L'Italia Under 21 potrebbe disputare le partite allo Zaccheria di Foggia
Avrà senz'altro avuto una certa incidenza la presenza di un vecchio cuore rossonero come Gigi Di Biagio, sulla panchina dell'Under 21. Fatto sta che gli Azzurrini vice campioni d'Europa in carica, sbarcheranno (manca ancora l'ufficialità) a Foggia il prossimo 15 novembre, quando allo stadio Pino Zaccheria, affronteranno i pari età dell'Irlanda del Nord, nella gara valida per le qualificazioni all'Europeo del 2015.
Un ritorno piacevole per Di Biagio (che questa sera a Rieti esordirà nella prima giornata delle qualificazioni contro il Belgio, ndr), che sempre allo Zaccheria, nel febbraio del 2012, aveva guidato l'Under 20 contro la Germania, nell'ultima gara valida per il Torneo 4 Nazioni. Una sfida contro una rivale storica, che si concluse con un pirotecnico 4-3, rinverdendo i fasti della più celebre gara che si svolse a Città Del Messico ai Mondiali del 1970.
Ma si tratterebbe di una vetrina importante anche per la città di Foggia, che dopo aver saggiato l'aria di internazionalità nell'amichevole contro la formazione giovanile dell'Atletico Madrid, ospiterebbe un evento di portata ancora più rilevante. Un ulteriore stimolo anche per l'amministrazione comunale, perché i lavori di ristrutturazione dello Stadio, vengano accelerati e ultimati in tempo, per garantire una capienza sufficiente e consona all'importanza dell'evento.
Dunque, a Foggia potrebbero tornare a risuonare le note dell'Inno di Mameli, come in quell'Italia-Albania del 19 giugno 1997. Erano i Giochi del Mediterraneo (che si svolsero a Bari, ndr), e l'Italia allenata da Tardelli, vinse 4-0 con le reti di Ventola, Baronio, Iannuzzi e Stefano Fiore. In quella formazione, che vinse l'oro nella competizione, c'erano un portiere di 19 anni, e un fantasista di quasi 21. Si chiamavano Gianluigi Buffon, e Francesco Totti. Due giovanissimi campioni, che 9 anni dopo a Berlino, avrebbero scritto una delle pagine più gloriose che il nostro calcio ricordi. Chissà che la gara del 15 novembre, non sia di buon auspicio per i ragazzini di Di Biagio.