LETTORI | "Viaggiatori portoghesi? Signori, si scende..."
Ieri, domenica 14 settembre, ho usufruito di un mezzo pubblico urbano di una cittadina a pochi chilometri da Foggia. Il piccolo autobus era popolato da alcuni adolescenti. Appena salita, mi sono apprestata ad obliterare il titolo di viaggio, quando una ragazza, seduta vicino alla macchina obliteratrice, mi dice a bassa voce:"Signora, non faccia il biglietto: il controllore non c'è!". Rispondo: "Il biglietto si oblitera sempre, anche e soprattutto quando non c'è il controllore!".
Se non fossi stata consapevole di poter essere scambiata per una extraterrestre, avrei voluto continuare dicendo che non fare il biglietto equivale ad entrare in un esercizio commerciale e portar via qualcosa all'insaputa del titolare, vale a dire....a rubare! Salire su un autobus significa sapere che si sta per usufruire di un servizio, che va pagato per ragioni che dovrebbero essere ovvie: il lavoro dei conducenti da retribuire, l'acquisto del carburante, l'usura dei mezzi ed il loro - purtroppo - danneggiamento, la relativa manutenzione ed altro!
Chi è sprovvisto di titolo di viaggio ruba, ma molti scendono ancora dalle nuvole a sentir dire ciò. Qualche tempo fa, una ragazza, cui gli ispettori ATAF avevano contestato la mancanza di biglietto, ha risposto seccata: "Ma io sono disoccupata!". È inaudito! Che giustificazione è mai questa? Se non si ha la possibilità di pagare il biglietto, si vada a piedi: 1) perchè Foggia non è New York ed è comodamente percorribile in lungo e in largo anche a piedi in poco tempo; 2) perchè non si può usufruire di un servizio senza il pagamento del corrispettivo; 3) non è giusto che il costo dei biglietti lieviti a causa dei trasgressori.
Sempre ieri, su un autobus cittadino locale, ho rinvenuto su un sedile (di quelli posteriori, più simili ad un graffiti che a sedili) un mucchio di gomme da masticare....di fresco masticate!! E sul sedile di fronte un ragazzo comodamente seduto, anzi sdraiato, con le scarpe poggiate sul bordo del sedile incriminato, sicuramente viaggiante a titolo gratuito.
In un'altra occasione ho richiamato all'ordine due extracomunitari che, privi delle ciabatte, giacenti ai piedi del sedile, tenevano in bella vista le loro estremità sui sedili di fronte, per giunta in tessuto, visto che si trattava dell'autobus n. 33. È troppo!! Si era vociferato in internet che, a partire dal mese di settembre in corso, la salita sugli autobus sarebbe stata obbligatoria dalla porta anteriore, che gli aspiranti passeggeri avrebbe dovuto esibire regolare titolo di viaggio al conducente e che le porte centrali sarebbero state adibite esclusivamente alla discesa, ma così ancora non è.
Con la conseguenza del solito terribile disordine nella salita e nella discesa e con i soliti portoghesi che la fanno franca, perchè gli ispettori, in numero già esiguo, non hanno il dono dell'ubiquità. A quando un po' d'ordine, di pulizia, di onestà, ma soprattutto rigore?