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Lo sgambetto che rischia di cancellare l'Asd San Marco. Retrocessione dall'Eccellenza ma 'a tavolino': "E' assurdo"

L'Asd San Marco rischia di retrocedere in Promozione, dall'Eccellenza, ma non sul campo. Le decisioni dopo la sospensione del campionato per la Pandemia potrebbero cancellare la storia della società: "Non ci arrenderemo"

Quattro promozioni in sette anni, dalla terza categoria al traguardo dell'Eccellenza conquistata a suon di record, di vittorie, gol fatti e reti subite, senza mai conoscere sconfitta. Nella città dei due Conventi non era mai capitato che una squadra di calcio arrivasse così in alto.

A un anno dalla storica affermazione, la "banda" di mister Marcello Iannacone rischia di ritornare in Promozione con un tratto di penna. Potrebbe non essere infatti il campo a decidere le sorti dei celestegranata.

Il campionato, il cui calendario ha penalizzato oltremodo la compagine garganica, con cinque gare ancora da disputare, avrebbe dato la possibilità all'Asd San Marco di potersi salvare sul campo. 

Le avrebbe disputate con cinque delle ultime sei della classe. Un mini campionato che i tifosi attendevano con ansia per tentare l'impresa, la specialità della casa. Non è un caso se la storia dell'Asd San Marco del presidente Aniello Calabrese sia costellata di imprese. 

Se non fosse stato per l'emergenza sanitaria, i celestregranata avrebbero dovuto giocare in casa con la Deghi Calcio, quintultima a 28 punti. La domenica successiva sarebbe stata impegnata nel derby del dentro o fuori contro il San Severo penultimo a 21 punti. E poi ancora il calendario avrebbe riservato il doppio confronto casalingo con la Fortis Altamura terzultima a 25 punti e con il Team Orta Nova quartultimo a 27 punti. L'ultima giornata avrebbe visto i garganici impegnati a Martina Franca, squadra imbottita di Juniores, che al momento della sospensione del campionato condivideva la quintultima posizione con la Deghi Calcio. 

Sulla carta i presupposti per salvarsi c'erano tutti.

A poche ore dal verdetto che potrebbe cancellare la storia della compagine dei due conventi, la società ha fatto sapere che in caso di retrocessione non si iscriverà a nessun campionato ma darà ugualmente battaglia in ogni sede, "per i diritti nostri e dei tifosi". 

"Come può una Società accettare di retrocedere a tavolino e quindi perdere un titolo sportivo acquisito dopo anni di sacrifici e investimenti? Come hanno fatto gli organi competenti a proporre una soluzione del genere e poi a confermarla?

Quest'anno potevamo anche retrocedere sul campo, bene, lo avremmo accettato da sportivi senza polemiche nè discussioni, ma questo non è avvenuto e pensare di retrocedere a tavolino è inaccettabile, incomprensibile. Riteniamo altresì che la decisione di non bloccare le retrocessioni, causa pandemia, sia immorale, non da uomini di sport e probabilmente illegale, ma questo eventualmente si vedrà nelle sedi opportune.

Le soluzioni ci sono per non scontentare tutti. Non permetteremo che alla pandemia senza precedenti che ha già messo in ginocchio la nostra intera comunità, segua un'assurda decisione che annienti in un attimo anche il sogno di migliaia di appassionati e centinaia di bambini nostri tesserati. 

Speriamo e confidiamo in una saggia decisione che tenga conto dei notevoli sacrifici fatti sin qui da decine di padri di famiglia e addetti ai lavori, gli stessi che non resteranno a guardare se si vedranno retrocessi, ma continueranno a battersi per i loro diritti in ogni sede".

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