) Mazzeo 6 Floriano 7 (25’st Calderini 5,5). A disposizione: Pelizzoli, Figliomeni, Fedato, Beretta, Deli, Coletti, Celli, Ramè, Fedele. All. Stroppa 6,5

Arbitro: Nasca di Bari 6

Guarna 5,5 – Incolpevole sui gol, ma quelle due uscite a vuoto potenzialmente letali tradiscono un’insicurezza che non fa bene a un reparto già fragile di suo.

Loiacono 6 – Se difende e basta il livello delle sue prestazioni si alza. Anche se Furlan è un cliente piuttosto scomodo. Pulisce l’area con attenzione, meno bello da vedere quando prova a fare il terzino di spinta.

Camporese 6 – Ha l’onere di guidare un reparto formato colapasta. Colpa di movimenti collettivi da registrare, e di un partner piuttosto generoso verso gli avversari. Sgomita, anticipa, lotta. Regge e si salva.

Martinelli 4,5 – Partita stile Paolo Baroni, il maggiordomo di Porta a Porta. Spalanca le porte della difesa agli avversari. E Caracciolo non è uno che fa complimenti. Osserva la palla sul corner che L’Airone monetizza al meglio senza fare troppi sforzi. E poi l’altro orrore che manda in porta Ferrante, al quale rimedia in extremis. Si svegli, ché la B è un campionato che non perdona.

Rubin 5 – Arranca preso in mezzo dal duo Cancellotti-Bisoli. Si vede che è a corto di energie, per questo prova a gestirsi, spinge poco – nel primo tempo – e quasi mai nella ripresa.

Agnelli 5,5 – È tra quelli che si sbatte di più, ma non si può chiedere a un gregario di andare a vincere il Tour de France. Le risorse fisico-atletiche sono anche poche, regge meno di un’ora (13’st Gerbo 6,5 – Ritrova la sua dimensione, quella di mezzala da assalto. E si vede il Gerbo old style. La sua percussione – assecondata dalla sponda di Chiricò – scrive la genesi del gol realizzato dal folletto brindisino. Merita un posto da titolare, ma non in difesa).

Vacca 5 – Marchiato dal giallo quasi in avvio, che ne limitano il lavoro in interdizione. E la difesa ne risente. Ma urge un salto di qualità. I passaggi a dieci metri per uno che piaceva ai club di serie A, sono come l’alfabeto per un liceale. Faccia qualche passo in avanti.

Agazzi 6 – Come a Carpi gara dai due volti. Maluccio nella prima parte, quando straperde il duello con Bisoli. Si ridesta nella seconda parte, accompagnando la manovra offensiva, e facendo legna in mezzo.

Nicastro 5 – Ci si stanca semplicemente guardandolo correre. Le movenze appesantite denunciano una condizione da ritrovare quanto prima. Per ora, la gara con il Palermo è da considerare una semplice parentesi positiva (1’st Chiricò 6,5 – Se la panchina gli fa questo effetto, bene fa Stroppa a tenerlo accanto a sé in avvio di gara. Scherzi a parte, si gioca bene la seconda chance. Due gol in quattro giorni, la conferma che, quando vuole, sa anche inserirsi bene. Mezzo voto in meno per qualche ghirigoro inopportuno in zone calde del campo)

Mazzeo 6 – Si dirà che segna poco, intanto è suo l’assist per Chiricò. Lavora d’insieme con gli altri compagni, e se l’accompagnamento fosse continuo e costante, anche i più prevenuti apprezzerebbero il suo lavoro. Resta però il fatto che ha 34 anni, e ogni tanto gli va data l’opportunità di rifiatare.

Floriano 7 – Nel primo tempo singhiozzante della sua squadra, è tra i pochi ad agguantare una striminzita sufficienza. Nella ripresa alza i giri del motore, ed è un’altra storia. A cominciare dal meraviglioso gol, che lo mette in cima nel ranking degli esterni (25’st Calderini 5,5 – Con un Floriano allo stremo, Stroppa si affida all’ex Fondi per gestire l’ultimo segmento di gara. Una volée fuori misura, e poco altro nel suo bagaglio. Da rivedere).

All. Stroppa 6,5 – Quattro punti in due trasferte. Gli obiettivi stagionali si perseguono anche con risultati pesanti come quelli del ‘Cabassi’ e del ‘Rigamonti’. La squadra si è ormai ritrovata, non la fase difensiva. Lì occorre lavorare in settimana.

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