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Avellino-Foggia 4-0 | Satanelli irriconoscibili, gli irpini passeggiano

Sblocca subito D'Angelo al 7' del primo tempo, seguito dall'eurogol dell'ex Millesi in chiusura di tempo. Nella ripresa Zigoni e De Angelis su calcio di rigore completano il poker. Per i rossoneri espulso Cardin

Sarebbe ridicolo affidarsi alla scaramanzia per trovare le ragioni di una sconfitta netta nel gioco quanto nel punteggio, ma sta di fatto che il Foggia ancora una volta si scioglie come un ghiacciolo esposto al sole di agosto, interrompendo il momento positivo e mettendo a tacere ogni discorso sui playoff timidamente venuti fuori nelle ultime due settimane. Lo 0 a 4 rimediato al 'Partenio' di Avellino, oltre a confermare un feeling mai nato con questo stadio, attesta l'incapacità della squadra, di dare continuità ai risultati positivi.

LA PARTITA - Nel Foggia persiste l'emergenza, e quindi Stringara conferma il 3-5-2 con il ritorno dal 1' (in campionato, ndr) di Meduri e Venitucci a centrocampo. In attacco Pompilio agisce al fianco di Lanteri. Nell'Avellino Bucaro si affida all'esperienza di Puleo piuttosto che alla freschezza di Izzo. Il Foggia va subito al tiro dopo pochi minuti con Pompilio, palla fuori di poco. E' solo un fuoco di paglia, perché la partita la fanno i padroni di casa, che passano già al 7': Millesi dalla sinistra imbecca alla perfezione D'Angelo che si inserisce e fredda Botticella in uscita. Il Foggia non reagisce, vuoi per la poca dinamicità degli uomini di Stringara, vuoi anche per l'apprezzabile disposizione tattica degli irpini. Molto bene soprattutto i centrocampisti, D'Angelo su tutti, i cui tagli centrali sui pregevoli suggerimenti di un ispirato Millesi, mettono in grande difficoltà il terzetto difensivo rossonero. A sinistra invece Thiam ridicolizza D'Orsi, costringendo presto Stringara a spostarlo sulla fascia opposta. Il Foggia si affida a qualche spunto dei singoli, al 27' Venitucci è bravo a liberarsi sullo stretto di Pezzella, ma la sua conclusione di sinistro solletica e niente di più Fumagalli. Un minuto dopo numero di Thiam sulla sinistra, che appoggia per l'accorrente Zigoni la cui conclusione viene respinta da Botticella. Al 39' i rossoneri confezionano l'occasione più clamorosa che capita ancora sul sinistro di Venitucci che dal limite dell'area fa partire una fiondata su cui Fumagalli si supera deviando in angolo. Tre minuti dopo l'Avellino fa le prove generali per il raddoppio, la conclusione dello scatenato D'Angelo colpisce entrambi i pali e trova il tap-in vincente di Zigoni che però è in fuorigioco. Ma un minuto dopo arriva il gol, lo firma Millesi che scambia velocemente con D'Angelo per poi inventarsi una splendida conclusione mancina dalla distanza che si insacca sotto il sette.

Stringara si gioca la carta Ferreira al posto dell'inutile Wagner, per un 4-2-3-1 perfezionato poi dall'uscita di D'Orsi sostituito da Velardi al quarto d'ora. Traore e Cardin si sistemano sulle fasce in difesa, Velardi e Meduri davanti alla difesa, Ferreira, Venitucci e Pompilio agiscono alle spalle di Lanteri. L'aumento di giocatori offensivi non produce positivi riscontri, ma soltanto azioni confuse dove emerge la completa mancanza di idee degli uomini di Stringara. E' infatti l'Avellino che senza profondere troppi sforzi, si affaccia con costanza nell'area di rigore avversaria. Botticella nega il gol due volte a Millesi, al 9' su bella girata al volo, e al 21 su una punizione calciata dal limite. Nulla può al 25' su Zigoni che segna facilmente a tu per tu col portiere delicetano, su ennesimo assist di D'Angelo. E' il tre a zero che di fatto chiude una partita forse mai aperta. Stringara toglie Venitucci e inserisce Defrel al 28', un minuto prima del rigore assegnato agli irpini. Molto generoso per la verità, perché il contatto in area tra Cardin e Zigoni ha i crismi del classico spalla contro spalla, non per Intagliata che decide in infierire sui rossoneri, offrendo la possibilità al neo entrato De Angelis di timbrare il cartellino. Il poker è servito. Defrel prova a dare un senso alla sua breve apparizione, ma Fumagalli gli nega il gol con una grande respinta. Nell'altra area di rigore Botticella respinge il diagonale di Zappacosta conquistandosi un voto positivo, in una gara dove la scarsezza nelle file dei rossoneri, l'ha fatta da padrona.

DICHIARAZIONI POST GARA - Amareggiato il tecnico Stringara nel dopopartita:"Peccato per la brutta sconfitta. Purtroppo i tanti infortuni mi costringono ad impiegare sempre gli stessi giocatori e giocare tre partite in una settimana ci ha pesato. Siamo dispiaciuti per i tifosi con i quali ci scusiamo". Sulla classifica "Non mi interessa, ora cerchiamo di fare quanti più punti possibili nelle gare che restano" .

I tabellini

Avellino (4-3-3) Fumagalli; Zappacosta, Puleo, Cardinale, Pezzella (36'st Ricci); Massimo (33' Malaccari), D'Angelo, Arcuri; Millesi, Zigoni, Thiam (20'st De Angelis). A disposizione: Fortunato, Zammuto, Izzo. Allenatore Bucaro

Foggia (3-5-2) Botticella; D'Orsi (16'st Velardi), De Leidi, Gigliotti; Traore, Wagner (1'st Ferreira), Meduri, Venitucci (28'st Defrel), Cardin; Pompilio, Lanteri. A disposizione: Leo, Lanzoni, Frigerio, Cortesi. Allenatore Stringara

Arbitro: sig. Gaetano Intagliata di Siracusa

Marcatori: 7'pt D'Angelo, 43'pt Millesi, 25'st Zigoni, 30'st De Angelis su calcio di rigore

Ammoniti: D'Orsi (F), Cardin (F), Traore (F), Arcuri (A)

Espulsi: Al 29'st Cardin per aver interrotto una chiara occasione da gol

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