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Calcioscommesse, 50 arresti e più di 70 indagati: coinvolti ex Foggia e il San Severo

L'inchiesta "Dirty Soccer" è partita questa mattina, quando in 21 province italiane sono stati eseguiti una cinquantina di arresti tra dirigenti, calciatori e presidenti. Tra i fermati, l'ex rossonero Mohamed Traore. Sotto inchiesta anche il San Severo per la sfida persa contro il Brindisi

Oltre 50 fermi in tutta Italia, più di 70 indagati (tra calciatori, presidenti, allenatori e direttori sportivi oltre agli scommettitori) e 30 squadre tra Lega Pro e Serie D coinvolte. E’ il primo risultato della nuova inchiesta sul Calcioscommesse partita questa mattina da Catanzaro. L’inchiesta, intitolata “Dirty Soccer” condotta dalla Polizia di Stato e coordinata dalla Dda di Catanzaro, è ancora in fase embrionale e promette di sconvolgere nuovamente il mondo del calcio italiano a soli tre anni dalla precedente inchiesta del 2011/12.

Determinanti sono state le intercettazioni che hanno portato all’arresto di Pietro Iannazzo, elemento di spicco della ‘Ndrangheta di Lamezia Terme. Ma sarebbero coinvolti anche stranieri, e persino un poliziotto.
Secondo gli inquirenti sarebbero due le associazioni criminali che hanno alterato o tentato di alterare un numero ingente di partite degli incontri di Lega Pro e Serie D.

Molte le sfide sotto inchiesta del campionato di Lega Pro girone C, in cui ha militato il Foggia (che però non è assolutamente coinvolto): Juve Stabia-Lupa Roma, Barletta-Catanzaro, Aversa-Barletta, Vigor Lamezia-Paganese e Barletta Vigor Lamezia.

Si fanno delicate invece le posizioni del San Severo e del suo portiere William Carotenuto, sotto inchiesta per la sfida tra Brindisi e San Severo del 23 novembre 2014 che vide i padroni di casa prevalere per 2-1.

Nella lista degli arrestati compare anche una vecchia conoscenza del calcio foggiano, Mohamed Lamine Traore, terzino destro che vestì 19 volte la maglia rossonera nella stagione 2011/12 (l’ultima con Casillo presidente con Bonacina e Stringara in panchina), attualmente in forza al Santarcangelo, una delle società maggiormente coinvolte insieme al Neapolis di Moxedano, ex presidente del Napoli. Per lui l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla frode calcistica.  

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