Sacchi di cibo abbandonati sotto un ponte, ma non era scaduto. La scoperta delle Guardie ambientali: "Spreco alimentare"
Il nucleo operativo delle Guardie Ambientali Italiane di Manfredonia coordinate dal responsabile Alessandro Manzella, mentre erano intenti al controllo di parecchi sacchi di rifiuti abbandonati sotto un ponte della SS. 89 al km 171.900 circa; in un sacchetto nero grande quelli utilizzati per la raccolta della spazzatura, hanno trovato confezioni di alimenti non ancora scaduti.
La busta era colma di confezioni di latte, mozzarelle, yogurt, tiramisù e legumi vari, parecchie confezioni erano ancora integre. Questo scoperto oggi in quel bustone è uno spreco alimentare, certamente non è nulla rispetto a quanto viene buttato a livello mondiale, e questo fa sicuramente molto male.
Dal momento in cui la data di scadenza viene superata, il consumo dell’alimento può essere pericoloso per la salute a causa della proliferazione di batteri. La legge pone degli obblighi di scadenza a seconda della tipologia di prodotto alimentare.
È per questo che è bene sapere che esiste una differenza importante tra due tipi di scadenza: una perentoria, “da consumarsi entro”, riservata al cibo fresco, e l’altra, “da consumarsi preferibilmente entro” che invece indica solo un termine minimo di conservazione. Il rebus, tradotto nei fatti, significa che i cibi per i quali la scadenza è “preferibilmente entro” non diventano pericolosi a quella data, ma semplicemente perdono alcune proprietà organolettiche. Un’indicazione di qualità quindi, non di sicurezza. Succede così che lo yogurt può essere consumato anche dieci-quindici giorni dopo la scadenza mentre l’olio extravergine d’oliva e la pasta si mantengono bene anche fino a sei mesi dopo.