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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Parco del Gargano, verso il no all'eolico off shore

Tutti i sindaci hanno accolto l'invito del Presidente Pecorella a manifestare una ferma opposizione allo sviluppo di impianti che snaturino la vocazione del paesaggio e del territorio

Si è tenuto nei giorni scorsi l’incontro voluto dal Presidente del Parco Nazionale del Gargano, l’Avv. Stefano Pecorella, con i Sindaci dell’area protetta, alla presenza di alcuni rappresentanti del Coordinamento delle Associazioni di Capitanata “NO OFF SHORE”. Tutti i sindaci hanno accolto l’invito del Presidente Pecorella a manifestare una ferma opposizione allo sviluppo di impianti che snaturino la vocazione del paesaggio e del territorio e che diversamente, se realizzati, determinerebbero gravi ripercussioni sul sistema turistico-ricettivo territoriale e sulle attività di pesca. Il territorio garganico è stato, nel recente passato, interessato da investimenti incompatibili con le sue vocazioni naturali e, ancora oggi, opere di bonifica non le hanno restituite alla loro piena e normale utilizzazione.
“Le procedure di rilascio delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione di impianti eolici offshore sono ancora in essere. Possiamo ancora dire la nostra e non dobbiamo arrenderci. – chiosa Pecorella -. Già dal 2011, l’Ente Parco Nazionale del Gargano, quando invitato alle conferenze di servizio, ha avuto modo di esprimere chiari e motivati pareri negativi in ambito ambientale sugli otto interventi previsti. Gli impianti eolici offshore mettono in pericolo l’intero Gargano è quindi necessaria una risposta politica unitaria di tutti le istituzioni, la nostra comunità ci chiede compattezza e fermezza di fronte a questa grave minaccia. È per questo – conclude il Presidente – che al termine della riunione, ho chiesto ai Sindaci di approvare, ciascuno nella propria assise un atto deliberativo che dica in modo chiaro che si è contrari ai progetti di realizzazione di impianti eolici offshore a largo delle coste del Gargano e nel Golfo di Manfredonia. Il Parco provvederà a trasmette al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del Ministero delle Attività Produttive i documenti approvati dai singoli comuni, affinché i Ministri ne tengano debito conto prima di rilasciare gli atti di propria competenza, tra questi sia le Valutazione di Impatto Ambientale che i decreti finali di autorizzazione.”

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